Fiveten presenta le Freerider fatte con plastica riciclata dagli oceani

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Fiveten lancia un nuovo materiale fatto di plastica riciclata, raccolta fra le tonnellate di immondizia presenti negli oceani. Questo grazie ad una collaborazione con Parley, che si occupa appunto del problema dell’inquinamento dei mari.

I due modelli in questione sono il Freerider e il Freerider Pro.



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L’idea rientra nel progetto di Adidas pensato per combattere lo spreco e l’inquinamento da plastica, anche se molto probabilmente l’idea più “verde” sarebbe quella di riprendere la fornitura di suole Stealth in modo da poter risuolare le scarpe, evitando di gettarle via una volta che la suola si è consumata.

Maggiori informazioni qui.

 

Commenti

  1. jk_biker:

    mah io sono molto scettico su questi comunicati stampa. Non sappiamo quali sono le logiche di produzione di qualcosa di realizzato probabilmente in uno dei tanti stabilimenti cinesi. In altre parole possono raccontarci ciò che vogliono per fare marketing (leggasi vendite) e noi non abbiamo alcun modo di andare a verificare se e quanto materiale è realmente riciclato, sappiamo solo se il prodotto è valido o meno...
    Ciao, lavorando nel settore abbigliamento posso confermarti che a certi livelli (e qui siamo veramente al top con Adidas) quando si fanno certi tipi di comunicati si è sotto una lente d'ingrandimento gigante. Ci sono organi preposti al controllo della filiera "green" con sanzioni che sfiorano l'assurdo se si dichiara il falso.
    Quello su cui si può alzare il dito è la percentuale del materiale riciclato (dal comunicato non ho visto nessun dato)
    Adidas poi ha aperto la sua campagna sostenibile a tutta una serie di sue produzioni, non solo sulle nostre amate 5-10, per cui un progetto su ampia scala e sicuramente sottoposto a severi controlli.
  2. Big Steak One:

    Sono toste, dure e poco malleabili (da nuove) ma...dopo averle usate per svariati km si amalgamano ammorbidendosi ;-)
    Le ho anche io da un un paio d'anni ma le giravo con altre che ho, a seconda della bici che uso.

    Le miei sono ancora abbastanza nuove spero si lascino un po' andare come mi dici ;)


    Comunque nel corso degli anni ho capito che non c'è il pedale flat migliore in assoluto e nemmeno la scarpa migliore in assoluto (forse lo era la impact XVi).
    Rimane un binomio indissolubile, quando si valuta una scarpa intrinsecamente il giudizio è condizionato dal pedale che si sta usando, alcune scarpe sembrano essere peggiori di altre su alcuni pedali e poi "magicamente" cambiando pedale la preferenza si inverte.

    Poi ci sono scarpe sopraffine come le XVi ma se usate 3-4 volte a settimana la suola si distrugge in 6 mesi argh!!
  3. Brand globali come Adidas, nella loro lunga storia, i metodi per fare utili enormi a fronte della minimizzazione dei costi li hanno cavalcati tutti, offrendo anche loro, nel loro piccolo, il proprio contributo al cambio climatico.
    Molti anni fa l’attenzione del consumatore era solo sul prodotto, quindi il marketing investiva su quello. Più recentemente si è spostata sul lifestyle, e e marketing investiva sulle emozioni...
    Il tema di oggi è invece la brad reputation, il marketing di tutte le multinazionali è concentrato solo e soltanto su quella!
    Molto bene, nulla da obiettare, tuttavia, non è che togliendo dai litorali 4 ballette di bottiglie in pet, per produrre una scarpa della quale ne venderai 10 paia all’anno, quando delle altre ne vendi milioni al giorno, ti lavi la coscienza da decenni di delocalizzazioni, consumo di risorse, emissioni, produzione di rifiuti.
    Resta comunque il fatto che è meglio una scogliera con 4 ballette di plastica in meno che con 4 in più, quindi, nulla in contrario.

    Tuttavia io consiglierei ad Adidas... grazie che pulisci le coste, però le 4 ballette mandale al termovalorizzatore e fai le scarpe buone col polimero vergine, così durano 10 anno invece che 5 e si crea meno abbigliamento usa e getta. I soldi che risparmi nel processo, evitando di dover gestire la complessità derivante dall’impiego in piccola percentuale di una porcheria di granulo scarso da riciclo meccanico, li investi per andare a pulire altre spiagge e, se proprio quella plasica la vuoi far riciclare, la mandi a chi produce i tubi e le panchine...
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