Il mondo che non c’è più

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Quand’ero bambino e giocavo con i miei amici in cortile, c’era una frase magica che metteva in discussione ogni vittoria o sconfitta: “Non vale”. Si riferiva alle regole, piuttosto volatili a seconda della giornata, che ci eravamo dati.

Nella mia vita adulta si è trasformata nel tasto “delete” sul mio computer, o il “backspace”, quello che mi ostino ad usare quando commetto un errore ortografico e, per pura pigrizia, invece di navigare col mouse sullo strafalcione, cancello tutte le parole che lo seguono.



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Il “non vale” più abominevole che io abbia sentito è stato però quello di oggi, mercoledì 4 novembre 2020 (è quasi mezzanotte quando sto scrivendo questo pezzo), proferito da nientepopodimeno che l’uomo più potente del mondo, il presidente degli Stati Uniti. In breve filmato Chapliniano, in cui mancava solo il pianeta sotto forma di immensa palla, ha detto che ha vinto lui, prima che tutti i voti siano stati contati. Non solo, nel corso della giornata poi si è meravigliato che il risultato non fosse definitivo, scagliando saette sotto forma di querele a destra e a manca.

Non nascondo che la cosa mi ha colpito e mi ha fatto venire un po’ di malinconia per i tempi della guerra fredda in cui, nella mia mente giovane e ingenua, gli Stati Uniti erano il Bene e l’Unione Sovietica il Male. Bianco e nero, due colori che mancano nella mappa dell’Italia odierna, dove si vedono solo rosso, arancione e giallo.

Tre colori che decidono cosa si può fare e cosa no, in una limitazione delle libertà totalmente nuova (ok, quasi nuova) per chi è nato dal dopoguerra in poi in un Paese Occidentale. Non sto a discutere sulla bontà dei provvedimenti e delle misure adottate ma, uscendo da una quarantena preventiva proprio oggi (giovedì), ho la testa piena di pensieri e le palle fumanti di chi è rimasto in casa troppo a lungo.

La bici per me, e penso per tutti i biker, è proprio sinonimo di libertà. Un mezzo semplice che amplifica le forze umane come nessun altro, perché quelli a motore non moltiplicano le nostre forze, ma ne creano di nuove. Io posso fare i rulli per 10 giorni per tenermi in forma, posso anche girare nel mio comune come un criceto per due settimane, ma alla fine non ci capisco più niente. Sono confuso, poco abituato a limiti e imposizioni che non siano quelli della legge che conosco da quando sono nato. Sono bombardato da una marea di informazioni da cui vorrei staccarmi, ma non posso, anche perché finirei per infrangere qualcuna di queste regole che cambiano ogni giorno.

Ritroveremo questa sorta di innocenza perduta a causa del Covid? Al momento ne dubito. Non si vede una luce in fondo al tunnel, l’inverno deve ancora iniziare e senza un Natale in famiglia e poter andare a sciare con i figli mi sembra di vivere in un mondo distopico.

L’unico modo per tornare al vecchio mondo è quello di pedalare nella natura, perché dimentico tutto. Se lo dite ad uno che non pratica ciclismo, vi prenderà per pazzi, ed infatti stiamo inesorabilmente tornando ai giorni della caccia alle streghe in cui ciclisti e jogger diventano gli untori o gli esaltati che occupano posti in ospedale perché si fanno male ogni volta che escono.

La vera domanda però è solo una: possibile che fra tutti i virologi, medici, politici e funzionari non ce ne sia uno che vada in bici? Ve lo siete mai chiesti? No perché se io fossi capo del governo metterei una deroga: “È obbligatorio praticare almeno 1 ora di sport all’aria aperta al giorno, senza limitazioni. Verranno fatti controlli campione su Strava. Multa di 400€ a chi non si muove, rispettando il distanziamento sociale.”
Avremmo meno matti in giro e menti più chiare per prendere le decisioni giuste e forse il mondo tornerebbe quello di prima, o anche un po’ meglio di prima. E non ditemi che non vale.

Per sapere cosa fare e non fare quando il nuovo DCPM entra in vigore, cliccate qui.

 

Commenti

  1. sarà...io francamente non so piu' bene neanche che pesci pigliare, siamo bombardati letteralmente da mille punti, e ognuno qui dentro dice la sua...chi dà la colpa ai politici, chi la dà ai cittadini, chi la dà al padre eterno, chi al governo, chi alle regioni...tutti RIDICOLI.
    L'idea che mi son fatto è semplice: trovo scandaloso quello che sta succedendo, trovo scandaloso che ci siano determinati personaggi che compaiono, purtroppo poco in televisione, che hanno le idee estremamente chiare di come avrebbe dovuto essere gestita. E allora perchè, anche le cose piu' stupide, non sono state fatte? Leggasi dare soldi (che ci sono...stiamo facendo un debito assurdo, ma cavolo,...CI SONO) ai trasporti privati per far si che il trasporto funzioni, che non sia completamente sommerso quello pubblico....e abbiamo fatto, peraltro poco, solo assistenzialismo quando la gente chiede lavoro. E' una delle decine di cose sensate, da mettere in pratica,.
    E allora, se le idee c'erano..anche semplici, perchè non sono state fatte? Volete dire che non c'è un dolo? Devono esserci, come sempre, degli interessi personali che sono emersi. Forse il trasporto pubblico deve comunque avere i bilanci piu' alti possibili, visti che erano già stati uccisi a marzo? Forse qualcuno non raggiunge obiettivo, quindi NO bonus?

    A voglia ragazzi dire che è colpa dei cittadini o soprattutto ai ragazzi: ci siete stati tutti ragazzi, o sbaglio? E adesso vi lamentate perchè loro sono i portatori? Ma siete impazziti? Noi siamo stati solo fortunati a non esserci finiti, da ragazzi, in una pandemia..questa è l'unica differenza.
    Ma se tu, STATO, vuoi far andar l'economia perchè hai buchi di soldi da tutte le parti e la mancanza di economia ti metterebbe in ginocchio...sveglia, se TU che devi minimizzare i rischi..perchè quegli stessi ragazzi son quelli che fan girare l'economia di certi posti.
    Mi dispiace, non mi sta bene sentire discussioni del tipo "anche gli altri stati sono messi uguali", perchè il fatto che la "media" sia imbecille non vuol dire che lo dobbiamo essere tutti...soprattutto se come paese non abbiamo i soldi neanche per piangere (al netto di quanto scritto sopra, facciamo un gran Debito ma la liquidità c'è).
    Adesso facciamo i 15 gg da bravini (personalmente, non ho ancora capito se si puo' far attivitä fisica nel comune...se posso, me lo faro' bastare, ho solo prati e collinette intorno...se non posso, probabilmente lo faro' lo stesso perchè come ho sempre sostenuto sono fiero di essere un essere pensante...e se mi becca un essere non pensante paghero' sti 400 euro di multa)...ma speriamo che ci siano solo 15...perchè, vero che marzo era diverso, ma son diventati 2 mesi...2 mesi chiusi in casa!!! La salute mentale di certe persone è veramente un rischio
  2. Condivido in toto l'articolo, che non trovo per niente "populista".

    Ogni tanto è bello sognare, ricordarsi l'infanzia (il "non vale" quante volte l'ho sentito/usato anch'io!),
    serve per fermarsi un attimo, ragionare sulla situazione attuale; ecco appunto l'analogia con il personaggio negli USA che ormai sembra un bambino dell'asilo...

    Non sono d'accordo con chi continua a sostenere che "tanto per 1 mese di fermo cosa sarà mai", e provo a spiegarmi:
    per un "animale da divano" non ci sono problemi, è abituato a rilassarsi con la D'Urso (o con le sue serie tv preferite), una bella birra/coca cola vicino e via, che sarà mai un po' di fermo obbligato in salotto... anzi.
    Per chi come tanti di noi (evidentemente non tutti) trovano INDISPENSABILE uscire, andare nei boschi, fare fatica, stare nella natura, esplorare... e questo a fronte di attività lavorative che sono di tutt'altro tenore e livello di stress... be' ecco non è proprio la stessa cosa non farlo per un mese.
    Questo DPCM distingue l'attività "motoria" ,che puoi fare solo "in prossimità" di casa tua, dalla attività "sportiva" INDIVIDUALE, che puoi fare dove vuoi (almeno nelle zone gialle, ma servirà un chiarimento secondo me per capire la situazione nelle rosse/arancio perchè così com'è è interpretabile).
    Ricordo appunto a maggio le "orde" di passeggiatori sulle piste ciclabili... ora le passeggiate le devi fare sotto casa tua.

    Quindi non generalizziamo "l'infrangere la legge", certo se ci sono grupponi di mtb/stradisti quelli non hanno capito un c...o ed è giusto che vengano sanzionati, ma non c'entrano nulla perlomeno con quello che faccio io, uscendo da solo.
  3. Tronicox:

    Scusa, fammi capire, come fai a sapere che nessuno rispettava/rispetta le regole e che quindi è colpa del pueblo se siamo giunti per la seconda volta a questo punto ? Come fai ad essere certo che tutti ignoravano le raccomandazioni ? E che responsabilità dovremmo assumerci ?
    Io di lavoro faccio guarnizioni e gestisco un asilo nido con mia moglie, non il politico o il virologo. Quando i nostri governanti in concerto con il comitato tecnico scientifico mi hanno obbligato/consigliato a mettere la mascherina l'ho messa, quando mi hanno obbligato a stare a casa, sono stato a casa, quando mi hanno obbligato a chiudere azienda e asilo ho chiuso. Quando mi hanno obbligato a far pisciare il cane sul marciapiede e hanno chiuso il parco da decine di ettari vicino a casa l'ho fatto. Quando mi anno detto che dovevo proteggermi nei luoghi pubblici tipo supermercati e centri commerciali l'ho fatto. Poi mi hanno detto che finalmente, potevo riacquistare con gradualità la mia libertà pur con le dovute precauzioni, anche quello l'ho fatto. Sono andato in vacanza e anche li ho seguito tutte le indicazioni, sempre dettate dal governo e dal comitato tecnico scientifico. I mie figli li ho sempre istruiti e obbligati a seguire le regole, ma ci facevano bene già da soli. A settembre siamo tornati al lavoro e a scuola continuando a seguire le regole, anche nei locali abbiamo sempre seguito le regole e intorno a me vedevo tantissima gente che faceva come noi (Scuola, lavoro, centri commerciali, parchi, ristoranti ecc..). Poi gradualmente ma inesorabilmente la situazione si è aggravata, e ogni settimana è ricominciato il giro delle restrizioni che io come tantissimi altri ho rispettato. Il tutto senza una vera voglia di andare a cercare dove erano i reali punti di criticità. Ed eccoci ancora a vivere una situazione di estremo disagio psicosociale.
    Quindi mi viene da pensare, ma che cosa dovevo/dovevamo fare in più ? Allora mi sembra troppo facile scaricare la colpa sul pueblo becero, indisciplinato e che se ne sbatte di tutte le regole. In giro ho visto parecchia gente che si comportava secondo le indicazioni e gli obblighi ancora una volta. Quindi mi viene da pensare che queste limitazioni mi fanno incazzare, perchè io il mio lavoro e dovere l'ho fatto, mentre qualche sforzo in più i politici dovevano farlo, considerato che li paghiamo per quello.
    Vedi il problema non è il tuo piccolo orticello, tu puoi essere disciplinato quanto vuoi, ma se attorno a te ci sono milioni di persone che non lo sono il risultato è quello che vedi.. almeno secondo la mia modesta opinione ;-)
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