Bentrovati, come tutti i mercoledì, all’appuntamento settimanale con il tech corner!
Catena che sbatte e che cade continuamente in discesa? Ad oggi il mercato offre moltissimi sistemi anti deragliamento da applicare alla corona anteriore. In quest’articolo vedremo di capirne un po di più…
Tendicatena
I tendicatena o sistemi anti deragliamento (perché vedremo che il termine tendicatena in realtà non è appropriato) sono dei dispositivi il cui scopo è quello di ridurre le oscillazioni della catena evitando che sbatta sul telaio e che possa cadere accidentalmente.
Un sistema anti deragliamento per corona singola è così composto:
– Piastra: si tratta del cuore e della struttura portante del sistema. La piastra si fissa al telaio o tramite attacco ISCG o tramite un foro che ne consente il fissaggio sotto la calotta del movimento centrale. Vedremo in seguito di approfondire la questione.
– Guidacatena (presente solo sui sistemi per monocorona): il guida catena è una gabbia fissata sulla parte superiore della piastra. La sua funzione è quella di guidare la catena in entrata sulla corona. Svolge di fatto la funzione del deragliatore, che sui tendicatena per singola non c’è.
– Puleggia tendicatena: può essere di due tipi, o per doppia (con una doppia scanalatura) o per singola (può essere liscia o dentata, dipende dal modello).
– Paracolpi (taco): è un optional, la sua funzione è analoga a quella del bash, ovvero proteggere la corona dall’impatto contro gli ostacoli o da pietre e altri detriti sollevati dalla ruota anteriore. Va utilizzato come alternativa al bash. Solitamente è in materiale plastico ed è sostituibile in caso di rottura.
Il tendicatena per doppia è del tutto analogo al modello per singola. L’unica differenza è l’assenza del guidatena, che viene sostituito dal deragliatore anteriore:
Come si vede il guidatena non è più presente, in quanto interferirebbe con il deragliatore. Solitamente i modelli per doppia non offrono il paracolpi, in quanto su guarniture doppie spesso si preferisce usare il bash (che previene anche la fuoriuscita della catena verso l’esterno.
Per quanto riguarda invece la puleggia tendicatena, questa è realizzata con una doppia scanalatura:
Quando la catena si trova sulla corona piccola, questa sale sulla parte interna della puleggia, che è di diametro maggiore. In questo modo la catena si trova più vicino alla corona, sale più in alto rispetto all’asse della puleggia e la tensione è quindi maggiore perce compie più strada. La catena non può cadere all’interno della puleggia grazie alla piastra del tendicatena. Quando la catena si trova sulla corona grande, questa scende nella scanalatura. In questo modo la tensione è inferiore e meglio si adatta alla corona più grossa. La catena è vincolata sia a SX che a DX dalla scanalatura, quindi non dovrebbe cadere o muoversi lateralmente.
Diversi tipi di attacco
Per quanto riguarda il tipo di attacco del tendicatena al telaio, esistono quattro sistemi differenti: l’attacco sul movimento centrale, l’ISCG, l’ISCG 05 e i sistemi “custom”.
ATTACCO SUL MOVIMENTO CENTRALE
Si tratta di una soluzione particolarmente indicata per quei telai sprovvisti di attacco ISCG. La piastra del tendicatena presenta un foro centrale del diametro della scatola del movimento centrale. La piastra si fissa all’interno della calotta del movimento centrale filettato, pinzata tra calotta e telaio, al posto dello spessore per il deragliatore E-type.
Se da un lato permette il montaggio del tendicatena su telai non predisposti, il grosso svantaggio di questo sistema è che anche serrando correttamente la calotta, il tendicatena può ruotare. Inoltre questo tipo di fissaggio non è compatibile con i movimenti centrali press fit, anche se a calotte. Se la bici non è predisposta con attacco ISCG, i telai con movimento centrale press fit non posso ospitare un tendicatena.
ATTACCO ISCG
L’attacco ISCG, conosciuto anche come ISCG Old, è il vecchio standard di fissaggio per tendicatena. ISCG è l’acronimo di International Standard Chain Guide mounting system.
Sul telaio sono presenti 3 fori, distanziati 47,77mm l’uno dall’altro. Sulla piastra del tendicatena sono presenti 3 asole in cui vanno fissate 3 viti che ancorano il tendicatena al telaio. Le asole permettono una certa libertà di movimento al tendicatena, che può ruotare di alcuni gradi attorno al movimento centrale per poter essere regolato correttamente.
ATTACCO ISCG 05
Il principio del ISCG 05 è lo stesso dell’ISCG Old. L’unica differenza riguarda il posizionamento dei fori che è stato modificato per ridurre il problemi di interferenza con alcuni telaio. 05 è l’anno in cui è stato introddo (2005).
Oltre alla distanza dei fori per le viti (ora 55,92mm), cambia anche la disposizione dei fori stessi. Il metodo di fissaggio è lo stesso dell’ISCG Old, sempre tramite viti ed asole che permettono una certa rotazione.
ATTACCHI “CUSTOM”
Sebbene quasi tutti i produttori propongano solitamente attacchi standard, su alcuni telai per particolari esigenze di ingombro, vengono realizzati attacchi personalizzati. Naturalmente questo tipo di attacchi richiede tendicatena specifici.
Nel caso della Canyon Torque ad esempio, l’ingombro del carro e della piastra di fissaggio del deragliatore non consentivano il montaggio di un attacco ISCG o ISCG 05. E’ stato quindi realizzato un tendicatena specifico, con un attacco ad hoc.
ISCG O ISCG 05?
Riconoscere il tipo di attacco ISCG è estremamente importante se si ha in programma di acquistare un tendicatena, visto che ISCG Old e ISCG 05 non sono assolutamente compatibili.
Se non si conoscono le specifiche del telaio, visivamente è difficile riconoscere i due attacchi, a meno di non fare un confronto diretto.
Per capire a quale standard fa riferimento il nostro telaio, la soluzione è semplice. Con un calibro misuriamo la distanza tra i due fori inferiori: se la distanza è 44,77mm allora il nostro attacco è un ISCG Old, se è 55,92 allora abbiamo un ISCG 05. Se invece è un altro valore, allora siamo in presenza di un attacco personalizzato.
Regolare il tendicatena
La regolazione del tendicatena è molto importante. Un tendicatena regolato male non funziona correttamente e risulta inutile o addirittura controproducente. E’ quindi molto importante regolare correttamente la posizione della puleggia tendicatena.
La puleggia va posizionata in modo che la luce tra puleggia e il bash ring o la corona sia la più piccola possibile.
Troppo vicino? No, anche se non si vede dalla foto la puleggia non tocca sul bash guard per alcuni decimi. Si tratta di un montaggio corretto. Non andrebbe bene se la puleggia toccasse sul bash in quanto sarebbe trascinata dalla rotazione dello stesso.
La puleggia è infatti fissata sulla piastra del tendicatena tramite un’asola che consente di avvicinarla o allontanarla dalle corone, in modo che si adatti al meglio a corone e bash più o meno grandi o di differente dentatura. Semplicemente svitando e riavvitando la puleggia se ne può regolare la posizione. Un po’ di frena filetti poi non guasta mai, visto che spesso le pulegge per le vibrazioni tendono a svitarsi.
Regolata la distanza, si deve regolare l’altezza della puleggia, smontando la guarnitura. La puleggia va posizionata in modo che a bici scarica (sag nullo) la catena passi a filo del fodero inferiore del telaio.
Consiglio di proteggere adeguatamente il telaio. E’ inoltre importante controllare che la piastra del tendicatena non interferisca con il fodero basso, anche se questo non dovrebbe succedere su un buon tendicatena.
Ricordate sempre che spesso i problemi al tendicatena sono causati da una cattiva regolazione. Prima di tutto è sempre bene controllare che il tendicatena sia posizionato correttamente. Spesso infatti a causa dell’impatto con gli ostacoli, tende a spostarsi causando malfunzionamento dello stesso.
Con questo è tutto, arrivederci alla prossima settimana!
… e non dimenticate di dire la vostra!
Usate il tendicatena? Ne fate a meno? Trovate sia un componente utile anche per chi pedala?
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