Il Santa Cruz Rockshox Team chiude

10

Dal 2019 al 2024 Santa Cruz ha sponsorizzato il più forte team italiano nella coppa del mondo di XC, con i suoi esponenti di punta Luca Braidot e Martina Berta. Ora si volta pagina.

[Comunicato stampa] Nello sport, come nella vita, ogni progetto fa parte di un ciclo, caratterizzato da un inizio e da una fine. Così anche il maestoso e fortunato ciclo che ha visto legati l’MMTB Cycling ed il brand californiano Santa Cruz Bicycles è giunto al termine. In parte!



.

Una collaborazione che vede le suo origini nel dicembre 2018 quando la società italiana MMTB Cycling ha sposato il progetto del distributore italiano di Santa Cruz Bicycles con l’intento di traghettare anche nel mondo del cross country il noto brand californiano, già leader indiscusso nella disciplina del Downhill. Un progetto tutto italiano che ha quindi esordito nella stagione agonistica 2019 posando una prima e pesante pietra nella storia del movimento mondiale e nazionale.

Quelli che seguirono furono tre anni di continua crescita in cui da una parte lo staff diretto da Francesco Bondi ha maturato, gara dopo gara, esperienza e credibilità, assestando la macchina organizzativa mentre dall’altra parte il brand ha sfruttato la grande visibilità ed il feedback degli atleti – tutti italiani – per investire in nuovi prototipi poi inseriti nella lineup produttiva a partire dalla stagione 2022 quando avvenne la vera svolta, con la partecipazione diretta di Santa Cruz Bicycles USA (dal 2021) e la co-partecipazione del colosso mondiale RockShox (dal 2023).

Allo staff italiano iniziano ad inserirsi figure internazionali, la struttura societaria evidenzia un chiaro ampliamento e l’arrivo di un atleta di caratura mondiale come Maxime Marotte alza l’asticella dell’intero roster che da quel momento inizia ad avere gli occhi degli appassionati di tutto il mondo ed i riflettori dei più importanti media puntati addosso. Quanto seminato nei primi anni non tarda a dare i primi frutti, segno indiscutibile di una organizzazione interna ormai rodata a livelli altissimi ed i risultati, infatti, non tardano ad arrivare.

Nel 2022 a Lenzerheide Luca Braidot centra la prima vittoria in World Cup, la prima storica per Santa Cruz nell’XCO così come la prima storica per il movimento italiano. Si ripete una settimana più tardi ad Andorra – una doppietta che segna ulteriormente la storia – ed al mondiale di Les Gets è splendido bronzo. I podi di coppa, maschili e femminili, così come i successi in campo internazionale diventano quasi una consuetudine. Quindi i titoli nazionali in tutte le categorie e la repentina scalata nel ranking mondiale hanno quindi contribuito nella scalata del Santa Cruz RockShox Pro Team ai vertici del cross country mondiale. Il 2024 celebra Martina Berta ed il suo bronzo mondiale così come il sogno di una medaglia olimpica per Luca Braidot sfortunato quarto.

“Sono stati anni incredibili ed emozionanti- commenta Francesco Bondi, team manager del Santa Cruz RockShox – un lungo cammino, tutt’altro che semplice, che ci ha permesso di raggiungere traguardi inimmaginabili. Ma come tutte le cose i progetti hanno un inizio ed una fine e con l’anno olimpico 2024 si chiude definitivamente il nostro ciclo con Santa Cruz per quanto riguarda il team International. Resterà per sempre motivo di orgoglio, mio e dei miei ragazzi, la soddisfazione di aver regalato a Santa Cruz la prima storica vittoria di coppa conquistata nell’XCO da Luca Braidot così come il bronzo mondiale di Les Gets, quindi le due partecipazioni olimpiche, soprattutto nell’appuntamento di Parigi dove eravamo presenti sia con Martina che con Luca che, ricordiamocelo, ha sfiorato una vera e propria impresa. Peccato per quella medaglia. L’avrebbe meritata lui per tutto l’impegno che ci ha messo nel preparare l’appuntamento, l’avrebbero meritata anche tutti i ragazzi del nostro staff che hanno fatto tutto il possibile per assistere Luca nel suo lungo viaggio di preparazione.”

Si chiude un ciclo, ma se ne apre subito uno nuovo. Lo staff dell’MMTB Cycling non chiude i battenti bensì si prepara ad avviare un nuovo ed altrettanto ambizioso progetto, diviso su due fronti, ma che vede le sue radici prendere linfa dal The Cycling Nest, quello che di fatto è il settore giovanile dell’MMTB Cycling fondato esattamente due anni fa con l’intento di creare un gruppo di sviluppo che ha come obiettivo principale quello di lavorare nella crescita di giovani talenti, fin dalle categorie minori.

“Stiamo definendo tutti i dettagli in questi giorni – continua Bondi – nei prossimi mesi daremo le informazioni del caso. In questo momento possiamo solo parlare di rinnovamento. Abbiamo tutti bisogno di nuovi stimoli e trovare nuovi obiettivi era una parte fondamentale del processo di rinnovo. Ripartiremo dai giovani, sfruttando anche il nostro settore avviato con grande successo due anni fa – The Cycling Nest – e contiamo di seguire un iter di crescita che ci permetterà di tornare ai vertici della mountain bike internazionale in pochi anni. In tutto questo Santa Cruz Bicycles Italia resterà a fianco dei più piccoli mentre per il progetto di crescita e sviluppo, per quello che un giorno tornerà ad essere il Team International, stiamo definendo una nuova collaborazione.”

In attesa di fornire ulteriori aggiornamenti, tutto lo staff dell’attuale Santa Cruz RockShox Pro Team e quindi la dirigenza dell’MMTB Cycling ringrazia tutte le persone che in questi sei anni hanno reso possibile tutto questo. Dalle persone che hanno dato il loro contributo diretto sui campi gara agli sponsor che hanno creduto nel loro progetto.

Commenti

  1. Ho notato che in ambito MTB le dismissioni sono molteplici, mentre per quanto riguarda il ciclismo su strada sono in aumento sia le squadre che le sponsorizzazioni (ultimi arrivati trai grandi marchi Decathlon e Red Bull). Anzi, direi che con la sempre maggiore attenzione prestata anche al ciclismo femminile, il movimento è in grande crescita.
    Da quanto appena scritto deduco che, al netto della crisi, forse in ambito MTB andrebbe riequilibrato il rapporto tra l'investimento in sponsorizzazioni e i ritorni che ne derivano. Detto in parole povere mi sembra che si spende molto e si ha indietro poco.
  2. marco:

    per forza, se si nascondono le gare dietro ad un paywall....
    Il Giro e il Tour sono in chiaro, giusto per citarne 2
    oltre i media, penso che anche le singole federazioni nazionali e la UCI potrebbero spingere di più la mtb
    nelle sue tante discipline
  3. Maiella:

    Non lo so, ma per la MTB sembra non essere apprezzato -o addirittura del tutto ignorato- l'aspetto storico di questo sport. Col ciclismo su strada il paragone è improponibile, ma anche volendo riferirsi al ciclocross, disciplina che addirittura annovera un pubblico che potremmo definire regionale (il ciclocross nei fatti una questione tra Belgio e Olanda), mi sembra che le competizioni della MTB vengono relegate ai margini.
    Bravo, secondo me è quello il punto..La MTB nell'immaginario comune (ma anche anagraficamente..) rispetto alla strada semplicemente non ha storia, se non per la nicchia di appassionati (ho conoscenti che sanno perfettamente chi sia Pogacar e per che squadra corre, ma ignorano addirittura che esistano competizioni di MTB..)...e la storia di uno sport è quello che lo rende appetibile alle masse..
    In più (a parte gli ultimi tentativi con l'XC, comunque a pagamento...) è un prodotto molto poco televisivo, così come quasi tutti gli sport "fuoristradistici"..
Storia precedente

Quando i pianeti si allineano

Storia successiva

[Test] Reggisella telescopico Fox Transfer 2025

Gli ultimi articoli in News