I rider dello slopestyle si ritirano dal Crankworx Rotorua

31

Domani si sarebbe dovuto svolgere il primo slopestyle della serie Crankworx 2024 a Rotorua. Gli atleti (maschi) hanno deciso di non competere perché l’organizzazione non ha accolto le loro richieste, che comprendevano una remunerazione di 2000€ per rider indipendentemente dal risultato in gara, il pagamento delle spese di alloggio e l’inizio dell’evento prima di mezzogiorno per evitare il vento. Le ultime due richieste sono state accolte, la prima no. In totale Crankworx avrebbe dovuto pagare 32.000€ ai rider per la loro presenza. Fin’ora chi non arrivava sul podio non veniva pagato.

Le richieste valgono anche per i futuri appuntamenti Crankworx.



.

Le parole di Nico Rogatkin, che rappresenta tutti i rider invitati all’evento, fra cui Torquato Testa:

Sono qui in rappresentanza di tutti i rider e ho questa piccola nota a nome di tutti noi. La notizia che è arrivata da Crankworx della cancellazione dello Slopestyle maschile non è ovviamente la situazione che nessuno di noi desidera. Soprattutto dopo tutte le discussioni che abbiamo avuto con l’organizzazione questa settimana.

I problemi che sono stati sollevati negli ultimi anni e che sono stati oggetto di discussione hanno avuto un impatto su tutte le persone coinvolte. Era finalmente giunto il momento di cambiare.

In qualità di top riders di slopestyle, veniamo a questi eventi e rischiamo tutto per i fan di tutto il mondo e perché l’evento si svolga ogni volta. Il modo in cui sono stati organizzati gli eventi è diventato insostenibile. Siamo profondamente dispiaciuti per i fan e per gli organizzatori che questo debba essere il risultato in questo momento. È una decisione che non prendiamo alla leggera. Tutti noi amiamo questo sport e ci impegniamo affinché sia migliore per il futuro e per la prossima generazione di piloti di questo sport.

Saremo presenti domenica per sostenere le donne che hanno spaccato per tutta la settimana e per il leggendario treno McGazza. Avremo maggiori informazioni per tutti in modo tempestivo.

Commenti

  1. lollo72:

    Sul compenso uguale per tutti personalmente non sono d'accordo , ma se tutti gli atleti sono concordi in tale soluzione la possono risolvere anche internamente fra di loro : i vincitori premiati mettono a disposizione di tutti le loro vincite e se le suddividono ; certo ci saranno delle beghe amministrative circa le somme da dichiarare ma nulla di irrisolvibile .
    Certo ritirarsi annullando la competizione maschile va a discapito di tutti organizzatori, atleti, pubblico .
    Visto quello che rischiano per farci divertire sono anche pochi a mio modo di vedere , penso sia pure sbagliato che si possano vedere questi eventi gratis , non dico costringere ad un abbonamento a chicchessia ma che so 2€ ad evento
  2. Bravi! Hanno fatto benissimo

    Ormai nel mondo moderno conta solo il profitto, quindi per un organizzatore spese minime e guadagni massimi... se però questo lo si ottiene sulle spalle dei rider non va bene.
    Ci perdono i rider e ci perde anche il pubblico e lo spettacolo che con rider più sicuri, remunerati e felici sarebbe sicuramente superiore. E poi anche l'accesso economico alla competizione per più rider porterebbe solo benefici, sia per l'ambiente che per il pubblico.
  3. Io avrei fatto magari una protesta più "visibile", ovvero prendevano tutti parte alla gara ma senza fare trick, cioè si mettevano d'accordo per fare tutti la, stessa run con salti basici in modo da ottenere tutti lo stesso punteggio, così sarebbe stata una dimostrazione più forte anche verso il pubblico e la giuria
Storia precedente

Con la nuova Atherton S.170 in bike park

Storia successiva

Prendiamoci cura dei sentieri

Gli ultimi articoli in News