Campionato Italiano Downhill 2017.
L’avvicinamento alla gara piu importante della stagione è sempre molto bello ed intenso.
Il campionato italiano è per molti il momento della stagione dove ci si può mettere in evidenza e dove si gettano le basi per la stagione successiva, un buon piazzamento o in particolare una maglia tricolore è l’unico strumento valido per potersi rivendere con team e sponsor l’anno successivo.
In ambito internazionale la maglia iridata attrae mediaticamente molto di più di qualsiasi altro titolo ed in ambito nazionale il tricolore ha più o meno lo stesso valore.
A causa del breve stop del circuito Enduro per la prima volta dopo diversi anni la gara ha visto ai nastri di partenza i migliori rider dell’enduro come Alex e Denny Lupato ed il fratello del sottoscritto.
La pista di gara a mio parere molto completa con alternanza di tratti tecnici e scorrevoli e con una lunghezza intorno ai 5 minuti ha messo a dura prova l’allenamento di tutti gli atleti, senza calcolare il fatto che si correva oltre i 2.000 metri di altezza.
Qui di seguito l’helmet cam di una mia discesa di prova tra sorpassi sul muro, staccate dentro gli alberi ed errori vari.
Dopo alcune gare “Orfano” del mio team Bike Club Sestriere finalmente ho potuto contare su Cesare e Loris per assistenza tecnica e soprattutto sul mangiare visto che come al solito sul banco degli attrezzi invece della cassetta c’erano un coltello doppia lama Miracle blade ed una forma da 5 kg di fontina.
Dopo qualche giro insieme a mio fratello con bici da enduro, invece di fare l’addio al celibato ha deciso di venire a correre a Bormio (si sposa questo sabato) , capisco di avere un buon ritmo nella prima metà del percorso ma di non essere altrettanto agile nella seconda parte di gara.
Sabato pomeriggio è ora delle qualifiche, rispetto al mattino la pista è asciugata parecchio, la mia discesa è buona nella parte alta ma pessima in quella bassa. Alla fine chiudo 17esimo assoluto ma con la consapevolezza di poter recuperare molto nella seconda parte di gara.
Mio fratello chiude davanti a me ed all’arrivo Alan Beggin e Mattia Arduino mi fanno notare che è sceso con la borraccia piena attaccata alla bici….il morale si abbassa. Guidano quindi le qualifiche rispettivamente Francy Colombo negli uomini e Eleonora Farina nelle donne
Domenica è il giorno decisivo, durante le prove riesco a trovare alcune linee intelligenti nei boschi finali e sono abbastanza positivo per la manche di gara.
Nota importante è che per la prima volta ho usato e gareggiato con le mousse simil moto gentilmente fornite dai ragazzi di Innteck che erano presenti all’arrivo con lo stand. La sensazione di guida è completamente diversa dalla camera d’aria o dal tubeless ed anche la tenuta su contropendenze e curve in aderenza è eccezionale. Sicuramente il peso è da considerare ma su un percorso prevalentemente pendente come quello di Bormio mi sono trovato molto bene ed ho dimenticato per 3 giorni il pensiero di bucare, tagliare copertone o stallonare.
La mia gara va cosi cosi, dopo una ottima prima parte purtroppo sbaglio alcune linee a metà che mi compromettono il tempo finale. Chiudo 20esimo assoluto, mio fratello chiude 17esimo e vinciamo la gara tra fratelli Gamby vs Lupato che si piazzano subito dopo di noi a pochissimi secondi. Il bilancio più pesante però è verso Mattia Arduino dove ora salgo ad uno schiacciante 3-0 a sole 2 tappe dalla fine del circuito, ho quasi vinto.
Un grandissimo Francy Colombo beffa per meno di 2 secondi Frankie Petrucci e Loris Revelli aggiudicandosi la sua seconda maglia tricolore.
Come al solito si ringrazia il fenomenale Alex Luise e Gravitalia per le foto.
Ora ci si concentra sul matrimonio di questo weekend per poi riprendere il 25-26-27 agosto dove insieme a mio fratello organizzerò per la prima volta un Gamby Camp sui fantastici trails della Doganaccia (Pistoia) . Info e iscrizioni charlitos1986@yahoo.it o 3334626656
A presto
Gamby
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