Larst Forster vince la prima prova degli Internazionali d’Italia sulle pendici del Monte Baldo, a San Zeno di montagna. Secondo è Luca Braidot, seguito da Maxime Marotte. Classifiche complete qui. Solo quattordicesimo Stephane Tempier, tanto atteso perché leader del nuovissimo team XC di Rockrider.
[Comunicato stampa] La stagione di Internazionali d’Italia Series è finalmente ripartita. Domenica 6 Marzo a San Zeno di Montagna (VR), la prima edizione di Pineta Sperane XCO (cat. C.1) ha offerto ad atleti e pubblico uno spettacolo di alto livello, come d’abitudine per il più importante circuito italiano di cross country Mountain Bike.
Per tutti, c’era tanta voglia di tornare a trovarsi e confrontarsi in gara, di riabbracciare il pubblico dopo una stagione a porte chiuse, e anche di trovare un diversivo rispetto a quanto sta, tragicamente, monopolizzando le cronache di tutto il mondo: il pensiero di tutti gli atleti per chi sta soffrendo è stato espresso nel minuto di silenzio osservato prima del via.
La prima volta della nuova gara organizzata da CM Outdoor Events è stata bagnata dal successo dell’atleta più atteso, il Campione Europeo Lars Forster (Scott-SRAM), e di Giada Specia (Wilier-Pirelli), sempre più convincente nello scenario delle giovani leve della mountain bike italiana, su un percorso promosso unanimemente da atleti e addetti ai lavori.
Un’ulteriore conferma del valore tecnico e organizzativo di Internazionali d’Italia Series, che dopo la grande stagione 2021 si affaccia nel migliore dei modi ad un’annata che affiancherà due eventi nuovi a ben tre appuntamenti di categoria HC.
Dopo aver conquistato la tappa inaugurale di Andora dodici mesi fa, ed essersi imposto in altre due tappe di Internazionali d’Italia Series negli anni passati, Lars Forster (Scott-SRAM) non poteva che vestire i panni di favorito nell’esordio di Pineta Sperane XCO.
Lo svizzero ha rispettato appieno i pronostici, conducendo la gara ininterrottamente dal secondo giro (su sette) sul tracciato del Monte Baldo, particolarmente apprezzato da tutti gli atleti in gara. A dargli filo da torcere, soprattutto nelle prime tornate, è stato un brillantissimo Maxime Marotte (SantaCruz-FSA), l’unico capace di tenere il passo dello svizzero fino a una foratura che lo ha costretto a perdere un minuto, e che ciononostante non gli ha impedito di risalire autorevolmente fino al terzo posto (+ 0.53).
“Adoro aprire la stagione in Italia, e devo dire che gareggiare ad Internazionali d’Italia Series mi porta bene, visto che è già il mio quarto successo,” ha commentato Forster. “Qui a San Zeno abbiamo trovato un tracciato bello e impegnativo, peccato per la foratura di Max, che stava andando veramente forte: sarebbe stata una bella battaglia.” Per lo svizzero anche la soddisfazione della maglia di leader di Internazionali d’Italia Series, in vista della partenza per il Sudafrica dove prenderà parte alla ABSA Cape Epic in coppia con Nino Schurter.
Al secondo posto sul podio di San Zeno si è inserito un altro atleta del Team SantaCruz-FSA, Luca Braidot (+ 0.46), nettamente il più forte degli italiani in questo debutto di Internazionali d’Italia Series, e finalmente accompagnato dalla buona sorte che spesso gli è stata aliena nelle gare italiane.
“Sono molto contento di questo risultato, credo di aver fatto il massimo perché tenere testa a Forster quest’oggi era veramente dura,” le parole di Luca Braidot. “Nelle gare italiane sono stato spesso fermato da problemi tecnici o fisici, anche per questo oggi ho guidato con particolare attenzione per portare a casa un risultato di valore. Voglio fare i complimenti agli organizzatori di questa nuova gara per aver disegnato un tracciato da cross country vero, impegnativo e divertente da guidare: sarà un piacere tornare qui nei prossimi anni.”
Da segnalare anche il bellissimo quarto posto di Adrien Boichis (Trinity Racing Team), campione del mondo in carica fra gli Juniores e alle prime uscite testa a testa con i grandi, e la sorpresa del britannico Cameron Orr al quinto posto.
Fra i primi 10 ancora Italia con Filippo Fontana (Carabinieri), sesto, Daniele Braidot (Carabinieri), ottavo, e Gioele Bertolini (Trinx Factory Racing), decimo. Opaca invece la prova di Gerhard Kerschbaumer (Team Specialized), solo diciassettesimo e mai in lizza per le posizioni che contano.
Il grande colpo di scena di giornata è arrivato nella prova Donne Open, nella quale Martina Berta (SantaCruz-FSA) sembrava destinata a prevalere autorevolmente dopo aver condotto con margine per quattro dei sei giri previsti. Già nel primo giro, la valdostana aveva infatti messo oltre mezzo minuto fra sé e le inseguitrici, guidate da Giada Specia (Wilier-Pirelli).
La veneta era l’unica a conservarsi fra i 30 e i 40 secondi di ritardo, seguita da una Giorgia Marchet (Trinx Factory Racing) finalmente brillante dopo una stagione difficile. Dopo un buon avvio, scivolavano più indietro Greta Seiwald, Sara Cortinovis (entrambe SantaCruz-FSA) ed Eva Lechner (Trinx Factory Racing).
A metà del quarto giro, l’episodio che ha cambiato la storia della gara: Martina Berta inizia a soffrire di crampi, e la sua azione perde di efficacia, aprendo la strada al recupero di Giada Specia. Una rimonta insperata che la giovane feltrina è riuscita a completare nell’ultima tornata, prendendosi la gioia del successo (il primo da Open a Internazionali d’Italia Series) e ben due maglie di leader: Open e Under 23.
“Sono sorpresa anch’io, non me lo aspettavo,” ha dichiarato Specia all’arrivo. “Il mio principale merito è stato quello di non mollare, anche se per come si era messa la gara non era semplice: per quanto spingessi, Martina continuava ad andare forte e il margine non calava mai. Credo che il fatto di aver studiato il percorso qualche giorno fa, e di conoscerlo bene, mi abbia aiutato oggi a gestirmi nel migliore dei modi. Questo successo è un bellissimo modo di iniziare una stagione che mi auguro ricca di soddisfazioni.”
Martina Berta ha concluso a 22 secondi dalla vincitrice, comprensibilmente delusa per un risultato sfumato quando sembrava già molto vicino. Terza posizione a 1.10 per Giorgia Marchet, quarta Greta Seiwald a 2.07, quinta Sara Cortinovis a 3.13.
Classifiche complete qui.
Nella prima gara di giornata, quella riservata agli Junior Uomini, si è imposto l’atleta del Liechtenstein Romano Püntener (Thömus Akros Youngstars), vincitore di un testa a testa con l’italiano Marco Betteo (Scott Racing Team) protrattosi per gran parte dei cinque giri previsti.
Nella tornata decisiva, Betteo ha provato a forzare nelle sezioni tecniche, come già avvenuto nei giri precedenti, ma ha poi dovuto desistere all’affondo finale di Püntener, capace di distanziarlo nelle battute conclusive e conquistare la prima tappa di Internazionali d’Italia Series con sette secondi di margine sull’italiano. Terza piazza per Nicolas Milesi (Ciclistica Trevigliese, +1.36), quarto Carlo Cortesi (KTM-Protek-Elettrosystem, +1.50), quinta piazza per Pietro Mattio (Vigor Cycling Team, +1.53).
In campo femminile, Valentina Corvi, classe 2005 del Trinx Factory Team, si è imposta autorevolmente, dominando per tutti i quattro giri previsti e imponendosi con 1.18 su Sophie Auer (Junior Team Südtirol ASV) e 3.10 su Lorena Cadalbert (BRV Racing/VC Project +3’10″). Quarta posizione per Beatrice Fontana (Team Rudy Project, +3’44) sulla compagna di squadra Lucrezia Braida (+3’45″).
Internazionali d’Italia Series vira ora verso l’Alto Adige per la prima delle tre prove HC di questa stagione: lo storico Marlene Südtirol Sunshine Race attende gli atleti dall’1 al 3 Aprile a Nalles.
Una delle MTB più riconoscibili della storia è la Manitou FS, costruita da Doug Bradbury.…
77.287 Km e 1.459.108 metri di dislivello per un totale di 6.648 ore in sella…
Le Orobie sono selvagge e richiedono una bella forza di volontà per essere affrontate in…
Due anni fa, Vinny T ha avuto un'idea folle: voleva creare una linea nuova. Il…
Dopo la notizia che Flyer chiuderà la fabbrica svizzera, mandando a casa 155 persone, anche…
Quali suoni fa la nostra mountain bike quando si gira per i sentieri? Sempre che…