Giga: la nuova belva da enduro di Nukeproof

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Importanti novità nella gamma di Nukeproof che presenta la Giga, un mezzo da enduro super aggressivo che si pone a cavallo tra la Mega da enduro e la Dissent da downhill. Ed è proprio da qui che è partito il progetto, sin dal 2014 quando i tecnici di Nukeproof, assieme a Sam Hill, crearono un telaio ibrido tra la Mega e la Pulse, la bici da DH di quell’epoca, con cui il talento australiano corse il campionato del mondo di DH in Sudafrica.



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Dopo l’esperimento di quel prototipo, durante lo sviluppo e i test della Dissent, i progettisti di Nukeproof si resero conto di aver ottenuto una sospensione molto efficiente in pedalata, quindi provarono a trasferirla su un telaio con caratteristiche maggiormente adeguate all’enduro e da lì naquero i primi prototipi della Giga, ancora molto pesante dato che di fatto per ciascun prototipo si partiva dalla base del telaio Dissent. Una volta affinato il funzionamento, è stato quindi il momento di definire il design e di passare quindi alla produzione del telaio definitivo, realizzato in fibra di carbonio unidirezionale T700 e T800.

Il sistema di sospensione single pivot indiretto riprende quasi fedelmente quello della Dissent, ma con un carro più compatto e ovviamente con un ammortizzatore più corto che consente di essere posizionato più in basso rispetto al telaio, abbassando ulteriormente il baricentro.

Gestisce 170mm di escursione alla ruote nella versione con formato da 29 pollici e 180mm nel formato da 27.5″, poiché anche per la Giga, Nukeproof ha scelto di mettere a disposizione una versione della bici specifica per ciascun formato ruota in ciascuna delle 5 taglie disponibili. La forcella invece è da 180mm di corsa per entrambe le versioni.

La particolarità del sistema di sospensione della Giga è quella di poter intervenire sulla curva di compressione grazie a una sede eccentrica del main pivot. È sufficiente allentare il perno, ruotare la leva e serrare nuovamente il perno per modificare la progressività della curva di compressione dal 25.5% al 29%, senza variare significativamente la curva di compressione sulla parte iniziale della corsa e modificando solo leggermente i valori di anti-squat che sono molto simili a quelli della Mega. L’opzione con 29% di progressività è particolarmente indicata per chi vuole montare un ammortizzatore a molla.

Il peso del telaio senza ammortizzatore è di 2,9kg a cui contribuisce lo strato aggiuntivo di vernice trasparente a protezione dell’intero telaio. Il movimento centrale è filettato e il tubo obliquo è studiato per consentire il massimo inserimento possibile del reggisella.

Nukeproof ha curato molto anche i singoli dettagli della Giga, dotandola di passaggio interno e guidato dei cavi, quindi silenzioso e relativamente semplice da gestire in fase di manutenzione.

Il telaio è protetto da gusci in gomma che avvolgono abbondantemente tutto il carro lato trasmissione e la parte terminale del tubo obliquo. Inoltre il carro è dotato di parafango integrato di serie.

La posizione bassa dell’ammortizzatore fornisce ampio spazio per il portaborraccia che è in grado di ospitare borracce fino a 750ml. Il portaborraccia in carbonio a estrazione laterale è fornito di serie sia con le bici complete che con il kit telaio. Inoltre sotto al top tube è presente un attacco extra per alloggiare attrezzi e camera d’aria di scorta.

Geometrie

Quote super aggressive, ovviamente, per l’enduro cattiva di casa Nukeproof, che con un angolo sterzo di ben 63.5° (sia per la 27.5 che per la 29) sembra voler ribadire la sua discendenza dalla Dissent. Indipendentemente dalla quota dichiarata come effettiva, anche l’angolo reale del tubo sella è piuttosto verticale a vantaggio di una posizione in sella centrale a prescindere dallo svettamento.

Giga 275

Gig 290

Allestimenti e prezzi

Giga Factory – €6.999,99

Giga Elite – €5.799,99

Giga Comp – €4.699,99

Giga frame kit – €3.299,99

Il kit telaio include l’ammortizzatore Fox Float X2 Factory, la serie sterzo, il parafango e il portaborraccia in carbonio.

Nukeproof

 

Commenti

  1. debiasioilsupremo:

    Con la bici grossa se trovo un drop posso farlo anche male perchè tanto la bici mi salva, invece con la trailbike (avevo una 150mm) non hai lo stesso margine di errore (difatti mi sono spaccato spalla, costole, vertebra con la trailbike)
    fare un drop tanto per farlo e rischiare non mi sembra proprio il massimo. Non hai la certezza che il bicione ti salva....magari hai un margine di sicurezza più alto, ma se tanto mi dà tanto, senza tecnica, cerchi di osare di più...con tutte le conseguenze del caso.

    Poi come è stato detto, ognuno fa quello che vuole.

    Ciao a tutti
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