Le Dolomiti sono uno spettacolo non solo per i panorami, ma anche per i sentieri percorribili in MTB. Tanti di questi sono stati costruiti prima e durante la Grande Guerra, così come alcune strade sterrate che si inerpicano in posti impensabili. Visto che su Training Camp abbiamo siamo già arrivati ad oltre 1700 itinerari approvati dalla nostra redazione, abbiamo pensato di raccogliere i 10 giri più belli delle Dolomiti. Ne manca qualcuno che secondo voi deve essere assolutamente in questa rassegna? Caricatelo su Training Camp e postate il link nei commenti.
Nota bene: vista la grande affluenza di turisti in estate, è meglio fare certi percorsi fuori stagione, come segnalato nelle relative descrizioni.
Mtb Action USA, più o meno vent’anni fa, classificò questo come il trail più bello al mondo, tracciato e percorso la prima volta da un paio di amici friulani come me, da questa originale sono nate le varie “5 rifugi”, “5+2 rifugi”, ecc. La traccia originale non sono mai riuscito a trovarla, nemmeno scrivendo a Mtb Action, ma grazie alle informazioni raccolte l’ho ricostruito mettendoci qualcosa di mio ed il risultato è un giro memorabile da 97km x 4609 di dislivello che in fatto di panorami penso abbia pochi eguali, io sono riuscito a spararmelo in giornata ma le numerose possibilità di pernotto disseminate lungo l’itinerario offrono la possibilità di spezzarlo in due o tre giorni [continua..].
Un fantastico itinerario nel cuore delle Dolomiti, con sentieri divertenti e viste mozzafiato. Attenzione, il sentiero dal rifugio alpe di Tires in avanti è vietato alle bici, ma se passate in ottobre nessuno dirà niente. Dal parcheggio della cabinovia di Siusi si sale fino a Compaccio, la strada dopo le 9 è chiusa al traffico eccetto i residenti. In alternativa si può salire con la cabinovia. Arrivati a Compaccio saliamo verso il rifugio Molignon e possiamo ammirare tutta l’alpe di Siusi con il Sasso Piatto, Sasso Lungo e lo Sciliar, oltre alle dolomiti gardenesi. Dal Molignon si scende leggermente e poi si sale duramente fino al rifugio Alpe di Tires, con fantastica vista sui Denti di Terrarossa [continua..].
Siamo nel cuore delle Dolomiti, più precisamente a Cortina, nel massiccio delle Tofane, il più maestoso tra tutte le montagne che si affacciano sulla conca ampezzana, meta preferita di escursionisti ed arrampicatori. Nonostante l’ambiente si riveli spesso aspro ed impervio, con prudenza ed attenzione, il territorio delle Tofane, tra cui quella di Rozes, che andremo a visitare, può essere scoperto anche in mountain bike. Detto ciò, se non amate portare un po’ la bici a spalla, ma sempre ripagato dagli ottimi panorami, vi consigliamo di passare al prossimo percorso [continua..].
Giro intorno al Sassolungo e Sassopiatto che regala dei paesaggi stupendi. Si parte vicino a Fontanazzo e si inizia a salire la Val Duron con delle pendezze mai banali nel primo tratto, dal rifugio Micheluzzi in poi spiana e diventa più piacevole. Si sale tutta la Val Duron dopodiché il trail gira in direzione Sassolungo e si fa il primo trail che ci porterà alla malga Zallinger. Da qui si scende e fino quasi ad arrivare a Selva di Val Gardena, occhio però che ad un certo punto il sentiero gira a destra e ci porterà fino a al rifugio Comici, anche qui troveremo delle belle rampe in salita (piste da sci) e un pezzo si faràcon bici a spalla [continua..].
Spettacolare anella con partenza da Moena, dopo una faticosa salita su asfalto (possibilità di evitare l’asfalto passando per una strada forestale interna). Raggiunto passo San Pellegrino, inizia la vera fatica, prima meta è il Rifugio Selle. Dopo un breve ristoro, si prosegue verso rifugio Taramelli (spettacolare). Dopo qualche curva inizia l’ultima faticosa salita verso il Rifugio Vallaccia e successivamente la forcella Vallaccia. Da qui si prosegue in discesa lungo lo spettacolare sentiero 606 fino a valle [continua..].
Favoloso itinerario nel paesaggio lunare delle Pale (si sale con la funivia del Rosetta); bello e impegnativo il sentiero che scende in Val Gares; per evitare parte del Passo Valles si prende una seconda funivia; paesaggisticamente notevole anche il rientro dalla val Venegia fino a Baita Segantini [continua..].
Bellissimo itinerario dolomitico, con due tratti di bici a spalla piuttosto duri ma non troppo lunghi, Panorami fra i più belli delle Dolomiti e luoghi selvaggi, a parte di percorrere l’itinerario fuori stagione, ideale in ottobre, prima dell’arrivo della neve. Da La Villa si sale verso la forcella Medesc, con un buon allenamento tutto in sella fino all’inizio del ghiaione. Da qui, in parte a spinta e in parte pedalando (poco), con un ultimo tratto ripido da fare bici in spalla, si arriva a forcella Medesc. Panorama fantastico [continua..].
Dal parcheggio Sciarè si sale su asfalto verso il passo Valparola, poi si scende al passo Falzarego. Da qui inizia il bello! Salita sulla pista da sci Lagazuoi, solo in parte pedalabile e molto a spinta, ma il panorama comincia ad essere stupendo. Un tratto sassoso ripidissimo fino alla forcella Lagazuoi, poi il sentiero sale a tornanti fino alla funivia. Da qui si pedala fino alla croce di cima, con panorama a dir poco stupendo sull Dolomiti. Si ritorna fino alla forcella Lagazuoi e si va a sx, su bel sentiero verso il lago lagazuoi.
Itinerario strepitoso, da fare in ottobre dopo la chiusura della funivia, prima è troppo frequentato [continua..].
Itinerario molto impegnativo, sia per la salita alle Tre Cime, sia per la discesa in val di Landro con tratti molto tecnici e smossi, ma il panorama più bello al mondo ripaga di tutto! Dal lago di Landro, passando per il bel sentiero opposto alla strada, si sale prima a Misurina e poi al rifugio Auronzo. Da qui con tratti molto tipidi ma pedalabili in ebike, si arriva al monte Campedel, con spettacolare vista sui Cadini di Misurina. Si ritorna al rif. Auronzo e si sale alla sella di Lavaredo. Attenzione, dall’Auronzo in avanti avventurarsi solo fuori stagione e non nei fine settimana fino ad ottobre, per la tanta, troppa gente sulla strada! [continua..]
Itinerario molto impegnativo e molto tecnico, ma anche molto divertente e molto panoramico! Da Pera di Fassa si sale verso il Gardeccia, poi su forestale molto ripida al rif Vajolet e poi su sentiero fino al passo Principe. Fino a qui l’itinerario è tutto pedalabile, completamente in ebike, con qualche tratto a spinta, a seconda dell’allenamento, con bici normale. Adesso si affronta il tratto più impegnativo, circa mezz’ora fino al passo Antermoia, metà a spinta e metà con la bici in spalla. Al passo panorama magnifico [continua..].
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