La quinta tappa del circuito Gravity Race Cup si è tenuta lo scorso weekend sulle pendici del Monte Amiata. Pista e organizzazione promosse a pieni voti
[Comunicato Stampa a cura di Giuseppe De Rosa – Gravity Race]
26-27 maggio: buona la prima!! La tanto attesa 5° tappa del Gravity al Monte Amiata non ha deluso le aspettative di nessuno. Una due giorni perfetta, scivolata via senza intoppi… merito dell’ottima organizzazione degli amici di Amiata Freeride.
Per raggiungere l’Amiata si viaggia per chilometri immersi nella fantastica campagna toscana percorrendo una delle vie del Chianti DOCG (come leggiamo quasi subito su un cartello stradale), già questo basta a far dimenticare la settimana lavorativa e le fatiche della città, si attraversano paesini e borghi emblema di qualcosa di dimenticato che si cerca di riscoprire e che all’estero chiamano slow life.
Durante gli ultimi chilometri il paesaggio si chiude e veniamo risucchiati in una faggeta di incredibile bellezza attraverso cui la montagna sembra offrire sfoggio di se.
Arrivati al rifugio Castore la faggeta si apre e al centro del prato, dietro lo striscione Gravity Race Cup si alza cattivo il grosso panettone di 4 metri x8 costruito per l’evento: qui si fa sul serio!! Non facciamo neanche in tempo a chiederci se i rider lo temono che passa un gruppetto di bikers col gas aperto che whippano allegramente davanti a noi… si prevedono grossi numeri!!!
Sabato qualche goccia di pioggia aumenta il grip del tracciato senza guastare la festa a nessuno, la pista è stata davvero ben lavorata e risulta tecnica, fisica ma alla fine divertentissima! Trasuda tutto il lavoro e la passione di tutti quelli che ci hanno lavorato!
Le prove vanno avanti a ritmi serrati per tutto il giorno. La domenica di gara inizia prestissimo col sole alto in cielo, i furgoni lavorano senza sosta e l’impressione è che si vada ben oltre le due prove libere obbligatorie, di solito succede quando ci si diverte davvero!
Alle 12:30 parte la prima manche, 132 i concorrenti in gara…al freddo della faggeta, disposti lungo una delle pietraie, attendiamo il passaggio dei più forti. Il tempo migliore durante la prima manche è di Andrea Garibbo. Francesco Petrucci evidentemente era in fase di “studio”, infatti la sua prestazione non si fa attendere, durante la seconda prova tira fuori due secondi dal manico e stacca 2:43,7 con mega whippone finale tra gli applausi del pubblico, numeroso sul prato e sul percorso. Michela Tramannoni prima delle donne in 4:04,4.
Alla fine della gara è iniziata la festa: wheep contest con tanto di applausometro, buffet offerto dall’organizzazione e tanta musica!! Bravi tutti… questa è stata un’anticipazione della festa finale che si terrà a Pratoselva il 10 giugno per l’ultima tappa della Gravity Race Cup 2012… vietato mancare!!
Presto disponibili qui altre foto dell’evento.
Info e classifiche: www.gravityrace.it
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