Gravaa presenta delle ruote con cui cambiare la pressione delle gomme mentre si pedala | MTB Mag

Gravaa presenta delle ruote con cui cambiare la pressione delle gomme mentre si pedala

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Avreste sempre voluto poter regolare la pressione delle gomme a seconda del tipo di terreno su cui vi trovate? L’olandese Gravaa ha progettato delle ruote in carbonio con dei mozzi in cui è presente una pompa miniaturizzata ad alta pressione, che viene attivata usando la rotazione delle ruote stesse.


La frizione necessaria per attivare la pompa viene collegata al mozzo tramite un meccanismo elettro-pneumatico solo su richiesta del rider, che controlla il sistema tramite un comando remoto a manubrio. Questo per evitare dispersioni di energia quando non si usa il sistema.

Le ruote sono compatibili con tutte le bici standard presenti sul mercato, sia MTB che gravel.

Secondo Gravaa, questi sarebbero i vantaggi:

  • controllare la pressione mentre si pedala.
  • Andare più veloce adattando la pressione al terreno: più grip sullo smosso, meno resistenza al rotolamento sul duro
  • Più sicurezza
  • Lasciare la pompetta a casa
  • Imparare a conoscere la pressione delle gomme (il sistema è compatibile con i vari bike computer tramite ANT+

Al momento non si sanno pesi, specifiche e prezzi, ma fra qualche mese dovrebbe essere online il webshop sul loro sito.

Gravaa

 

Commenti

  1. cicluto:

    Ci carichi in discesa ma non so quanto, e se la salita la fai prima di scendere non ha molto senso
    Senza contare che gli ulteriori attriti andranno a vanificare il recupero di corrente, visto che andranno già ad impattare sul consumo di batteria o sulla fatica musco-lare.
    Se no sarebbe l'uovo di Colombo, come la famosa automobile ad aria compressa...
  2. marco:

    esatto.

    Poi non ci vedo tanto da prendere per il cü, finalmente si trasforma l'energia delle ruote in qualcosa di utile. Pensate se quel motorino potesse caricare delle batterie: ce ne sono ben 2 (e qui gli elettrici alzano le antenne).
    Per la verità ci sono già i motori nei mozzi e la tecnologia della frenata rigenerativa non è niente di strano, sinceramente non capisco come mai nessuno l'abbia ancora portata sulle bici
    EDIT: c'è un po' da sbattersi a trovare una buona logica di gestione, ma non mi sembra una cosa così impossibile
  3. marco:

    esatto.

    Poi non ci vedo tanto da prendere per il cü, finalmente si trasforma l'energia delle ruote in qualcosa di utile. Pensate se quel motorino potesse caricare delle batterie: ce ne sono ben 2 (e qui gli elettrici alzano le antenne).
    Zehus.. .. ..
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