La 14ª edizione della Red Bull Rampage si è conclusa in modo glorioso, innanzitutto senza infortuni rilevanti nonostante diverse cadute. Miracolosamente, il giorno delle finali si è rivelato essere il giorno meno ventoso della settimana, che non è cosa da poco rispetto a molte edizioni del passato. A seguire le immagini che ci raccontano come è andata la giornata.
Prima di salire in cima alla collina, Cam Zink ha passato un po’ di tempo con la moglie e la figlia.
Tom Van Steenbergen si allaccia per la run della sua vita.
Brett Rheeder dà un’ultima occhiata al salto che non solo è stato un incubo da costruire ma anche super difficile da saltare.
Cam Zink è stato il primo a partire. Sfortunatamente ha commesso degli errori in entrambe le run senza riuscire a tirare un 360 su questo enorme drop finale.
Bienvenido Aguado ha scovato e costruito una linea interessante e ha girato piuttosto bene tutta la settimana. Purtroppo un errore lo ha tenuto fuori nella prima run e una caduta lo ha fermato nella seconda run.
Carson Storch è stato il primo a mettere insieme una run veramente valida e probabilmente è stato giudicato con maggiore severità essendo tra i primi rider. Ha tirato un massiccio 360 in fondo alla linea.
Quando Carson ha provato a migliorare il suo punteggio nella seconda run, è andato in over-rotation nello stesso 360 e ha stallonato.
Emil Johannson si è adattato velocemente sembrando meno “slopestyle” e molto più “freeride” qui nello Utah.
Il suo drop più basso è stato di 16,4 metri. Ha effettuato una sola run con un enorme suicide no-hander. Niente male come debutto.
A proposito di no hander… Aggy si stava proprio divertendo. Qui lo vediamo a inizio run.
Dopo aver chiuso questo enorme drop, Aggy si è accontentato di fare una sola run.
Reed Boggs era bello carico.
Anche lui ha tirato un no hand ma sul drop più in fondo alla linea e, come molti altri, si è accontentato di una sola run.
Suicide no hander sembrava andare di moda sui grandi drop. Vinny T non ha fatto eccezione e con una run stilosa ha chiuso al 10° posto.
Dopo non aver concluso la sua run l’anno scorso, Brandon Semenuk ha alzato l’asticella con un flip fuori dal flat drop del suo doppio drop prendendo la testa della classifica. Guardate quanto ha tirato la bici nella prima foto della sequenza.
DJ Brandtè sceso pulito e ha mostrato il suo stile molto tecnico.
DJ ha tirato anche dei trick importanti.
Anche Reece Wallace, come Boggs e Johannson con i quali ha condiviso questo drop, ha tirato un imponente suicide no hander.
Dimostrando di essere uno dei mountain biker più completi al mondo, Brendog ha tirato un enorme backflip sul terrificante canyon gap, chiudendolo perfettamente. Una linea epica con un’entrata strettissima e un atterraggio quasi piatto.
Un’altra cosa spettacolare della linea di Brendan è stato il ripido allucinante, completamente verticale in alcuni punti. Ci ha fatto anche un nose wheelie mentre scendeva, così… per divertimento.
Kurt Sorge ha mandato un drop bello grosso verso la fine. Sfortunatamente ha mancato il manubrio in un flip suicide no hander sul suo salto finale e ha preso una bella botta cadendo.
Szymon Godziekha girato grosso in entrambe le run, migliorandosi concretamente nella seconda. Qui sta tirando un 360 in faccia al pubblico.
Ancora suicide no hander. Kyle Strait ha saltato lungo su questo drop. Nella seconda run ha provato a migliorarsi ma è caduto.
T-Mac ha tirato un flip su uno step down di dimensioni simili al drop dove tutti gli altri andavano di no hands. L’ingresso per questo salto era però più tecnico con una rincorsa più stretta.
Tyler ha anche tirato il drop più grosso. Ha fatto due run ma nella seconda non si è migliorato, chiudendo per la terza volta al 5° posto.
Tommy G ha fatto una brutta caduta in prova qualche giorno prima ma è riuscito a mettere insieme una run decente. Qui lo vediamo sul suo double drop bello esposto.
Come l’anno scorso, Tom Van Steenbergen è andato assolutamente grosso sullo stesso flat drop flip. Si è sparato un front flip fuori dal cancelletto di partenza e ha continuato con una run incredibile, finendo al terzo posto.
Il local Ethan Nellsi è migliorato molto quest’anno e ha tirato un grosso flat drop flip sul suo drop finale.
Ethan inoltre ha tirato due volte un 450 su due hip lungo la sua linea.
Un’altra angolazione del flip di Ethan. Se continua così, vincerà una Rampage prima o poi…
Come l’anno scorso, Andreu era caldo come un boiler nella sua run, elettrizzando il pubblico con un trick dietro l’altro, come un 360 seguito da un flip appena atterrato.
Sfortunatamente il suo stile selvaggio gli ha causato qualche problema, cadendo piuttosto male. Ha fatto una seconda run ma è caduto da un 360 con il traguardo ormai in vista.
Questo salto ha messo in difficoltà il vincitore dello scorso anno, Brett Rheeder.
Nella sua seconda run ha aggiunto un can can al suo enorme flat drop flip e ha gestito bene il salto successivo. È stato ricompensato con un secondo posto e il premio Best Trick.
Brendog è risalito per la seconda run che in realtà non ha fatto. Si è fermato a metà per fare 30 flessioni in omaggio a Jordie Lunn.
Semenuk si è tenuto qualche trick di scorta in caso ne avesse avuto bisogno in una seconda run ma visto che non è stato necessario ci ha intrattenuti con una run celebrativa della sua vittoria.
Il G.O.A.T (Greatest Of All Time: il più grande di tutti i tempi – ndt) sulla linea del traguardo.
I fan battono il pugno.
Brandon si unisce a Kurt Sorge nel club dei tre volte vincitori della Red Bull Rampage.
Brett Rheeder con il suo meritatissimo premio Best Trick.
Szymon Godziek ha portato a casa il premio People’s Choice.
Tyler McCaul ce l’ha messa tutta e per questo ha guadagnato il premio McGazza Spirit Award.
Il team di builde di Rheederhanno lavorato veramente duro per tutta la settimana e non sorprende che abbiano vinto il premio Digger Award.
A proposito di non essere sorpresi, Vinny T ha vinto il premio Style.
Bello vedere Brendog non solo divertirsi ma anche ricevere un buon punteggio in quarta posizione. È stato eccitato tutta la settimana mettendoci tanta energia.
Dopo aver messo a segno una seconda run davvero adrenalinica nonostante la sua caduta, Andreu Lacondeguy non è andato a casa a mani vuote: si è portato a casa il premio Toughness Award per il rider più tosto.
Ed è tutto! Oltre agli atleti, vorremmo estendere un enorme grazie agli spalatori, medici, organizzatori e tutti quelli hanno lavorato dietro le quinte per fare di questo evento il migliore evento di freeride dell’anno.
La seconda bici in alluminio di Atherton Bikes è la S.150. Eccovi tutti i dettagli.…
EXT presenta la Vaia, la sua forcella a steli rovesciati a doppia piastra di cui…
Abbiamo le gare di XC, di Downhill, di Enduro, ma nessuna di All Mountain. Con…
Della serie "front cattive", eccovi la Kona Honzo in acciaio di Livijus75, con tanto di…
Mondraker presenta la Arid Carbon, una gravel con telaio in carbonio, la prima del marchio…
Quando si parla di gare di MTB XC, Nino Schurter è indubbiamente il più grande…