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La trasferta per la gara di Bormio ha inizio venerdi’ mattina quando mi trovo con Alan Beggin al casello di Vicenza Ovest per andare su insieme.
Personalmente ero stato solo una volta a Bormio d’inverno e non avendo mai visto la pista la sera prima avevo deciso di guardare il video preview del tracciato leggendo non pochi commenti negativi.
Dopo qualche ora di macchina dove Alan prova a mettere di traverso il furgone sui tornanti per salire all’Aprica giungiamo sul posto e nonostante siamo a 2.000 metri la temperatura e’ ampiamente sopra i 28 gradi.
In zona paddock incontro il mio Team Bike Club Sestriere dove Cesare Peretti e Loris (LorisBike ndr) hanno gia’ praticamente finito di montare il gazebo. Sempre bello arrivare qualche minuto in ritardo quando il lavoro e’ gia’ completato.
Convinto si tratti di una pista semplice salgo tranquillo in seggiovia senza neppure controllare pressione e set up della bici con l’idea di fare qualche giro prima di apportare modifiche al mezzo.
Dopo alcune curve relativamente semplici mi trovo nel mezzo di un muro in contro pendenza bagnato, decido allora di posare la bici a bordo pista con il disco anteriore esattamente sopra la fettuccia di plastica che sciogliendosi si attacca ai 2 lati.
Termino il resto della pista a passo d’uomo ed appena arrivo al traguardo decido di stravolgere il setting della mia Rose The Unchained aprendo angolo di sterzo ed allungando carro posteriore.
In merito al percorso vorrei dire che spesso e volentieri i video, ed in particolare quelli di piste neo tracciate e sentieri vergini non rendono affatto il livello di difficoltà’. A volte si fanno commenti e danno giudizi molto affrettati senza avere in mano informazioni per poter giudicare. Il mio commento sulla pista di Bormio e’ assolutamente positivo, sicuramente possono esserci aspetti migliorabili ma e’ decisamente in grado di ospitare i campionati italiani nel 2017.
Sabato mattina dopo avere ritirato il numero faccio alcuni giri di prova, uno insieme a Carlo Caire (Il fratello scarso del campione Pietro) che mi da ritmo e fiducia per la run di qualifica.
Purtroppo causa temporale le qualifiche vengono spostate a Domenica mattina a partire dalle ore 9.30.
Per ingannare il tempo nel pomeriggio i ragazzi del team T32, insieme al liquido per i Tubeless decidono di buttare giu anche 3 o 4 bottiglie di Absolut Vodka per affrontare con più’ tranquillità’ il muro in gara.
Domenica e’ il giorno decisivo, ci alziamo praticamente all’alba ed alle 7 stiamo già’ prendendo la seggiovia . Nonostante sia il primo giro e siano le 7.30 di mattino le sensazioni in bici sembrano buone e le mani reggono bene la lunghezza della pista.
Le 2 manche di qualifica e gara vanno discretamente bene, 12esimo assoluto in qualifica e 13esimo in gara nonostante una leggera foratura posteriore che mi ha fatto perdere un po’ di pressione e confidenza nell’ultima parte della pista.
Al termine di una gara molto combattuta a spuntarla e’ sempre Johannes Von Klebesberg seguito da Francesco Petrucci e Loris Revelli.
Sulla strada del ritorno insieme ad Alan ed Elia Zanetti tra un messaggio vocale ed una registrazione decidiamo di passare dal lato ovest del lago d’Iseo dimenticandoci di dover andare esattamente dalla parte opposta…dopo solo 40 minuti fermi in coda fortunatamente ci rendiamo conto e torniamo indietro.
Concludo la mia trasferta con il sorriso e contento di avere trascorso il weekend con gli amici di sempre e soprattutto di aver rifilato quasi 3 secondi ad Arduino.
Prossimo appuntamento questo weekend a Prali e poi gli taliani Assoluti DH all’Abetone.
Per chi non avesse ancora preso impegni per Agosto, insieme a mio fratello Vittorio (il campione vero dell’Enduro ) teniamo un Gamby Camp Pro Edition a Sauze d’Oulx nei giorni 5-6-7 Agosto. Una full immersion dove potrete apprendere tutti i segreti dell’Enduro e del DH. Per info 3334626656 o charlitos1986@yahoo.it
A presto
Gamby
P.S. Ringraziamento super ad Alex Luise per le foto e a Loris Bike per il supporto tecnico
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