Per la prima volta nella storia del fuoristrada i 3 Campionati italiani Assoluti (Downhill, Cross Country e Trial) si sono corsi nella stessa località lo stesso weekend.
Il massimo si sarebbe potuto raggiungere organizzando anche il Campionato Italiano di 4X il sabato sera magari sfruttando l’area teatro della Coppa del Mondo di 4X nel 2005.
Ad ogni modo un bel passo avanti per la crescita del movimento e la speranza è quella che si organizzino sempre più eventi di MTB che coinvolgano DH e XC per attirare un maggior numero di sponsor e spettatori.
Ma veniamo alla gara.
Sotto la regia di un grande Corrado Herin la pista è rimasta praticamente invariata rispetto alla tappa Gravitalia dello scorso anno ad eccezione di un paio di traiettorie nella parte finale. Sin dal venerdi le previsioni meteo alquanto negative hanno alimentato i timori di una gara bagnata ma per fortuna l’acqua è arrivata solo durante la notte tra venerdi e sabato per poi lasciare spazio ad una bella giornata di sole fino a domenica sera.
Il tracciato di Pila è considerato uno dei percorsi più tecnici e fisici del circus di Gravitalia e pertanto allenamento resistenza sono fattori estremamente importanti per portare a termine una buona gara.
Personalmente sin dall’apertura del Bike Park nel lontano 2004 ho sempre amato la località e tutti i sentieri del Park ma non ho mai avuto un feeling particolare con il terreno che per la maggior parte dei casi è tanto polveroso non proprio adatto al mio stile di guida….posso dire di preferire quasi il fango alla polvere.
Qui la mia Helmet Cam
Il sabato mattina, dopo una forte pioggia durante la notte la pista si presenta alquanto tecnica e tutti i riders sono alla ricerca delle linee più fluide nei vari boschetti fitti di radici. Da un punto di vista didattico è importante sapere che su terreno bagnato con pietre e radici sapere dove mettere la ruota anteriore è assolutamente essenziale e sbagliare la traiettoria anche solo di 5 cm potrebbe risultare in una caduta.
Prima della run di qualifica vado a vedere la partenza ed i primi 3 giri della gara Open di cross country dove rivedo tanti amici con cui ho iniziato a gareggiare in XC da esordiente come Andrea Tiberi e Giuseppe Lamastra. Il livello della gara Open è davvero impressionante ed i miei complimenti vanno al vincitore Kerschbaumer che dopo il successo di Andorra ha saputo ripetersi ai Campionati Italiani.
Tornando alla mia gara durante la giornata il sole asciuga parecchio la pista ed il terreno è perfetto.
La mia run è molto pulita e tranquilla ed alla fine chiudo con un 24esimo posto assoluto abbastanza fiducioso per domenica ma soprattutto mantengo a debita distanza (ben 1 secondo) Mattia Arduino.
La domenica il terreno torna ad essere piuttosto polveroso, io porto a termine una run discreta ma non abbastanza aggressiva, purtroppo Mattia fa segnare un tempo migliore e ad oggi siamo 2 a 1 per lui con 1 Urban ed una Nazionale DH ancora da fare quindi ho ancora tempo per finire in vantaggio.
Johannes Von Klebelsberg vince il titolo italiano seguito da Francy Colombo ed all’ever green Marco Milivinti. I miei complimenti a tutti e 3.
Ora qualche settimana di vacanza ma poi di nuovo in sella per Gravitalia a Sestola, Coppa Italia Urban a Recco ed un paio di Gamby Camp in programma per Agosto e Settembre.
A presto
Gamby
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