Uno dei principali problemi durante la regolazione del cambio è il forcellino cambio storto.
Il forcellino del cambio è la piastra su cui si fissa il deragliatore posteriore (o cambio) ed è un elemento sacrificabile sostituibile In caso di caduta o di colpi, il forcellino può infatti piegarsi o spezzarsi, prevenendo danni al telaio. Il forcellino danneggiato si sostituisce e la bicicletta non subisce alcun danno, almeno in teoria.
E’ molto importante, per il corretto funzionamento del deragliatore posteriore, che il forcellino sia perfettamente dritto, ovvero che la parte su cui si va ad avvitare il deragliatore posteriore sia perfettamente parallela alla ruota. Solo in questo modo il deragliatore si muove dritto e la cambiata risulta rapida ed efficiente su tutti i rapporti.
Quando il forcellino non è completamente dritto, si incontrano non pochi problemi durante la regolazione del deragliatore posteriore. Se non riusciamo a regolare il cambio bene su tutti i rapporti, ovvero se regolandolo bene sui pignoni più piccoli poi non è preciso sui grossi e viceversa, allora significa che abbiamo il forcellino storto.
Raddrizzare o sostituire?
Quando il forcellino non è eccessivamente storto può essere raddrizzato.
Il forcellino è realizzato in alluminio, in genere con una lega duttile pensata per cedere e piegarsi prima del telaio. Per questo motivo è possibile raddrizzarlo con l’apposita dima.
La dima non è altro che un’asta che, avvitandosi al forcellino, permette di verificare la complanarità dell’attacco del deragliatore con la ruota. Se risulta storto tirando con la dima si può riallineare il forcellino.
Un forcellino può essere raddrizzato quando non è troppo storto, ovvero quando la deformazione non ha superato lo snervamento del materiale. Va comunque ricordato che un forcellino raddrizzato rimane sempre meno robusto di uno nuovo e potrebbe tendere a storcersi con maggior facilità. Per questo motivo, anche se talvolta si riesce a recuperare un forcellino particolarmente mal messo, è comunque meglio sostituirlo e tenere quello vecchio come scorta.
Al lavoro!
Come accennato in precedenza, prima di mettersi a regolare il cambio posteriore bisogna verificare che il forcellino sia dritto. Se il forcellino è storto non riusciremo nell’operazione di regolazione ed impazziremo senza trovare una quadra.
Innanzitutto dobbiamo procurarci una dima per forcellini:
Come detto la dima ha una doppia funzione:
- Permette di verificare l’allineamento del forcellino tramite l’apposito comparatore
- Permette di raddrizzare il forcellino una volta che si è appurato essere fuori asse
Quando si raddrizza il forcellino è sempre bene appurare da che parte è storto. Il forcellino non si storce solo all’interno o all’esterno secondo l’asse verticale, su può anche stortare in diagonale. Una volta capito l’angolo con il quale dobbiamo far forza per raddrizzarlo, dobbiamo agire in maniera netta e decisa, ma senza esagerare. E’ infatti sempre meglio cercare di piegare il meno possibile il forcellino, quindi cerchiamo di non andare oltre il punto in cui risulta allineato.
Il calore, applicato con un phon da carrozziere, aiuta il materiale a deformarsi meglio, ma occhio alla vernice. Consiglio di scaldare sono nei casi più critici.
1) Rimozione deragliatore: per verificare il forcellino, occorre smontare il deragliatore posteriore. Scaliamo sul pignone e sull’eventuale corona più piccola. Se abbiamo un cambio Sram applichiamo il Cage Lock per bloccare la gabbia, altrimenti facciamo scendere la catena dalla guarnitura per scaricare il cambio. Con una brugola da 5mm o con una torx T25 svitiamo e rimuoviamo il cambio, laciandolo a penzoloni.
2) Verifica centratura ruota: controlliamo che la ruota sia dritta, almeno in maniera approssimativa. Se fosse marcatamente storta potrebbe compromettere la lettura del comparatore. La ruota sarà il nostro riferimento nel raddrizzare il forcellino.
3) Verifica preliminare: con l’apposito comparatore, verifichiamo che la distanza tra il manico della dima e la ruota sia uguale in tutte le posizioni. Ruotiamo lo strumento effettuando almeno 4 verifiche: una ad ore 12, una ad ore 3, 6 e 9. Se è dritto possiamo passare allo step finale, altrimenti dobbiamo raddrizzarlo.
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4) Raddrizzamento: cerchiamo di trovare la direzione in cui è storto il forcellino, ovvero l’asse su cui dobbiamo intervenire per raddrizzarlo. Per fare ciò dobbiamo individuare il punto in cui il comparatore va a posizionarsi il più vicino possibile al cerchio. E’ abbastanza intuitivo, ma dobbiamo agire tirando verso l’esterno proprio in prossimità di questo punto, in modo da riportare in asse il forcellino. Il movimento deve essere rapido e deciso, dobbiamo fare attenzione però a non tirare troppo, ovvero a non andare oltre il punto in cui il forcellino risulta allineato. Ogni operazione di successivo riallineamento tende ad indebolire il materiale, quindi va per quanto possibile evitata.
Ripetiamo più volte i punti 3 e 4 fino ad ottenere un perfetto allineamento.
5) Rimontaggio deragliatore: rimontiamo quindi il deragliatore, con le dovute precauzioni del caso riguardo il corretto posizionamento della piastra di fine corsa sul forcellino.
6) Regolazione cambio: se abbiamo dovuto raddrizzare il forcellino dobbiamo regolare nuovamente il cambio, compresi i due registri di fine corsa.
A questo punto abbiamo finito, il deragliatore funzionerà ora in maniera impeccabile e precisa. Se la gabbia del cambio dovesse risultare ancora storta (ad esempio verso l’interno) significa che è il cambio ad essere storto e va quindi sostituito per risolvere i problemi di malfunzionamento.
La dima per il forcellino non è uno strumento che si ha facilmente a disposizione a casa, però ne consiglio l’acquisto perchè permettere di risolvere un inconveniente molto comune. Esiste la possibilità di intervenire in maniera artigianale con una chiave a rullino, tuttavia solo con la dima si riesce ad allineare perfettamente il forcellino. Un corretto allineamento di questo elemento è fondamentale sulle moderne trasmissioni 11 e 12v, in cui i pignoni sono molto ravvicinati.