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Circa un mese fa abbiamo avuto l’opportunità di trascorrere due giorni di riding a Squamish, nella Columbia Britannica, sulle nuove Trek Remedy 9.9 Race Shop Limited e Fuel EX 9.9 che abbiamo presentato in questo articolo. Abbiamo trascorso un intero giorno di riding su ciascuna delle due bici in differenti condizioni, tra sentieri divertenti e pieni di saltini, singletrack tecnici con salite e discese impegnative. In un paio di giorni abbiamo passato molto tempo in sella, prevalentemente in condizioni di pioggia. Abbiamo utilizzato entrambe le bici in taglia 19.5″ e per quanto riguarda la Fuel EX abbiamo optato per la versione da 29″ invece che quella da 27.5″ plus.
Geometrie
Entrambe le bici godono di una geometria poco conservativa che le rende un po’ più aggressive. Detto questo, dato che Trek utilizza il Mino-Link su entrambe le bici, si possono utilizzare in posizione High per rendere tali geometrie meno aggressive, cosa indicata per quei rider che danno maggiore importanza alle prestazioni in salita piuttosto che a quelle in discesa.
Caratteristiche del telaio
Forse la maggior novità di cui parlare per entrambi i telai è il Knock Block, il fermo integrato per lo sterzo. Trek lo ha incorporato perchè ha scelto di utilizzare un tubo obliquo più largo e più dritto. Fondamentalmente si tratta di poche parti inserite in una serie sterzo dedicata e di un piccolo fermo fissato sul telaio, che prevengono che la testa della forcella, ruotando troppo, colpisca il tubo obliquo. Si possono utilizzare stem di tutte le marche oltre al Bontrager di serie e il tubo obliquo ha comunque una protezione in gomma di sicurezza. Non ci siamo accorti di questo dettaglio durante il riding e, a meno che non vogliate fare X up, non ve ne accorgerete nemmeno voi, anzi vi potrò piacere dato che in caso di caduta, anche le tubazioni sono meno a rischio di rottura.
Oltre al Knock Block, entrambe le bici sono dotate di alcune delle caratteristiche che siamo soliti vedere sui telai Trek. Innanzitutto il Mino Link che offre la possibilità di regolare l’altezza del movimento centrale e l’angolo di sterzo, con piccole conseguenze anche sul reach e sull’angolo sella.
Un buon passaggio interno dei cavi e delle valide protezioni per il telaio sono ulteriori pregi che ci si aspetta da Trek. Esiste anche una piccola porta sotto al tubo obliquo che permette di fissare con una fascetta le tubazioni all’interno del telaio, per evitare che sbattano.
Un altro elemento chiave di Trek è l’ABP (Active Braking Pivot), il famoso infulcro concentrico nella sede dell’asse della ruota. Grazie a questo snodo, la bici utilizza un semplice quadrilatero Single Pivot, ma contrariamente alla maggior parte dei quadrilateri, è quasi interamente neutrale alle forze indotte dalla frenata. In generale riteniamo che l’ABP abbia un effetto positivo notevole sul comportamento della sospensione. Le bici Trek che abbiamo testato in passato hanno dato prova di grandi prestazioni nelle parti più scassate dei trail.
Le due bici hanno componenti simili. Le principali differenze consistono nelle diverse sospensioni e nel set di ruote in carbonio DT Swiss della Fuel EX rispetto alle Bontrager in alluminio della Remedy. Entrambe le bici sono dotate di telescopico Bontrager e di cockpit Line Pro da 35mm.
I nuovi copertoni Bontrager sono fantastici. Il rinnovato SE4 27.5×2.4 montato sulla Remedy è eccezionale. Contiamo di testarne un paio non appena possibile.
Questa è stata la prima esperienza della redazione nordamericana di MTB-MAG su una trasmissione Eagle, il nuovo gruppo a 12 velocità di SRAM. Sia la Remedy che la Fuel EX montano un X01 Eagle.
Interessante aver girato su entrambe le bici dato che ci hanno dato un assaggio delle sospensioni 2017 sia di RockShox che di Fox. Le nostre prime impressioni sono state buone. Tra queste spicca il nuovo ammortizzatore metrico Deluxe di RockShox, che approfondiremo in seguito.
Sembra chiaro che Trek abbia riformulato la sua gamma snellendola. Che questo dia dei vantaggi all’utente finale? Abbiamo potuto guidare le due nuove bici solo per un first ride ma pensiamo che Trek abbia fatto la mossa giusta. In ogni caso, una Remedy è già in viaggio per un test maggiormente approfondito.
Remedy 9.9 Race Shop Limited
Dopo aver trascorso un lungo periodo testando la Slash 2016, eravamo preoccupati del fatto che a confronto la Remedy, che nella nuova gamma sostituisce la Slash, avesse 10mm di escursione in meno. Pensavamo non potesse avere le stesse doti discesistiche ma, ragazzi… ci sbagliavamo!
Alla fine abbiamo realizzato che un telaio più rigido e un ammortizzatore di maggior volume eclissano di gran lunga quei 10mm nominali di escursione. Tra l’altro ci siamo sentiti più a nostro agio sulla Remedy. Agile e vivace, ma quando abbiamo aperto il gas sui terreni più tosti non ha battuto ciglio e ha gestito tutto brillantemente. Non vediamo l’ora di testarlo più a lungo, ma le nostre impressioni iniziali sul RockShox Deluxe sono ottime e riteniamo sia il miglior ammortizzatore senza serbatoio separato che abbiamo mai utilizzato. Se dovessimo acquistare una Remedy, la equipaggeremmo con un Super Deluxe e scatenerebbe tutto il suo potenziale.
Nonostante qualche dubbio iniziale sullo standard Boost, abbiamo dovuto ammettere che sul nuovo telaio l’aumento di rigidezza laterale e torsionale è notevole. Non possiamo sottolineare abbastanza quanto la Remedy sia super rigida, ma in ogni caso non ti stanca. Interessante inoltre come le geometrie della Slash della scorsa stagione e quelle della nuova Remedy siano praticamente identiche, cosa che rende il confronto piuttosto semplice. Il punto è questo: abbiamo la bocca cucita sul futuro della Slash, ancora per qualche settimana, ma non ci si può lamentare per il fatto che la Remedy ne abbia preso il posto, perchè è un mezzo altrettanto impressionante.
Fuel EX 9.9
Abbiamo testato la Fuel EX, fiore all’occhiello di Trek, lo scorso anno e possiamo dire che questa è una bici completamente differente. Se prima si trattava di un’ottima bici tuttofare, la nuova versione ha subìto importanti aggiornamenti che l’hanno resa più aggressiva. Rispetto alla Remedy, pensiamo che sulla Fuel EX i miglioramenti sul campo abbiano meno a che fare con il design del telaio e siano maggiormente legati alle nuove geometrie. Dopo tutto la vecchia Fuel già utilizzava lo standard Boost e un set up di sospensioni molto simile.
In particolare la Fuel EX vede un angolo sterzo di quasi 2° inferiore alla versione precedente. L’altezza del movimento centrale è inferiore di 7mm e la lunghezza del carro perde qualche millimetro. Ne deriva un feeling più performante. Non è più la MTB di papà. Invece se si vuole utilizzarla con un carattere più conservativo da tuttofare, si può piazzare una cartuccia da 130mm alla forcella e posizionare il Mino Link in posizione High. Trek offre la Fuel EX anche in versione 27.5+. Concludendo, Trek è saltata a bordo del treno delle 29″ aggressive e lo ha fatto in modo impressionante. Confrontata alla Remedy 29 della scorsa stagione, si tratta di un effettivo miglioramento nonostante un’escursione leggemente inferiore.
Anche se è troppo presto per fare delle dichiarazioni definitive, la nostra prima impressione di entrambe le bici è molto buona. Sono decisamente affascinanti. Il range offerto da Trek soddisfa una larga forbice di rider. Bello vedere Trek muoversi in una direzione aggressiva, mantenendo il loro stile di design dei telai.
Guardando nel complesso la gamma Trek, la Remedy è adatta al discesista che si diverte in bike park e che occasionalmente gareggia in Enduro o che comunque preferisce affrontare terreni tosti nelle sue uscite quotidiane.
La Fuel EX è passata dall’essere una modesta 29″ tuttofare alla perfetta 29″ aggressiva per divertirsi ovunque. Inoltre i rider meno esperti possono optare per l’allestimento 27.5+ e questo la rende ulteriormente versatile.
Per quanto riguarda la componentistica, siamo rimasti impressionati dai nuovi componenti Bontrager e non vediamo l’ora di testarli meglio. La trasmissione SRAM Eagle ci ha lasciato a bocca aperta ma forse è presto per sapere se sarà il gruppo che farà estinguere definitivamente il deragliatore anteriore. Noi pensiamo di si. In merito alle sospensioni, sia RockShox che Fox hanno messo a disposizione dei gran prodotti su entrambe le bici, rendendo difficile una scelta, ma l’ammortizzatore Deluxe è stato degno di nota, lasciandoci davvero con la mascella a terra. In ultimo, i freni SRAM Guide Ultimate si sono confermati il meglio sul mercato, ma questo lo sapevamo già.
Il punto è che Trek ha migliorato la sua gamma facendo un ottimo lavoro, stringendo dal basso il numero dei modelli ma coprendo tutta la gamma in modo ancora più completo di quanto non avesse mai fatto in precedenza. Se siete alla ricerca di una Mountain Bike dalle grandi prestazioni per il 2017, sarebbe assurdo non prendere in considerazione le loro proposte. Da parte nostra, non vediamo l’ora di passare altro tempo su queste nuove creazioni per dei test più approfonditi
Maggiori dettagli sugli allestimenti qui: Fuel EX e Remedy
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