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Gara incredibile quella di Lourdes. Da tempo non si assisteva a un inizio di stagione così entusiasmante, grazie al tracciato davvero tecnico e impegnativo della località francese. Tra linee impossibili, cadute, infortuni, polvere e velocità folli, quello di Lourdes è stato un week end sbalorditivo.
Il vincitore è Aaron Gwin, che ha saputo pennellare delle linee ardite mantenendo un livello di controllo e di stabilità della bici superiori a chiunque altro. Gwin è partito quando mancavano ancora 20 rider al via, dato che essendo stato squalificato nella manche di qualificazione per non essere rientrato nel punto della pista dal quale è uscito a seguito di una caduta, ma essendo comunque un rider protetto in quanto top 20 del ranking mondiale, è stato reinserito nella starting list della finale subito dopo i top 20. L’americano ha quindi assistito sulla hot seat alle prove degli altri 20, con la tensione e il timore di essere scalzato dal podio. Certo, con il tempo incredibile che ha fatto, l’impresa sarebbe stata ardua.
Nel video si notano diversi passaggi che Gwin ha interpretato in modo differente rispetto agli altri atleti. Per esempio al minuto 2:22 sceglie una linea dritta che salta una cresta, che tutti gli altri hanno aggirato. Subito dopo, al minuto 2:25, passa su quel gruppo di rocce molto più all’interno rispetto alla maggior parte dei rider, mentre altri hanno aggirato anche quel tratto. Nell’ultima curva, a 2:53, frena molto più tardi e va lungo, allargando la curva fuori dalla sponda battuta per rientrare più sotto, colpendo leggermente un paletto. Qui non si capisce se la traiettoria è voluta o se è stato un recupero perchè è andato lungo, sta di fatto che la sua velocità di uscita da quella curva è stata nettamente più alta rispetto agli altri, che per stare in quella curva hanno dovuto frenare prima e uscire pedalando.
Il favorito, l’eroe di casa, il vincitore delle qualifiche Loic Bruni, affronta la discesa con grandissima determinazione e fin troppa enfasi, che nel primo curvone gli costa una piccola scivolata e relativa perdita di velocità e di tempo. Il resto della discesa Loic la percorre magistralmente, ma ciò non è bastato per battere l’incredibile tempo di Gwin. Loic si piazza in seconda posizione a poco meno di 4 secondi dall’americano, e i punti che guadagna, sommati a quelli delle qualifiche di ieri, lo eleggono attuale leader della Overall di World Cup.
In qualifica ha chiuso all’ottavo posto e oggi ha dato il meglio di se, conquistando il primo podio di carriera in World Cup. Mich Jones, il giovane britannico compagno di squadra di Hill nel team CRC, ha dimostrato tutto il suo valore oggi, riuscendo a essere veloce ed efficace con le sue linee pulite in questo tracciato tanto ostico.
Anche Danny Hart è partito prima della top 20. Ha mantenuto la hot seat per pochi minuti prima di essere sorpassato da Gwin, ed è rimasto in seconda posizione fino alla discesa di Jones, che lo ha passato per poco meno di mezzo secondo. Comunque un ottimo quarto posto per Hart, che con i suoi punti, uniti a quelli della Ragot, porta il team MS Mondraker al primo posto della classifica Team.
Sam Dale conquista la 5ª posizione grazie a una discesa fluida e concreta, come nel suo stile.
Al 6° posto Brendan Fairclough, che sembra proprio essere a caccia di risultati, anche solo per il fatto di aver pedalato in diversi punti del tracciato.
Josh Bryceland, nonostante una discesa pulita e priva di errori, chiude al 7° posto, ma resta in 5ª posizione nella overall.
Mulally ha dovuto nuovamente fare i conti con la sfortuna, che lo ha costretto a ritirarsi a causa di una foratura nel primo rock garden, che ha causato la rottura del cerchio solo pochi metri dopo.
Una foratura ha bloccato anche la corsa al successo di Remi Thirion, che fino a oltre metà discesa aveva un ritardo irrisorio rispetto al tempo di Gwin. Nonostante la foratura, Thirion ha concluso al 29° posto. Gianluca Vernassa, il più veloce degli italiani nella finale di oggi, ha chiuso al 46° posto, seguito da Francesco Colombo al 59° e da Carlo Caire al 69°. Un netto miglioramento per tutti e tre gli atleti, rispetto alla passata stagione.
La sua determinazione a vincere in patria ha portato Emmeline Ragot a tirare fuori tutta la sua grinta e a chiudere con il miglior tempo sul tecnicissimo tracciato di Lourdes. Grande prestazione per Pocket Rocket, che festeggia con una vittoria in patria il suo ritorno nel team MS Mondraker.
Rachel Atherton era in vantaggio fino a poco dopo il primo intertempo, dove un piccolo errore le è costato la perdita dei due secondi di margine che aveva sulla Ragot. Chiude in seconda posizione, con oltre 2 secondi di ritardo sul miglior tempo.
Il livello in campo femminile sembra essersi alzato parecchio in questa stagione. L’altra top rider francese, Myriam Nicole, porta a casa un ottimo terzo posto, a meno di mezzo secondo dalla Atherton, con una discesa pulita e dal ritmo costante.
La Campionessa del Mondo Manon Carpenter invece è apparsa un poco sottotono per tutto il week end di gara. Chiude in quarta posizione, a quasi 8 secondi dalla Ragot.
La vincitrice della manche di qualificazione, Tracey Hannah, a causa di una caduta “over the bar”, perde la leadership e chiude comunque a podio nonostante l’incidente, con una dignitosa 5ª posizione.
L’australiano Andrew Crimmins vince la categoria Junior, migliorando la seconda posizione delle qualifiche di ieri. Il vincitore delle qualifiche, il britannico Laurie Greenland, ottiene la seconda posizione a pochi decimi dal miglior tempo. Terza posizione per Frew Jackson, che ieri aveva concluso con il 5° tempo.
L’italiano Loris Revelli chiude in 10ª posizione, mentre l’altro italiano in gara, Tommaso Francardo, finisce 25°.
Classifiche complete Finali Lourdes – Elite Men
Classifiche complete Finali Lourdes – Elite Women
Classifiche complete Finali Lourdes – Junior Men
World Cup Overall – Elite Women
World Cup Overall – Junior Men
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