Dopo la pausa invernale il circuito Gravitalia è pronto a riprendere e come nel 2017 l’apertura del circuito è stata affidata ai ragazzi di Pian del Poggio Bike Park capitanati da Alessandro Custolari.
Per me quest’anno tante novità su team e bici, entro anche io nel team Red Bike insieme a mio fratello ma soprattutto ho l’onore di portare in gara la nuovissima Trek Session da 29.
Il passaggio da una DH 27.5 ad una DH da 29 è forse meno semplice rispetto ad una bici All Mountain o Enduro poichè è necessario un pò piu di tempo per prendere la mano ma soprattutto riuscire a sfruttare a pieno i vantaggi che un mezzo cosi può darti.
So bene che su questo tema ci sono visioni e posizioni differenti ma personalmente posso dirvi che dopo aver guidato la Trek Session 29 non riuscirò più a salire su una 27.5, i motivi sono tanti a partire dalla fluidità di guida ed alla stabilità nei tratti veloci e sconnessi e sono certo che dopo alcuni set up anche le curve più strette risulteranno semplici.
Il weekend di gara inizia il venerdi con le prove libere, il tracciato è per l’80% uguale a quello dello scorso anno ad eccezione del tratto intermedio dove sono state inserite alcune curve in appoggio ed un paio di contropendenze.
Oltre a tanti giovani si rivedono facce note al movimento come Nicola Casadei e Justin Norek nonchè la famiglia Caramellino (anche loro del team Red Bike) che mi ha dato ospitalità e supporto durante i 3 giorni.
Il sabato come da programma sono previste le qualifiche e dopo un venerdì dedicato a rodaggio e set up vari il feeling con bici e percorso inizia a essere buono.
Purtroppo nel primo pomeriggio, pochi minuti prima dell’inizio della manche di qualifica il tempo peggiora ed inizia a piovere pesantemente costringendo i giudici di gara a spostare la manche di qualifica a domenica.
La task force di domenica quindi prevede:
Ore 06.00 Sveglia
Ore 08.00 1 giro di prove Libere
Ore 11 Qualifica
Ore 16 Gara
La domenica mattina il terreno è molto bagnato e dopo aver girato 2 giorni nella polvere sembra di percorrrere un altra pista, è pertanto fondamentale capire nuove linee e traiettorie alternative.
Il mio giro di prova purtroppo finisce dopo poche curve a causa di una foratura anteriore e quindi sarà una qualifica alla cieca.
Qualifica e gara vanno rispettivamente così così e benino, in particolare nella prima pago parecchio il fatto di non avere girato al mattino e la seconda alcuni errori e tentennamenti mi fanno perdere secondi preziosi.
Perdo quindi la mia sfida personale che porto avanti da anni con Mattia Arduino che muove una pallina del pallottoliere a suo favore ma deve stare attento poichè il feeling con la 29 aumenta velocemente e già dalla prossima gara dovrà difendersi con i denti.
Ora mi aspetta un periodo di allenamenti e Gamby Camp ma le gare continuano con la prossima tappa di Gravitalia a Monte Amiata e la seconda prova della Coppa Italia Urban Downhill a Mondovi il 2-3 Giugno.
A presto
Gamby
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