Il killer silenzioso di cui nessuno parla

279

Non è un segreto che esistano posti più salubri della Pianura Padana, ma ogni volta che mi capita di dare un’occhiata ai siti che controllano la qualità dell’aria, mi chiedo perché non si faccia abbastanza per combattere lo smog. In particolare durante le giornate invernali con alta pressione, cioé bel tempo, la Valpadana diventa una camera a gas. In questo esatto momento Milano è una delle città messe peggio al mondo, con un’altissima concentrazione di particolato fine nell’aria. È sconsigliata attività fisica all’aria aperta.

Riprendo dal sito del governo: queste particelle sono caratterizzate da lunghi tempi di permanenza in atmosfera e, rispetto alle particelle grossolane, sono in grado di penetrare più in profondità nell’albero respiratorio umano. Sorgenti del particolato fine sono un po’ tutti i tipi di combustione, inclusi quelli dei motori di auto e motoveicoli, degli impianti per la produzione di energia, della legna per il riscaldamento domestico, degli incendi boschivi e di molti altri processi industriali. 



.

In inverno la causa maggiore dell’inquinamento è dovuto al riscaldamento di case ed uffici, seguito dagli allevamenti intensivi e dal traffico. La sfortuna della Pianura Padana è la sua posizione, incassata fra le montagne e con scarso ricircolo d’aria. A ciò si aggiunge l’alta densità di pololazione, di industrializzazione, di traffico e le poche precipitazioni di questi ultimi anni. Insomma, niente di nuovo, direte.

Eppure quello che mi fa più effetto è di quanto poco si parli di questa situazione che ha ripercussioni sulla salute di milioni di persone, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. Malattie respiratorie e tumori sono l’ovvia conseguenza dell’inquinamento, ma perché non è al primo posto delle notizie o delle agende dei partiti?

Come biker noto subito la cappa che aleggia sopra la Pianura Padana quando salgo intorno ai 1500 metri di quota e ne esco: anche solo il suo colore, giallo tendente al marroncino, mi fa paura. So che quando arriva il vento da nord tutta questa schifezza viene portata via verso altre regioni, so che quando piove l’acqua se la “mangia” ma la fa assorbire alla terra in cui coltiviamo grano, mais e riso, va a finire nell’erba che le mucche mangiano e di cui consumiamo latte e carne, penetra nelle falde acquifere che alimentano la nostra acqua potabile.

Adesso mi darete del catastrofista, ma se posso anche capire che chi non ha a cuore la natura se ne possa fregare, anche se dovrebbe avere a cuore la propria salute e quella dei propri cari, credo che rendere consapevoli di questa situazione più persone possibili sia un nostro dovere.

Commenti

  1. Boro:

    Senza inquinamento niente benessere, niente pil, niente società basata sui consumi, niente file di auto in vacanza, no gente sugli impianti a sciare, nei bike park, niente ciclisti per hobby con bici costosissime, ma solo pedalatori per necessità come faceva mio nonno negli anni 40.
    Siamo pronti?
    Vediamo chi propone la ricetta alle elezioni se vince... :mrgreen:
    Poi anche facessimo noi europei i gretini gli altri 7/8 miliardi gasano come pazzi senza ritegno.
    Quindi credo la soluzione sia come sempre imposta dagli eventi quando questi saranno catastrofici.
    il benaltrismo non ci porta da nessuna parte, anche perché questo è un problema che localmente (pianura Padana) è molto accentuato, mentre in altre parti d'Italia quasi non esiste. Quindi, invece di sperare che gli altri 7 miliardi la smettano di inquinare, va trovato qualche rimedio locale.

    Per esempio, come è possibile che l'energia solare non venga sfruttata per il riscaldamento? Ogni tetto del Sudeuropa dovrebbe avere dei pannelli solari.
  2. samuelgol:

    Energia solare? Ok. Ma non basta per il nostro fabbisogno. Sopra casa tua magari riesci a suon di pannelli sul tetto a starci dentro ma un condominio a 8 piani di Milano non ha un tetto abbastanza grande.
    Sarà un caso che i paesi meglio messi molti sono quelli che usano (anche) il nuclerare?
    View attachment

    Ma in Italia nemmeno a parlarne.
    certamente, con me sfondi una porta aperta sul nucleare, ma la vedo dura installare una centrale in cantina. Almeno per il momento.
  3. il FV non può risolvere il problema. almeno con i rendimenti di oggi.
    Ci sono aziende energivore che hanno bisogno di decine di megawatt per funzionare. E condomini con centinaia di unità che devono essere alimentati e riscaldati.
    Il nucleare (almeno allo stato attuale) è l'unica soluzione. Poi l'idrogeno se la tecnologia lo renderà possibile.
Storia precedente

Evil Bikes riduce il personale

Storia successiva

Cycplus AS2 Pro Max, il minicompressore portatile

Gli ultimi articoli in Report e interviste

L’effetto Rapha

Se penso al marchio che più ha rivoluzionato il mercato della bici negli ultimi 20 anni…