Il più grande produttore di biciclette al mondo, Giant Manufacturing Company Limited (Giant Group), ha registrato un crollo dei guadagni negli ultimi mesi, citando come cause “scorte elevate” e “domanda debole” da parte dei mercati statunitense ed europeo.
La società taiwanese ha registrato un utile ante imposte di 1,51 miliardi di dollari taiwanesi (47,8 milioni di dollari USA) nel terzo trimestre del 2023, un calo del 49% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Giant ha anche rivelato che le vendite nei primi nove mesi del 2023 sono diminuite del 12,4% su base annua.
In un comunicato stampa riassuntivo dell’attività dell’azienda, diffuso dalla Borsa di Taiwan, si legge: “La debole domanda da parte dei mercati statunitense ed europeo per i prodotti entry level e media gamma e le elevate scorte all’interno della rete di distribuzione hanno comportato un calo delle vendite” .
La dichiarazione, tuttavia, sottolinea la “forte crescita” del mercato cinese, dove le vendite sono aumentate di quasi il 70% e hanno “compensato” il crollo in Occidente.
Finora, quest’anno, il settore delle e-bike di Giant ha rappresentato quasi un terzo di tutte le vendite. L’azienda ha assistito a un “rallentamento della domanda dei consumatori” per i prodotti e-bike, cosi come è avvenuto con l’ingresso dei prodotti strada di medio livello, ma prevede una crescita a lungo termine nel mercato.
“Le prospettive di mercato a breve termine dell’industria della bicicletta saranno continuare ad affrontare le sfide rappresentate dalla riduzione delle scorte e i rischi aziendali derivanti dall’economia globale”, si legge nel comunicato stampa.
“Tuttavia, la domanda di prodotti di livello prestazionale negli Stati Uniti e in Europa rimane forte e la tendenza del ciclismo in Cina continuerà a sostenere la crescita delle vendite”.
Il mese scorso, i problemi di Giant sono peggiorati, poiché ha registrato le entrate mensili più basse dell’anno. Il secondo produttore di biciclette di Taiwan, Merida Industry Co., Ltd ha subito una contrazione simile, con le vendite in calo del 14,6% nei primi nove mesi del 2023. Idem il terzo grande produttore, Ideal Bike Corporation.
In senso assoluto e anche nelle considerazioni delle aziende la bassa gamma è ben più in basso come prezzi, ed è proprio in quella fascia che noi neanche guardiamo dove c'è stata l'emorragia vera per i mega produttori come Giant.
La cosa poi chiaramente ha ripercussioni su tutta la gamma, se al produttore va da schifo con il VERO entry level ci sta tutto il ragionamento di picchiare duro sulla gamma più alta dove comunque vendi agli appassionati.
Noi compreremo magari meno del pre-pandemia, ma non smettiamo del tutto, come invece un acquirente "casuale" che esce dal negozio a mani vuote e piuttosto che prendere la bici lascia proprio perdere e fa altro, e appassionato non ci diventerà mai.
Leggiamo di queste notizie quasi tutti i giorni, dimenticando che il mercato é stato oggetto di interferenze di natura economica (incentivi, bonus) e politica (soprattutto a livello di comunità europea) derivanti dal covid.
Ciò ha prodotto una distorsione: molte bici le hanno acquistate anche persone che avrebbero bisogno ancora delle rotelle, ma pronte a sfruttare l'opportunità.
Il mercato, quindi, più che in perdita direi che é in assestamento.