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Dopo l’articolo di presentazione e di paragone dei dettagli tecnici delle nuove forcelle da XC di Fox e Rock Shox, veniamo alla tanto attesa prova sul campo. Sono state montate sulla nostra Focus Raven Max in uso ormai dalla primavera, e provate sui soliti sentieri che usiamo per i test.
Per rendere il paragone il più preciso possibile, abbiamo inserito lo stesso numero di tokens nella camera d’aria della 32 e della SID: due, per l’esattezza. La pressione ottimale si aggirava attorno ai 61 PSI per entrambe le forcelle. Il tester pesa 70 kg senza vestiti.
L’operazione di apertura della camera d’aria per togliere/mettere i token è piuttosto semplice, differisce solo dagli attrezzi usati: la Fox necessita di una chiave esagonale a testa piatta, mentre la RS fa uso dello stesso attrezzo per fissare il pacco pignoni al mozzo posteriore. I token vanno semplicemente avvitati all’interno del tappo.
Qui sotto il dettaglio della SID.
Se avete letto con attenzione i test singoli di ciascuno forcella (qui e qui), saprete che ci troviamo di fronte a due prodotti molto evoluti e che segnano una vera e propria linea di demarcazione rispetto ai loro predecessori, sia per l’idraulica che per la solidità dell’insieme. In parole povere, non si sbaglia se si acquista l’una o l’altra. Questi i motivi:
Leggendo fino a qui sembra che Fox e Rock Shox si siano copiate a vicenda, ma non è il caso, perché le differenze ci sono. Prima di tutto il peso rilevato da noi (cliccare qui per vedere le configurazioni esatte).
Fox 32 Step Cast 29: 1.380 grammi
Rock Shox SID WC 29: 1.550 grammi.
170 grammi sono pochi, ma sono una differenza che può spingere un biker a comprare una al posto dell’altra, in particolare se si vuole montare la bici il più leggera possibile.
La differenza più grande è però quella che si sente sul sentiero: la Fox 32 ha una struttura che dà più feedback al rider. In parole povere, è meno comoda della SID, cioè più sportiva. Se la SID ricorda la Pike per le sue grandi doti di mangiarsi via le asperità e non trasmetterle a chi sta in sella, la 32 ricorda la 36, proprio perché è più diretta nel comportamento, meno propensa a staccare il rider dal terreno. Occhio che non stiamo parlando di rigidità, ma proprio dell’insieme idraulica + telaio. Se vi può aiutare, la 32 è un po’ più “racing” della SID, quindi anche più stancante sulle lunghe percorrenze come può essere una granfondo.
Allo stesso modo la 32 è più progressiva della SID, a parità di Token, proprio per la filosofia racing di Fox, per cui un fondocorsa significa non avere più riserve ed è da evitare come la peste. È più difficile sfruttare tutta la corsa della 32 rispetto alla SID. Niente di nuovo, se avete usato una qualsiasi forcella Fox saprete di cosa stiamo parlando. Diciamo che, se non si fanno gare a tutta, questa caratteristica può non venire apprezzata perché dei 100 mm se ne usano al massimo 80/90. È vero anche il contrario: se si è in fuorisoglia e con zero tempo per pensare alla linea migliore, la 32 “pensa” per voi ed avrete qualche possibilità in più di non capottarvi.
Partendo dal presupposto che stiamo parlando di due forcelle top di gamma dalle ottime prestazioni e che non si sbaglia acquistando l’una o l’altra, le differenze sostanziali stanno nel feeling molto racing della Fox 32, ideale per chi fa gare a tutta, in particolare sulle brevi distanze, a discapito di una certa comodità in più offerta invece dalla Rock Shox SID, che ben si presta a distanze granfondistiche per il semplice fatto di stancare di meno il rider superate le due ore di riding.
In ogni caso, vi dimenticherete delle vostre vecchie forcelle da XC appena monterete sulla vostra bici una di queste due.
I prezzi di listino sono:
Fox 32 SC Factory: 1.159 Euro
Rock Shox SID WC: 1255-1336 Euro
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