È da un paio di mesi che sto usando i nuovi pedali Crankbrothers Mallet Trail, la versione più compatta e leggera degli iconici Mallet. Come dice il nome, il loro ambito di utilizzo è il trail riding, quindi sono più leggeri e con una gabbia più piccola rispetto ai fratelloni da enduro o da downhill.
Rispetto ai Mallet E, che pesano 212 grammi, i Trail fanno risparmiare 24 grammi a pedale (con perno classico, non in titanio), ma quello che li differenzia di più è la dimensione della gabbia, più piccola, e il minor numero di pin, oltre al perno che non esiste nella misura più corta.
Considerando che i Candy continueranno ad essere proposti da Crankbrothers, i Trail sono una via di mezzo sia in termini di peso che di dimensioni, aggiungendo però un notevole supporto alla scarpa rispetto ai Candy stessi. Questo significa più supporto al piede quando si gira con scarpe che non siano da XC, cioé con suola in carbonio ultrarigida.
Per fare un paragone con i Mallet E, che uso sulla maggior parte delle miei bici, tranne quelle da XC dove ho montato degli Eggbeater, ho montato i Mallet Trail sulla Canyon Spectral proprio al posto degli E. Considerando che il sistema di aggancio rapido è identico, così come le tacchette e le scarpe (Crankbrothers Mallet), quello che ho notato è…. poco.
Poco nel senso che in salita non mi è venuta a mancare superficie di appoggio, anche perché la suola delle scarpe è piuttosto rigida e comunque va a poggiare internamente sulla parte di pedale in cui si inserisce il perno. Il movimento di aggancio/sgancio è il migliore sul mercato grazie al fatto che le scarpe siano state progettate proprio per il sistema Crankbrothers, senza intralci da parte della suola.
Per darvi qualche numero, i Mallet E sono larghi 800×750 mm, mentre i Trail sono 750x650mm, senza protuberanza laterale per il perno che, se considerata, li porta a 750mm, cioé alla stessa larghezza degli E. Diciamo che la gabbia degli E, nella sua parte verso la guarnitura, copre quella protuberanza e per questo è più larga sia anteriormente che posteriormente.
La mancanza dei pin si nota in un frangente in particolare: il nosepress. Li ho lasciati nella parte anteriore, che poi è quella dove uno va a fare più pressione in discesa, e non ho avuto problemi a chiudere la manovra, ma è indubbio che il grip sia migliore sugli E.
Non sono solito procedere sganciato nei tratti tecnici, ma so che c’è chi lo fa e in questo caso la gabbia più grande degli E potrebbe essere d’aiuto.
La gabbia più piccola ha il vantaggio di diminuire il numero di impatti con rocce e radici quando si gira su sentieri stretti, caratteristica che ho apprezzato molto perché questo è il tipo di trail su cui giro più spesso. Infatti dopo due mesi di test vedo molti meno graffi sulla parte esterna della gabbia rispetto ai Mallet E.
Sul meccanismo di aggancio/sgancio rapido sono stati spesi fiumi di parole: non si può regolare in durezza, le tacchette in ottone si consumano piuttosto velocemente, eppure è il sistema in assoluto più facile da usare in caso di fango, neve e sporco in genere, grazie ai 4 punti di aggancio per ciascun pedale e i grandi spazi di scarico nel caso la suola sia sporca.
Inoltre come ho già scrittto, con l’introduzione delle scarpe Crankbrothers, siamo di fronte all’unico sistema pedale + scarpa, cosa che facilita notevolmente ogni operazione di aggancio e sgancio.
Sulla durabilità dei nuovi Mallet Trail non posso al momento dire molto, se non che i cuscinetti e le boccole sono le stesse dei Mallet E, con cui è facile fare manutenzione e che è possibile sostituire, quando prendono gioco, con un apposito kit che si trova in ogni negozio.
Per darvi un riferimento, i Mallet E azzurri della foto qui sopra sono del 2015 e sono tutt’ora in uso, dopo aver cambiato qualche volta cuscinetti e boccole con il kit seguendo le semplice istruzioni che trovate qui.
Per chi sono i nuovi Crankbrothers Mallet Trail? Sono perfetti per chi fa all mountain e gira su sentieri alpini, proprio grazie alla gabbia più stretta rispetto ai Mallet E, caratteristica che diminuisce il numero di impatti con il terreno, senza inficiare le prestazioni in salita a parità di scarpe. I grammi risparmiati fanno sempre piacere quando uno si guadagna le discese con il proprio sudore, ma non sono l’elemento principale che me li ha fatti piacere.
Se poi li usate in combinazione con le scarpe Crankbrothers, avrete il sistema scarpa + pedale migliore sul mercato.
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