Gli ultimi tre giorni sono stati ricchi di colpi di scena alla Cape Epic 2023, con continui cambi di leader di classifica sia fra gli uomini che le donne elite. Una variabile ha mischiato le carte in maniera decisiva: il brutto tempo. Anche in Sudafrica piove a dirotto ogni tanto, e i difetti sulle bici dei top team non si sono fatti attendere, oltre ad una grande dose di sfortuna per gli Speed Company, i campioni uscenti (qui l’articolo a riguardo).
Prima della tappa finale la classifica generale vedeva Scott (Schurter-Frischknecht) davanti a Specialized (Beers-Blevins) davanti a Orbea (Egger-Baum), divisi da 5 minuti in totale. Purtroppo per Schurter, Andri Frischknecht era molto stanco e già nella prima salita la loro squadra perdeva il treno di Specialized ed Orbea, trovandosi a lottare da sola mentre il gruppo di testa era composto da ben 7 atleti, visto che il team Singer si era aggiunto alla lotta per la vittoria di giornata, più un rider orfano del compagno di squadra.
All’arrivo Beer-Blevins non sapevano di quanto fosse il distacco con le maglie gialle di Scott, ma poco dopo 1 minuto erano sicuri di aver staccato a sufficienza Schurter-Frischknecht, e di aver vinto l’edizione 2023 della Cape Epic. Solo dopo oltre 5 minuti questi arriveranno al traguardo, finendo dietro anche ai tedeschi Egger-Baum nella classifica generale.
Fra le donne la classifica generale è rimasta immutata nell’ultima tappa. Le Court-Looser hanno mantenuto il vantaggio di oltre mezz’ora che avevano guadagnato su Wakefield-Lill il giorno precedente, quando Wakefield ha rotto il cerchio.
Infine qualche parola sul vincitore di Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta, alla partenza con Porro. Stiamo parlando di Vincenzo Nibali, tredicesimo in classifica generale con un distacco complessivo di 1 ora e 48 minuti. Una settimana fra fango e pioggia che ha messo a dura prova anche lui. Rimane il fatto che, se mai ne avesse avuto bisogno, ha guadagnato altri punti simpatia per essersi messo in gioco dopo il ritiro dalla carriera professionistica su strada.
Quella che ti fa metter in gioco in una disciplina non più tua, a 39 anni, in una delle gare più dure del mondo...con un passato da assoluto campione.
Invece qualcuno al massimo ha vinto il salame alla gara del paese e si sente Pogacar