Flitedeck, il manubrio con display integrato | MTB Mag

Flitedeck, il manubrio con display integrato

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Flite.bike è un’azienda tedesca che ha avuto un’idea che potrebbe rivoluzionare il mondo dei dispositivi elettronici da bici, creando il Flitedeck, un manubrio con integrato nella parte superiore un display touch su cui visualizzare e comandare le varie funzioni solitamente disponibili tramite i classici ciclocomputer.


Il Flitedeck per ora è solo un concept design, ovvero non è ancora realizzato, ma Flite Bike assicura che arriverà, e sarà una soluzione per far convergere software ed hardware in un”integrazione intelligente”.

Sul manubrio infatti si potranno visualizzare ed integrare i dati di navigazione, luci, indicatori di direzione, i vari campi coi dati dei sensori, etc.. in una soluzione elegante ed intelligente. In effetti sembra una soluzione che va incontro alle moderne esigenze di avere sottocchio una pletora di dati e campi, spesso visualizzabili solo su più pagine su ciclocomputer ormai di dimensioni (e prezzo) decisamente importanti.

Vedremo come questo Flitedeck sarà implementato, dato che ci sono sicuramente dei punti di domanda sino a che non sarà proposto fisicamente, dalle misure disponibili e la possibilità di cambiare magari solo la parte elettronica/touch, al costo, etc.. sembra però una buona ed innovativa strada rispetto le soluzioni attuali, che mostrano ormai qualche limite.

Commenti

  1. Molto meglio integrare il sistema nello stem, eventualmente creare uno standard unico per l'alloggiamento e quindi adatto a tutti i dispositivi.
  2. albatros_la:

    Il fatto è che esistono da un pezzo. Sinceramente mi sarei aspettato una diffusione più rapida. Ho il sospetto che molti non abbiano tutta questa voglia di vedere costantemente delle immagini in sovraimpressione. Il vantaggio di un display è che lo guardi solo quando vuoi. Vada su strada, ma fuori strada avere qualcosa che possa confondere la percezione di un ostacolo può essere anche pericoloso.
    In generale fino ad ora la così detta realtà aumentata, che doveva cambiare il mondo, è stata un vero flop.
    Mah il cliente vuole quello che tu gli fai credere di avere bisogno.

    Io credo che fino ad oggi le case si sono giocate la carta smartphone, poi smartwatch e ora qualcosa di smart ring.
    Quando avranno saturato la diffusione di questi dispositivi ecco che forse si passerà agli smartglasses, sempre se avranno un senso economico, perché bisogna poi vedere se è un prodotto con un margine di guadagno sostenibile.
    Tenete conto che dentro un occhiale dovete farci stare: 2 proiettori, batterie, chip, sensori vari... e il tutto possibilmente resistente ad acqua, sudore, cadute ecc.. e pure con lenti "buone" che non danneggino la vista.
  3. Considerato che deve avere una batteria almeno decente, uno stradista serio, che spende millemila euro per alleggerire la bici, ne farà volentieri a meno.
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