Nella mia esperienza di meccanico, ne ho viste di tutti i colori, tanto che se ne potrebbe scrivere un libro! Basandomi sull’esperienza del mio lavoro, ho deciso di stilare alcune compilation degli errori più comuni che vedo commettere ogni giorno da numerosi bikers che transitano nella nostra officina. Gli articoli sugli errori più comuni sono oramai di moda, ma sono un’ottimo spunto per capire che cosa davvero non dobbiamo fare quando mettiamo mano alla nostra bicicletta.
Questa settimana ci occuperemo degli errori più comuni nella manutenzione della trasmissione.
La lubrificazione della catena è fondamentale per la sua durata ed il buon funzionamento della trasmissione, ma non bisogna esagerare. Un eccesso di olio lubrificante produce solo danni: lo sporco si mescola all’olio in eccesso, formando un pastone fortemente abrasivo. Il risultato è che invece che allungare la vita alla nostra catena, la accorciamo.
La procedura corretta prevede la lubrificazione maglia a maglia dei soli rullini della catena. L’eccesso di olio che fuoriesce dai rullini va poi rimosso con un panno.
E’ poi fondamentale utilizzare l’olio corretto per le condizioni in cui usiamo la bicicletta. Quando è asciutto e polveroso dovremo utilizzare un olio “secco” che non faccia attaccare la polvere, mentre quando è bagnato o fangoso dovremo applicare un olio più persistente che non venga dilavato dall’acqua. Usare sempre l’olio da bagnato perchè dura di più è sbagliato: serve solo ad imbrattare la catena.
La catena va inoltre lavata regolarmente. Almeno ogni volta che si lava la bici, la catena va sgrassata e spazzolata per rimuovere le incrostazioni di sporco. Applicare olio su una catena “inraciata” non serve ad altro che aumentare l’accumulo di sporco. L’utilizzo dei giusti lubrificanti facilita l’operazione di pulizia ed il mantenimento della catena pulita ma lubrificata al punto giusto.
AAARRGH! Orrore! Sembrerà scontato, ma sono in tanti ad utilizzare ancora il WD40 per lubrificare la catena o la trasmissione.
Il WD40 nella sua formulazione originale non è un lubrificante, ma uno sbloccante e water displacer. Il suo potere lubrificante è minimo ed è funzionale alla sola funzione di sbloccaggio. Non è assolutamente persistente e viene disperso dopo pochissimo utilizzo. Non è quindi adatto alla lubrificazione della catena, la quale se trattata con questo prodotto rimane secca dopo pochissimi chilometri percorsi. Sugli snodi e sui cuscinetti l’azione detergente del prodotto è molto deleteria: va a rimuovere il grasso di protezione o di lubrificazione, facendo lavorare a secco le parti e lasciandole esposte all’ossidazione ed all’ingresso di acqua.
Attenzione però a non confondervi: oggi WD40 è una grossa azienda che produce numerosi prodotti, tra i quali anche un ottimo olio lubrificante per le catene da bicicletta. Questi prodotti sono perfettamente indicati per la cura e manutenzione della nostra trasmissione.
Maggiori informazioni sull’uso corretto del WD40, le trovate in un vecchio ma utilissimo articolo: WD 40: amico o nemico della bicicletta?
Uno degli errori più comuni che vedo tra i biker novizi è quello di pasticciare con i registri di fine corsa nel tentativo di regolare il cambio.
Se il cambio è stato regolato correttamente in passato (e si spera che chi vi ha venduto la bici o l’ha controllata l’abbia fatto) è assolutamente inutile agire sui registri di fine corsa, ma bisogna solo agire sul registro di tensione posto dietro il manettino.
Quando la bici o le guaine sono nuove, può capitare un certo “assestamento”. L’assestamento è dovuto dal rilassamento dei capoguaina che potrebbero non essere stati inseriti completamente fino in fondo. Questo fenomento si verifica anche solo per irregolarità nel taglio della guaina, non si tratta per forza di imperizia del meccanico che ha lavorato sulla bici. E’ quindi frequente che il cambio possa perdere precisione dopo i primi utilizzi. Il problema si risolve agendo sul registro di tensione, regolandolo in modo che la catena salga e scenda in maniera rapida e precisa (solitamente si deve aumentare la tensione di qualche scatto).
Se e solo se il nostro cambio o forcellino si sono piegati a seguito di una caduta, è il caso di intervenire sui registri di fine cosa per una riparazione di emergenza, altrimenti questi registri non vanno mai toccati, neanche quando si cambiano cavi e guaine.
La regolazione della distanza della puleggia superiore del deragliatore dai pignoni è diventata sulle trasmissioni moderne (11 e 12 velocità) di primaria importanza. Se non regolato correttamente, il nostro deragliatore non funziona.
Sono tanti i bikers che si dimenticano di questo importante registro, dimenticandosi che questa distanza va regolarmente controllata perchè non è raro che la vite si possa allentare da sola a seguito delle vibrazioni indotte dalla guida fuoristrada.
La catena è un componente soggetto ad usura e come tale va sostituito quando eccessivamente usurato. L’utilizzo di una catena troppo usurata (e quindi allungata) causa una straordinaria usura dei pignoni e delle corone ed il loro conseguente rapido deterioramento. La causa è che la catena ha un passo più lungo di quello dei denti.
Il metodo migliore per risparmiare? Sostituire la catena prima che il suo allungamento superi il valore critico degli 0,80 mm ed inizia a mangiare pignoni e corone (qui trovate l’attrezzo per misurarla). La catena infatti costa molto meno del resto della trasmissione e sostituirla per tempo permette agli altri componenti di durare molto di più.
Ultima considerazione: in caso di dubbio su che prodotti utilizzare, chiedete ad un amico esperto, al vostro negoziante oppure sul forum. I bikers sono persone gentili e disponibili, non avranno problemi a darvi i giusti consigli, ma occhio ai finti esperti. Girando per i social network leggo spesso di pessimi consigli dati a riders inesperti o di procedure errate, di falsi miti o infondate credenze su prodotti, componenti o materiale. Siate critici e cercate di capire se chi vi parla è una persona attendibile o meno prima di seguire alla lettara ciò che vi dice!
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