I gradoni in MTB

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Come affrontare i gradoni in MTB?

Chi non si è mai trovato a dover affrontare un gradone durante una discesa? Spesso è possibile copiare questi ostacoli ma la paura di impuntarsi ci blocca e li aggiriamo perdendo tempo o scendiamo dalla bicicletta. Oggi vediamo come vincere le nostre paure e affrontare questa situazione in sicurezza.



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Occhio però che non tutti i gradoni sono copiabili. Dobbiamo quindi imparare a valutare al volo quali gradoni possiamo copiare e quali dovremo droppare. Lo sguardo è infatti l’elemento fondamentale per ogni manovra in mountain bike, ma in questo caso diventa anche la discriminante fra chiudere un passaggio o finire per terra.

Nel dubbio, fermatevi, scendete dalla bici e fate una ricognizione prima di affrontare il gradone. Saprete così se è fattibile copiandolo o dovrete saltarlo. In quest’ultimo caso ci saranno altri fattori da tenere in considerazione, come l’atterraggio e lo spazio disponibile, ma dedicheremo una puntata all’argomento in futuro.

Il sito su cui trovare i corsi, le uscite guidate epiche e i camp: Epic Trail (iscrivetevi alla newsletter!).

Cosa indosso in I gradoni in MTB e negli altri video

– Occhiali BLIZ Fusion Nordic Light
– Jersey manica lunga
– Jersey manica corta
– Giacca waterproof
– Guanti
– Pantaloni
– Ginocchiere Pro
– Ginocchiere Air
– Ginocchiere Lite
– Maglia con protezioni
– Maglia smanicata con protezioni
– Zaino CAMELBAK Chase Protector Vest

I miei componenti sulla MTB

– Pedali Crank Brothers Mallet E
– Scarpe CB Stamp Speed Lace
– Scarpe CB Match SPD Speed Lace

La mia attrezzatura

– Multitools Crank Brothers Multi-19
– GOPRO Hero9 Black
– Drone DJI Mavic Mini 2
– Borsettina porta attrezzi Camelbak
– Pompa Crank Brothers KLIC HV
– Tappabuco
– Pinza multiuso piccola

Altre puntate della Epic Trail MTB School.

 

Commenti

  1. Ivo:

    Beh, ovviamente la capacità frenante girando il disco non cambia, avendo però un disegno direzionale, sotto sforzo potrebbe deformarsi.
    Certamente.
  2. Gianz:

    Un gradone da solo non mi preoccupa, ma quando diventa una famiglia di gradoni, con uno sviluppo orizzontale di diversi metri, altrettanto in verticale, con fondo distrutto e la bici che patisce la forza di gravità, allora mi preoccupo e oltre un certo limite scendo e accompagno. Vero che la tecnica aiuta, ma girando da solo mi trovano i lupi prima dei soccorsi! :mrgreen:
    Concordo e aggiungo prox video ci piacerebbe vedere gradoni in sequenza ravvicinata, li si che la giusta tecnica è fondamentale, nessuna guida passiva è più lecita..

    Comunque complimenti per il video, spiegazione molto chiara per tutti, forse fin troppo prolissa ma per certi versi meglio così :)
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