[First Ride] Ruote Palindrom MP1

Abbiamo ricevuto una coppia di ruote Palindrom per un test di durata. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un marchio veneto assemblatore di ruote da mtb.

Parliamo delle Palindrom MP1 da XC/marathon. Ve ne facciamo una presentazione delle caratteristiche e delle prime impressioni di guida a cui seguirà a fine stagione un report riguardante le prestazioni, ma soprattutto l’affidabilità in un tempo più lungo di un comune test.



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Dettagli

Diametro: 29″
Peso rilevato della coppia in test: 1263gr. (585+678 ) comprese di corpetto XD SRAM
Peso Kit tubeless, pur-pop (nastro) e valvole: 72 gr.

Materiale cerchio: cerchi asimmetrici di 6mm in fibra di carbonio Toray stampati per Palindrom da Alchemist.

Profilo: Hookless (senza dente) – Tubeless Ready
Larghezza del cerchio: 27 mm interna – 33 mm esterna
Altezza del cerchio: 22 mm

Raggi: 28 – Sapim CX Ray front e rear (opzionabili Sprint o D-Light a scelta)
Mozzi: Carbon-Ti Straight Pull disc 28XD SRAM (opzionabili in tutti i formati e corpetti)
Attacco dischi: 6 fori

Programma crash replacement  incluso nel prezzo (30% sul prezzo di listino in caso di rottura non coperta da garanzia) ed incluse borse portaruote e raggio più nipplo extra.
Prezzo: € 1.299

Le MP-1 sono acquistabili direttamente online dove si possono configurare con diversa colorazione del logo P di Palindrom fornito in cinque colori, per personalizzare la ruota, magari richiamando i colori del telaio. Sono assemblate per Palindrom da Pippowheels.

Le opzioni disponibili in acquisto sono:

– solo cerchio (invece che ruota completa)
– forature 24/28/32
– laminazione HD a richiesta
– vernice sì/no
– tre tipi di raggi, con o senza sovrapposizione all’incrocio
– tre tipi di mozzi (al momento CarbonTi o DT Swiss 240 e 350)
– due tipi di nippli in due+tre diversi colori e rondelle HM su richiesta

Sulle ruote in test sono montati copertoni Schwalbe RocketRon, entrambi di sezione da 2.25″.

I mozzi sono i Carbon-Ti Straight Pull, in questo caso con predisposizione per 28 raggi. Sono opzionabili con perni passanti standard o boost, oltre che, mediante kit di conversione, con i quick release. Possono montare le ruote libere Shimano/Sram da 10 e 11 velocità, la ruota libera Campagnolo e la XD Sram per 11 e 12 velocità. Predisposizione disco 6 fori IS e compatibilità con tutti i tipi di forcelle (inclusa RS-1) e formati. Hanno asse di battuta variabile a seconda delle esigenze (boost, ecc.) e diametro di 17 mm con cuscinetti sigillati a precarico esterno.

L’ingaggio della ruota libera in titanio è a 56 denti con un angolo di ingaggio di 6,4° e con 4 cricchetti di aggancio.

I Raggi, Sapim CxRay, sono 28 per ruota, a testa dritta con incrocio in terza.

I cerchi in carbonio, con il logo Palindrom in bassorilievo, presentano canale interno da 27 mm, esterno da 33, altezza da 22 mm e una asimmetria di 6 mm che consente di avere omogeneità destra/sinistra negli angoli dei raggi, nelle tensioni e quindi omogeneità e simmetria nel comportamento in azione, nella rigidità laterale, nella precisione di traiettoria e nella risposta al manubrio. La foratura del cerchio è a “doppio angolo, doppio offset” D.A.D.O., cioè nella direzione del raggio sia per la tangenza che per la campanatura. I fori nipplo sul canale sono da 7.5mm per minimizzare l’introflessione del nastro, quale che sia quello usato.

I raggi hanno la stessa lunghezza su entrambe le ruote e da entrambi i lati rendendo più facile un eventuale reperimento per scorta o sostituzione.

Con le ruote viene fornito il kit tubeless dal peso di 72 gr., consistente in un un PUR-POP dedicato, prodotto per Palindrom da StarBianchi, con spessore 0.45mm e larghezza 32mm, che calza perfettamente sul cerchio, si mette e si toglie con grande facilità, riutilizzandolo a piacimento, con valvole in ottone. Il kit viene fornito montato sul cerchio.

In azione: prime impressioni di riding

Ho montato le Palindrom MP1 sulla Bianchi Methanol FS con mozzi tradizionali (non Boost) e corpetto ruota libera XD Drive per cassetta XX1 Eagle 12v che solitamente uso per testare le ruote. Dunque la condizione ideale per testare un componente, in costanza di tutto il resto della bici.

L’angolo di ingaggio della ruota libera dei mozzi Carbon-Ti di appena 6,4° grazie ai 56 punti di ingaggio, rende le MP1 molto pronte al primo colpo di pedale, caratteristica molto utile per la ripartenza da situazioni di piede a terra. In movimento, la ruota libera è abbastanza silenziosa e se ne avverte poco più che un fruscio, dando una sensazione di fluidità nei trail.

Le prime impressioni che ho avuto nei relativamente pochi km percorsi sinora sono di ruote si rigide e reattive il giusto nei tratti lisci ove dover rilanciare l’andatura, ma soprattutto una ottima stabilità nei tratti sconnessi e neutralità nei cambi di direzione e nello spostamento del peso sulla bici, così facilitando la guida della bici nei tratti tecnici, senza sacrificare la prestazione nei cambi di ritmo e nei rilanci. In tal senso il canale interno da 27mm, permettendo pressioni più basse, facilità comfort, tenuta e trazione.

In salita il peso ridotto è sicuramente un surplus di cui tener conto,soprattutto alle basse velocità, e che in ruote factory non è facile riscontrare in questa misura. I copertoni Schwalbe Rocket Ron da 2.25″, (630 gr. uno e 595 l’altro), non sono tra i preferiti di chi scrive. Al posteriore vanno piuttosto bene per trazione, anche sul viscido, e sono generalmente affidabili, almeno nella versione SnakeSkin (come quella in test), senza sacrificare troppo la scorrevolezza, mentre all’anteriore sono molto imprevedibili, nel senso che in tenuta laterale, in particolare sullo smosso sterrato, tengono sino ad un certo punto per poi mollare bruscamente.

Vi rimando al report fra qualche mese, per una dettagliata analisi delle prestazioni anche con pressioni diversificate e soprattutto per un feedback sulla affidabilità nel tempo.

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