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La pubblicazione del listino della gamma Specialized 2016 ha scatenato la classica discussione sui prezzi. “Per quel prezzo compri una moto“, “Nel 1912 mio nonno si è comprato la reggia di Pavia per quei soldi“, “A Taiwan un telaio costa 3.50 Euro“, eccetera, eccetera.
Inutile qualche timido intervento sul fatto che il dollaro, valuta regina nel settore ciclo, si sia apprezzato considerevolmente nel 2015, a seguito della svalutazione dell’Euro voluta dalla Banca Centrale Europea. Inutile provare a dire che, se un’azienda ciccasse così sfacciatamente la politica prezzi, chiuderebbe nel giro di due anni. Inutile anche dire che c’è chi è disposto a pagare un top di gamma esclusivo, con cambio elettronico, 10.000 Euro, e a malapena noterebbe la differenza sul conto corrente.
Insomma, sembra quasi che si voglia la bici strafica, ma a prezzi da mercatone. Eppure quante volte avrete letto nei commenti ai nostri articoli “Il manico fa la differenza“? Se è davvero così, perché in tanti se la prendono se il modello xy con 1×11 e sospensioni di ultimo grido costa più di quello che vorrebbero?
Per rispondere a questa domanda non rimane che rimandare la palla al mittente, cioé voi. Spuntate la casella della fascia di prezzo che ritenete giusta, dove per giusta si intende quanto volete spendere per la bici che vi rende felici. Né più, né meno.
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