Giro delle tre regioni

Verso la fine di agosto è ormai consuetudine organizzare con gli amici un bel giro sui sibillini, in modo da chiudere degnamente le ferie estive e ritornare al lavoro senza rimpianti.

Passato ferragosto e rientrati dalle vacanze  si da inizio alle prime frenetiche consultazioni telefoniche.



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Era da tempo che Luca stava mettendo a punto quello che poi avremmo chiamato  “Giro delle Tre Regioni”, un giro di una novantina di km a cavallo tra Marche, Umbria e Lazio.

Un giro lunghissimo per il quale avevamo messo in preventivo svariate ore da trascorrere in sella.

Giovedì, 23/8/2012

La sveglia suona presto la mattina del 23 agosto. Velocemente mi preparo perché fuori casa c’è Diego che con due colpetti di clacson mi fa capire che si sta facendo troppo tardi.

Infilo bici e zaino nella sua vecchia camionetta  e subito partiamo per Visso.

Ultimi come al solito, arriviamo a Visso dove  incontriamo Luca, Walter, Consuelo e Cinzia.

Velocemente ci prepariamo per la partenza e, dopo aver fatto scorta d’acqua,  imbocchiamo la bella forestale che poco fuori dal paese  (mt 620) sale verso il Monte Cardosa.

La salita è piacevole e tornante dopo tornante prendiamo quota

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In circa un’ora raggiungiamo Costa Cavolese (mt 1495), una piccola sella pianeggiante alle pendici del Monte Cardosa.

Qui abbandoniamo la comoda forestale e imbocchiamo un’antica via di transumanza  che prosegue sulle creste in direzione sud.

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Ora la traccia si fa più impegnativa, le pendenze crescono  alternando tratti su pietrisco a tratti su prato.

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Sulle creste l’orizzonte arriva ovunque.

A destra il paesaggio dolce e collinare della verde Umbria

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A sinistra il paesaggio marchigiano, più aspro e montuoso, con le principali vette dei Monti Sibillini che fanno da sfondo

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La pista prosegue costantemente in salita per svariati km.

Le sagome del Monte Patino e del Monte delle Rose indicano la giusta direzione di marcia

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Superata la ripida cresta del Monte delle Rose (mt 1800) la traccia scorre velocemente fino a Poggio della Croce, un bellissimo balcone panoramico sopra Castelluccio.

Siamo a fine agosto e la magia della fioritura delle Piane è ormai finita. I pascoli iniziano ad imbrunire e l’ambiente si sta lentamente preparando all’autunno.

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Siamo a quota 1750 e fino a questo punto abbiamo percorso oltre 20 km quasi interamente in salita.

Imbocchiamo il Sentiero Italia che ci consente di aggirare il Pian Grande in direzione del Rifugio Perugia.

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Dal Rifugio Perugia proseguiamo aggirando su sentiero il Monte Cappelletta in direzione Forca Canepine (mt 1540)

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Birra, coca (cola!!!) e tanta norcineria per la sosta al Rifugio…

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Con lo stomaco pieno tutto diventa più facile. Saliamo di nuovo in sella e proseguiamo fino ai Pantani di Accumoli (mt 1610).

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Siamo lontano da tutto e da tutti. Gli spazi sono aperti e la visuale arriva a scoprire fino ai vicini Monti della Laga.

I cavalli sono allo stato brado e i puledri sono liberi di crescere secondo le antiche leggi della natura.

Qui la natura è davvero incontaminata!

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Riprendiamo la marcia in direzione sud

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Si prosegue in salita all’interno di una bella faggeta

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In prossimità del Monte dei Signori (mt 1781) ci lasciamo alle spalle la regione Marche per entrare nel territorio Laziale.

Dopo tanta salita (circa 30 km) è ora di compensare con un pò di discesa!

Davanti a noi un lunghissimo sentiero che ci farà scendere di quota ed arrivare fino a Norcia.

Scendiamo per una pista di confine a cavallo del Lazio e dell’Umbria

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Scendiamo ininterrottamente per circa 15 km.  Luca conosce a memoria questi sentieri e con lui davanti tutto diventa più semplice

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Bellissimi sono gli scorci su tutte le Piane di Santa Scolastrica

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Siamo ormai alle porte di Norcia (mt 610)

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Attraversiamo le strette vie della città vecchia facendoci largo tra i turisti che passeggiano incuriositi dalle tipiche botteghe

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Sono le 3 del pomeriggio e la temperatura è da bollino rosso! Una vecchia fontana consente a qualcuno di ritrovare se stesso

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A Norcia ci lasciamo alle spalle i primi 55 km (circa 2000 mt di dislivello).

Da qui in poi la parte più faticosa della giornata con ancora due grandi dislivelli da superare.

Fuori Norcia prendiamo uno sterrato che ci riporta in quota. Con un balzo di oltre 400 mt  saliamo fino a Forca d’Ancarano.

Nella prima parte la salita è facile e piacevole

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Poi lo sterrato si fa sentiero. Entrati nel bosco il fondo diventa sempre più difficile e la pendenza aumenta notevolmente.

Procediamo un po’ in sella e un po’ a piedi.

A Forca d’Ancarano inizia il bellissimo Sentiero Francescano che taglia tutto il fianco della montagna in direzione Preci.

Il sentiero è un lungo saliscendi che alterna tratti nel bosco a tratti scoperti. Bellissimi sono gli scorci sulla Valle Castoriana.

Attraversiamo alcuni caratteristici borghi medievali

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A S. Eutizio abbandoniamo il Sentiero Francescano e iniziamo la risalita fino ai Colli dell’Acquaro

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Si tratta di superare l’ultimo grande dislivello della giornata, un tratto durissimo che in meno di 3 km ci farà recuperare 450 mt di dislivello!!!!

Stiamo affrontando questo tratto con oltre 75 km di montagna sulle gambe.

Lo sterrato parte subito con forte pendenza. L’allegria che ci aveva accompagnato fino a poco prima lascia il posto ad un sofferto silenzio.

Pedaliamo a testa bassa, ognuno per la propria strada.

Guadagniamo faticosamente metro su metro fino a quando, in prossimità del valico, la pendenza diminuisce e finalmente iniziamo a percepire la dolce sensazione di avercela fatta: da qui  in poi  non c’è più nulla da salire.

Arriviamo in cima ad una sella che di nuovo segna il confine tra l’Umbria e le Marche.

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L’ombra delle montagne inizia a far imbrunire il fondovalle e a noi rimane ancora una decina  di km per terminare la giornata.

Con la certezza di avercela ormai  fatta, ci caliamo dai Colli dell’Acquaro lungo la valle di Visso che raggiungiamo quando ormai  è notte.

Entriamo a Visso dopo oltre 10 ore trascorse in sella quando il navigatore registra l’inizio dell’ottantasettesimo chilometro.

 

Bikers: Luca Damiani, Consuelo Noè, Diego Vagni, Walter Verdini, Cinzia Frascarelli, Fabrizio Castelli

Foto e testi: Fabrizio Castelli

Maggiori info

http://www.dbscuola.it/

http://www.mtbadventure.it/

http://www.facebook.com/groups/mtbcaccamoserra

Itinerario

http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/8953

Storia precedente

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