Questa primavera Fasthouse ha presentato la sua prima ginocchiera, la Hooper, un progetto su cui Tyler McCaul ha lavorato per anni per lo sviluppo. Fasthouse è stata così gentile da inviarci un set delle sue ginocchiere “Hooper”. Destinate dal trail al gravity, offrono una copertura leggermente maggiore rispetto alla ginocchiera da trail media, in particolare sotto al ginocchio. Vediamo come si sono comportate.
Dettagli Fasthouse Hooper
- Design ergonomico con tessuto anti abrasione
- Inserti in schiuma che si indurisce all’impatto
- Tessuto posteriore traspirante
- Inserti removibili per il lavaggio
- Estensione della protezione sullo stinco
- Certificazione CE EN1621-1:2021 Level 2
- S, M (in test), L, XL
- 129.90€
Ciò che distingue le ginocchiere Hooper dalla maggior parte della concorrenza è che c’è un’imbottitura estesa. Non copre solo la rotula ma mantiene ben protetta anche la parte superiore dello stinco.
L’area della coscia è composta da una fascia molto ampia di materiale elasticizzato con delle striscie in silicone ondulato, proprio come la fascia delle maschere. È semplice ed efficace ma non sembra aggressivo.
La lunghezza complessiva e la copertura delle ginocchiere Hooper sono piuttosto ampie, da metà coscia a metà polpaccio.
Un pannello posteriore in rete aiuta a evitare che le ginocchiere scaldino troppo.
Gli inserti delle ginocchiere sono realizzati con un materiale abbastanza standard – non un marchio come D3O o Rheon – ma sono ben sagomate e hanno una memoria in modo che si muovano bene ma assorbano anche bene gli impatti.
Infine, c’è una fascia in silicone più stretta sul fondo delle ginocchiere. Si trova appena sotto il polpaccio e non stringe. Avvolge la gamba e non scivola, senza nemmeno farsi notare.
Fasthouse Hooper sul sentiero
Come taglia ho optato per una M, come faccio di solito con le ginocchiere, e non ho avuto problemi, quindi è lecito ritenere che il dimensionamento sia accurato. Complimenti a Fasthouse per offrire quattro taglie mentre molti marchi ne offrono solo tre. Ho trovato il materiale elastico, morbido e traspirante. La sezione posteriore in rete aiuta sicuramente a mantenere l’aria in movimento.
Per quanto riguarda la vestibilità, tutto è azzeccato come proporzioni. Sin dal primo giro non mai ho avuto problemi con spostamenti o scivolamenti verso il basso. Non classificherei affatto i materiali come ultra premium o lisci come la seta, anzi si sentono più resistenti e durevoli rispetto alla concorrenza ma non mi hanno irritato o infastidito in alcun modo. Questo mi dice che hanno trovato un buon equilibrio tra comfort e durata.
Ad oggi non ho fatto cadute con queste ginocchiere, solo un paio di scivolate e non ho avuto problemi di lacerazione del tessuto. Offrono una buona copertura generale e le ho scelte anche per i percorsi con molte rocce smosse. Su questi percorsi ho apprezzato la copertura aggiuntiva dato che nella maggior parte dei marchi finisce qualche centimetro più in alto.
Unico neo, c’è un piccolo vuoto di protezione tra la ginocchiera e l’imbottitura di protezione dello stinco e mi chiedo se non ci fosse un modo per sovrapporli per una maggiore protezione perché lascia esposta la parte più sporgente dello stinco. Comunque è pur sempre una protezione extra quindi non posso lamentarmi.
Conclusioni
Ho trovato le Fasthouse Hooper molto comode, non scaldano e non scivolano. La copertura aggiuntiva è buona per le discese più aggressive e penalizza solo in misura minore la temperatura rispetto alle ginocchiere da trail più leggere. Tutto sommato sono ottime ginocchiere e hanno un prezzo giusto. Se trascorri lunghe giornate in sella e sei alla ricerca di un set di ginocchiere che offrono maggiore copertura ma non vuoi usare ginocchiere da DH a prova di proiettile, le Hoopers fanno al caso tuo.
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