Nel suo ultimo fine settimana di mountain bike prima di dirigersi a sud verso il Grand Depart del Tour de France e poi di difendere il suo titolo olimpico a Parigi, Pidcock ha dimostrato che sarà una forza da tenere in considerazione su tutti i fronti con una rimonta incredibile.
L’INEOS Grenadiers è scivolato da un pedale dopo essere partito in seconda fila ed è sprofondato nel gruppo, per poi scontrarsi con un rivale nel tentativo di recuperare in discesa.
Nino Schurter (Scott-SRAM MTB Racing) ha condotto il gruppo sul traguardo per iniziare il secondo dei sei giri previsti, dopo un primo giro spietato che ha visto uno sprint a quattro sulla salita d’apertura nella battaglia per la leadership nella discesa tecnica.
Gaze è passato per primo ma ha perso rapidamente il contatto con i leader, mentre il quarto classificato Christopher Blevins (Specialized Factory Racing) ha ammesso di essersi “dato la zappa sui piedi” andando troppo veloce fin dall’inizio.
Con ben 23 secondi di vantaggio su Pidcock dopo il primo giro, Schurter è andato brevemente in fuga con Luca Schwarzbauer (Canyon CLLCTV), ma la coppia non è riuscita a concretizzare la mossa.
Tuttavia, una pausa nel terzo e nel quarto giro ha permesso al campione olimpico di lottare per rientrare e di trascinare con sé un gruppo riposato quando è finalmente entrato in contatto, salendo rapidamente nel gruppo dei primi insieme a Schwarzbauer e Schurter.
All’inizio del penultimo giro ha finalmente sferrato il suo primo attacco dalla testa della corsa, ma inizialmente solo la coppia Scott-SRAM composta da Schurter e Filippo Colombo è riuscita a reggere il ritmo di Pidcock, prima che Charlie Aldridge (Cannondale Factory Racing) si unisse al gruppo e realizzasse una doppietta britannica all’inizio del circuito finale.
Il campione nazionale, però, ha esaurito la sua forza e l’uomo più paziente del percorso ha avuto finalmente la sua ricompensa, con Julian Schelb (Stop&Go Marderabwehr MTB Team) che ha superato Aldridge, Schwarzbauer e gli svizzeri più stanchi per prendere un secondo posto che non ha più mollato.
Il tedesco, il più veloce lungo l’ultima discesa, si è avvicinato visibilmente alla vittoria, ma ha lasciato che fosse troppo tardi per fare la differenza, perché Pidcock potesse piazzarsi davanti al traguardo e festeggiare quella che sembrava la più improbabile delle vittorie nel primo minuto di gara, meno di una settimana dopo il sesto posto nella classifica generale del Tour de Suisse.
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