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Il 2016 sarà un anno piuttosto intenso per lo sport: in questo anno olimpico, la stagione agonistica sarà densa di eventi fin da subito, così da poter consentire agli atleti di guadagnare quanti più punti possibili per la loro candidatura.
Dopo i ritiri nelle isole del mediterraneo, i team tornano a correre in Italia e con essi troviamo anche il nostro consueto appuntamento con gli Internazionali d’Italia series XCO.
Il circuito viene inaugurato dalla storica tappa di Maser e il circus torna con i suoi paddock tra le vie di questo piccolo paese del Trevigiano
Il “boss” Marco Boccellari, team manager del team Merida Italia, aiuta il suo staff nel prepare l’area.
Shimano da quest’anno sarà partner del circuito, fornendo assistenza diretta ai clienti sul campo.
Le prime gare di stagione rappresentano una buona occasione per ritrovare i vecchi amici.
Il Team Bianchi Countervail, di ritorno dalla trasferta greca, prepara i mezzi per la gara
Daniele, il giovane meccanico, ha una grossa responsabilità e cerca di curare ogni minimo dettaglio sulla full di Gerhard Kerschbaumer.
Anche al Focus Xc Italy si lavora per mantenere in perfetto stato di funzionamento ogni singolo componente.
Mentre Nicolas è al lavoro, le atlete Emilie Collomb ed Eléonore Barmaverain, se la prendono comoda durante il track walk.
Nei paddock non si sente ancora la tensione pregara e Rebecca Gariboldi si gode la mite giornata quasi primaverile,in compagnia di Mara Fumagalli.
Approfittiamo del pomeriggio per procedere con qualche intervista e bike check. Anna Oberperleiter ci racconta la sua strategia di gara…
…e ci mostra una chicca della sua nuova Lapierre.
La neo campionessa del mondo XCO Martina Berta ci mostra orgogliosa la sua Devinci Wooky con livrea iridata.
Nuova squadra per Gioele Bertolini, che quest’anno utilizzerà la softail BMC.
Manca poco alla conclusione della giornata e per lo staff è ora di una pausa…
….mentre il percorso, aperto per le prove libere, inizia ad essere affollato.
Gli atleti provano diverse volte uno dei tratti più spettacolari del circuito di Maser.
Abbiamo sempre sostenuto che la riunione tecnica fosse una cosa da non sottovalutare.
In Merida si lavora fino a tarda notte per terminare gli ultimi setup.
Sono stati più di 500 atleti, divisi tra allievi ed esordienti, ad aprire la giornata agonistica di domenica.
Un atleta si riscalda godendosi la gara da una posizione privilegiata.
I team manager tornano ai box dopo aver svolto il loro turno di assistenza.
Nei paddock inizia a crescere il rumore dei rulli che ci avvisa che non manca molto alla sfida femminile.
Terminata la gara della categoria Juniores, dove si sono sfidati 150 atleti, i ragazzi sono rimasti sul percorso a tifare le categorie open.
Mauro De Bortoli, il deus-ex-machina della manifestazione di Maser, controlla che tutto sia in ordine prima della partenza.
Circa un centinaio le donne delle diverse categorie che si sono confrontate qui a Maser.
Il “supporto” offerto ai propri atleti da Marco Cittadini, Marketing manager di Shimano, non si limita a quello tecnico.
Lisa Rabensteiner (Focus XC) parte subito forte, cercando di staccare le avversarie.
Chiara Teocchi (Bianchi Countervail) sfruttando le sue doti tecniche in discesa, alla fine del secondo giro prende il comando.
Serena Calvetti (Corratec – Keit) e Anna Oberparleiter (Lapierre Trentino) non riescono a tenere il passo delle due atlete in fuga e fanno gara per il terzo gradino del podio.
Chiara Teocchi (Bianchi Coutervail) taglia il traguardo dopo 4 tornate con un vantaggio di 22″ sull’atleta altoatesina.
Il podio open femminile:
- Chiara Teocchi (Team Bianchi Countervail)
- Lisa Rabensteiner (Team Focus XC)
- Serena Calvetti (Corratec Keit)
I pronostici si sono sprecati in questa settimana per la gara elite, tra gli addetti ai lavori e tra gli appassionati non si aveva ben chiaro chi potesse avere la meglio.
Nicholas Pettinà (Gruppo Forestale) svela subito la sua tattica e infila per primo il tratto tecnico della “Zoppa Secca”.
Nella seconda tornata a guidare la corsa è il duetto degli atleti Bianchi Countervail, Stephane Tempier e Gerhard Kerschbaumer, seguiti dal bronzo olimpico Marco Aurelio Fontana (Cannondale Factory) .
L’altoatesino perde posizioni e i due leader continuano ad accumulare vantaggio nel loro terzo giro.
Gli inseguitori Johnny Cattaneo (Wilier Force squadra corse) e Gioele Bertolini (Team NOB – Selle Italia) sono a meno di 20″ dal gruppo di testa.
Il meteo non ha risparmiato una leggera pioggia nella parte alta del percorso, ma i numerosi tifosi non si sono lasciati intimorire.
Marco Aurelio Fontana prende il comando della corsa.
Nelle retrovie si susseguono i cambi di posizione, Andrea Righettini non riesce però a rientrare il corsa.
Durante l’ultimo giro, Johnny Cattaneo (Team Wilier Force Squadra Corse) viene rallentato da una caduta e il compagno di squadra Tony Longo, in rimonta, prende il suo posto.
L’atleta Cannondale viene rallentato da alcuni doppiati e Stephane Tempier riesce a riavvicinarsi.
Marco Aurelio Fontana affronta a tutta gli ultimi km e taglia per primo l’affollato traguardo del 19° Gaerne mountainbike Trophy.
Stephane Tempier sconsolato, deve accontentarsi del secondo gradino del podio.
L’atleta Cannondale seguito da uno stuolo di ragazzini in cerca dell’autografo.
I fans affollano l’area delle interviste.
Tony Longo (Team Wilier Force Squadra Corse), atleta dedito maggiormente alle competizioni marathon, torna inaspettatamente sul podio di una competizione crosscountry,
Il podio open maschile:
- Marco Aurelio Fontana ( CFR)
- Stephane Tempier (Team Bianchi Countervail)
- Tony Longo (Team Wilier Force Squadra Corse)
Stephane Tempier festeggia con lo spumante.
Marco e Domingo (il suo preparatore) fanno il debriefing della giornata.
Tutte le classifiche sono raggiungibili da qui!
Qui le interviste dei vincitori.
Non perdetevi l’ampio servizio che verrà trasmesso da Bike Channel (canale 214 di Sky) in data 17 marzo dalle ore 19.45.
Il prossimo appuntamento degli Internazionali d’Italia Series sarà a Milano, nella storica cornice della Montagnetta di San Siro. Vi aspettiamo numerosi per tifare i grandi campioni della MTB internazionale.
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