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Le Ghost Bikes servono a ricordare i ciclisti che sono stati feriti o uccisi sulla strada. Una bici, tutta dipinta di bianco, viene lasciata vicino al luogo dell’incidente, assieme ad una piccola targa. Servono come testimonianza della tragedia che si è verificata su un angolo altrimenti anonimo della strada, e per supportare silenziosamente il diritto dei ciclisti ad un uso sicuro della strada.
Le prime Ghost Bikes sono state create a St. Louis, nel Missouri, nel 2003. Al momento oltre 460 Ghost Bikes sono comparse in più di 170 posti in tutto il mondo. Nel 2009 sono arrivate anche in Italia, a Roma, e più tardi Lecce e Brindisi.
Per quelli che creano e posizionano le bici, la morte di un amico ciclista equivale ad un lutto in famiglia. Usiamo tutti le stesse strade pericolose e corriamo gli stessi rischi. Potrebbe succedere ad ognuno di noi. Ogni volta, si spera di non doverlo più fare, ma questi segni commemorativi continueranno ad essere costruiti fintanto che sarà necessario.
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