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Nei report precedenti avevamo detto che nell’anno olimpico sarebbe stato difficile seguire tutte le competizioni a causa della loro compressione nei primi mesi dell’anno.
La prima vittima di questo tour de force è stata il Trofeo Delcar di Montichiari, tappa di chiusura del circuito Internazionali d’Italia series, che esce con qualche giorno di ritardo.
Effettivamente non siamo proprio nel bresciano…
…ma dovevamo seguire questi ragazzi per la trasferta nella prima World Cup oltreoceano…
Ok, ora che siamo atterrati e abbiamo preso posto a Cairns (Australia), possiamo iniziare con le cose serie e pensare al nostro weekend internazionale.
Chi ha seguito da vicino l’evento di Montichiari avrà notato che a differenza del solito, si sono disputate prima le gare Open, mentre domenica si sono date battaglia tutte le rimanenti categorie.
Gli espositori e i team sono arrivati alla spicciolata già dalla giornata di venerdì, occupando quasi totalmente il centro della cittadina bresciana
Rispetto al solito, però, la mattina di sabato è passata con una relativa calma. Betty, la moglie di Andrea Tiberi, attende che il marito rientri dalle prove sul percorso.
Denis Fumarola, Campione Italiano XCO, si rilassa in attesa del rientro del suo capitano.
Mano a mano che l’ora di partenza della gara donne si avvicina, i paddok iniziano a popolarsi. Nicolas Jeantet sarà bravo come meccanico, ma come cuoco ha sicuramente dei grandi margini di miglioramento 😛
L’alternativa era passare dal team Merida Italia… ragazze, non ve la prendete, abbiamo preferito la pasta, stavolta.
Mentre noi siamo in giro a fare pubbliche relazioni, gli atleti iniziano il riscaldamento. Sopra, in celeste, Chiara Teocchi (Bianchi Countervail) e subito sotto, in bianco con i risvolti iridati, Maja Wloszczowska (Team Kross).
Non siamo i soli ad essere impegnati nelle public relations. 😀
Manca davvero poco alla partenza delle donne open, i ragazzi austriaci stanno terminando gli ultimi check delle bici.
Le atlete si radunano nei call up boxes, Gunn Rita Dahle (Team Merida Multivan) aveva fatto gara a se a Nalles la settimana scorsa.
Jana Belomoyna (Cst Superior) potrebbe essere la persona giusta per infastidire la pluricampionessa norvegese.
Allo start le favorite non hanno un grande spunto e vengono avvolte dal gruppo.
Dopo il lancio, la prima divisa a spuntare sulla salita del castello, è quella verde del team Merida Multivan, appartenente a Gunn Rita Dahle.
Le inseguitrici hanno già più di 10 secondi di gap.
Nel secondo giro, Maja Wloszczowska (Team Kross), tenta di richiudere il distacco.
Le posizioni a podio si assestano e la leader indiscussa rimane Gunn Rita Dahle (Merida Multivan) che sembra salire senza fatica apparente la “salita della bestemmia”, uno dei tratti tecnici del percorso.
Dopo 5 tornate Gunn Rita Dahle taglia solitaria il traguardo.
Maja Wloszczowska e Gunn Rita Dahle festeggiano il risultato
Jana Belomoina (CST Superior), per alcuni giri si è giocata il podio con l’altoatesina Lisa Rabensteiner (Focus XC) ma alla fine è riuscita ad avere la meglio.
Dopo una grande gara, Chiara Teocchi termina in quinta posizione, vincendo così la categoria Elite donne del circuito internazionali d’italia
Aluni dettagli da campionessa iridata
Podio Donne Elite:
Mentre è in corso la gara donne, Giacomo Angeli, meccanico di Cannondale Factory, si prende cura della bici di Marco Aurelio Fontana,
Alle 16.00 i giudici sono pronti a fare entrare in griglia la categoria degli Open Maschile.
Andrea Tiberi (Frm Factory) ci aveva fatto preoccupare ad inizio anno, ma dopo il suo rientro nella gara di Milano, sembra averci dimostrato che non è una persona che molla facilmente.
Gerhard Kerschbaumer (Bianchi Countervail) scherza davanti all’obbiettivo. Per lui la gara di Nalles era andata piuttosto bene, forse la sua condizione sta ritornando ad essere buona…
Quest’anno abbiamo sempre trovato start line con atleti internazionali da top 20, Maxime Marotte (BH Sountour) aveva già dato del filo da torcere al bronzo olimpico nelle prime gare di stagione a Cipro e anche oggi è inserito nella lista dei sorvegliati speciali.
Montichiari è sempre stata una delle gare con più appassionati sul percorso. La partenza nella piazza centrale ha garantito anche quest’anno un grande afflusso di pubblico.
Gli atleti hanno compiuto un lancio prima di effettuare i normali giri, questo per evitare che si formassero pericolosi ingorghi tra gli stretti passaggi nel castello. Questo spazio di tempo ha permesso a fotografi e tifosi di assieparsi sulla caratteristica salita del Castello Bonoris.
Dopo molti anni che seguiamo questa gara, ormai è consuetudine dire che chi transita in buona posizione all’inizio, ha buone chances di poter potare a casa il podio. I due francesi Maxime Marotte (BH Sountour) e Stephane Tempier (Bianchi Coutervail) guidano la corsa, seguiti da Marco Aurelio Fontana (CFR)
Nel secondo giro, il terzetto al comando rimane indisturbato e alle loro spalle si continuano a variare le posizioni. Gioele Bertolini riuscirà a chiudere la sua gara in nona posizione, secondo tra gli under 23. Qui lo vediamo mentre da spettacolo sulle whoops.
Nella tornata successiva Marco Aurelio Fontana (Cannondale Factory Racing) prova il forcing e si avvicina all’atleta di BH Maxime Marotte, qui lo vediamo sul Salto Delcar.
Per la quarta volta i tre al comando ripassano dal via. Fuori dal podio, cercano di recuperare Luca Braidot (Forestale Cicli Olympia) e Johnnatan Botero (KTM protek Torrevilla)
Il leader della corsa Maxime Marotte (bh Sountou), accelera e i due avversari provano a tenere il passo per una rimonta negli ultimi due giri.
Marco Aurelio Fontana (CFR) e Stephane Tempier (Bianchi Countervail) non riescono a colmare il divario e il francese di Bh Sountour, Maxime Marotte, taglia il traguardo con un esiguo margine di vantaggio.
Podio Open Maschile
I Vincitori del Circuito internazionali d’Italia Series 2016 sono Chiara Teocchi e Stephane Tempier, entrambi del team Bianchi Countervail.
Gli organizzatori hanno incoronato Re e Regina del Castello, assegnati rispettivamente a Gunn Rita Dahle (Merida Multivan) e a Stephane Tempier (Bianchi Countervail).
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