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Di questi tempi su quasi tutte le Mountain Bike sono installate delle forcelle ammortizzate. Con un tale bacino di utenza, c’é un sacco di gente a cui non interessa particolarmente cosa succeda dentro alla propria forcella, finchè questa funziona bene. Per il pubblico più esigente ci sono compagnie come Formula che producono forcelle che possono essere settate esattamente come il rider vuole e che offrono percettibili miglioramenti a livello di performance. Durante la nostra recente visita a Formula abbiamo trascorso del tempo con Luca Rossi, responsabile del reparto Ricerca e Sviluppo, che ci ha svelato alcune delle principali caratteristiche delle loro forcelle e il modo in cui sono stati sviluppati i modelli 33 e 35 (qui il test).
Mtb-Mag: Qual è stata la prima cosa che avete fatto nello sviluppo della forcella?
Luca: Siamo partiti con l’obiettivo di mantenere rigidezza e leggerezza con la struttura. Per quanto riguarda le performance idrauliche, l’obiettivo era di fare qualcosa che potesse essere velocemente intercambiabile ma che allo stesso tempo fosse altamente regolabile.
Luca ci mostra il reparto dedicato ai test
Mtb-Mag: É difficile creare una forcella che sia altamente regolabile con tutte le richieste del rider moderno e che sia anche di semplice manutenzione dopo un uso in condizioni critiche?
Luca: Dopo che abbiamo creato la prima cartuccia abbiamo passato oltre 6 mesi sviluppandola ulteriormente, provando a romperla, per poi modificarla e successivamente testarla ancora fino a romperla. Ogni volta portando la forcella al suo limite. Abbiamo concluso cambiando ogni cosa rispetto al primo design, inclusi la densità della gomma della membrana, il sistema di tenuta del pistone, il controllo della soglia del blocco. Basandoci sui nostri test abbiamo rifinito tutto. In seguito abbiamo aggiunto la funzione di controllo della compressione con le valvole soft, medium e hard. Alla fine abbiamo ottenuto una forcella dalle alte prestazioni che rimane tale nel tempo.
Una delle soluzioni chiave adottate da Formula è la testa del pistone flottante
Mtb-Mag: Usate un pistone flottante, come siete giunti a questo sistema?
Luca: Deriva dai nostri test di laboratorio dove caricavamo la forcella lateralmente con un apposito macchinario. Durante i test di durata siamo stati in grado di misurare come ridurre le forze che vincolavano lo scorrimento della forcella.
Il peso extra che rappresentava il carico laterale, metteva sotto sforzo il pistone interno obbligandolo a scorrere a un’angolazione inadeguata. Il sistema flottante invece fa in modo che le forze impresse lateralmente non si trasferiscano sulla testa del pistone. Paragonata alle altre forcelle sul mercato, abbiamo realizzato una forcella che si muove in modo fluido, pur rimanendo leggera.
Mtb-Mag: Quanta scorrevolezza in più avete ottenuto con questo sistema?
Luca: Grazie a tutte le feature che abbiamo combinato, abbiamo rilevato un miglioramento del 30/40% come riduzione dell’attrito sul pistone sotto carico massimo, perciò l’incremento della sua scorrevolezza è significativo. Abbiamo speso molto tempo stando attenti anche alle tolleranze e agli allineamenti in fase di ricerca. Ognuno di questi dettagli messo insieme crea la scorrevolezza a cui puntavamo.
La flessione laterale, come quella che Luca ci mostra esagerando la forza applicata come dimostrazione, è responsabile del rallentamento della forcella nel suo scorrimento
La testa flottande del pistone è libera di muoversi all’interno dello stelo, quindi produce meno attrito e un affondamento più burroso
Questo è un punto debole per molte forcelle e Formula vi ha dedicato molto tempo per essere certa che la cartuccia restasse perfettamente intatta e sigillata
Mtb-Mag: Quante ore avete dedicato allo sviluppo della cartuccia?
Luca: Beh è difficile stimare il tempo, ma per esempio la cartuccia va testata in un ciclo di 10.000 colpi, con idraulica tutta chiusa. Con questi test di durata il nostro obiettivo è di assicurarci che questo lavoro sul banco di prova si traduca in concrete performance sui trail
Le principali parti soggette a rottura sono le tenute in gomma. In questo caso abbiamo fatto in modo che non si rompessero mai. Abbiamo fatto un buon lavoro.
Una vista in esploso delle parti della forcella
Un dettaglio della testa del pistone
I tre tipi di valvole di compressione: morbida, media e dura
Mtb-Mag: Per avere tolleranze strette, come conciliate i costi per raggiungere tali tolleranze con il fatto di offrire un prodotto a un prezzo accessibile?
Luca: Questo è uno dei nostri segreti. Esiste un modo per raggiungere questo scopo con il metodo con il quale realizziamo le forcelle. Questo fa parte della nostra esperienza commerciale. Abbiamo lavorato molto su questo aspetto sin dai primi prototipi.
Luca monta una forcella su un macchinario dedicato al test per misurare le forze di flessione
Mtb-Mag: Da quanti prototipi siete passati per giungere al prodotto finale?
Luca: Abbiamo lavorato su di un prodotto finale. Non ci siamo concessi alcun errore al di fuori del nostro laboratorio test, quindi le forcelle dovevano funzionare affinchè diventassero il prodotto finito. Non abbiamo avuto prototipi con differenti variazioni, siamo rimasti su un unico progetto che abbiamo sviluppato e infine prodotto.
Mtb-Mag: Quale sarà il futuro delle forcelle?
Luca: Bene, effettivamente stiamo lavorando su un ammortizzatore ad aria e ci stiamo concentrando costantemente sulle performance della nostra 35.
Mtb-Mag: Niente altro come per esempio reggisella telescopici?
Luca: Stiamo avendo qualche idea, non posso dire più di questo.
Mtb-Mag: L’elettronica nelle forcelle?
Luca: Per ora no. Sarà inevitabile in futuro, ma per ora niente.
Mtb-Mag: Quanto è importante il feedback dei comuni rider nello sviluppo dei vostri prodotti?
Luca: Le nostre forcelle con il settaggio standard sono usate dai pro e dai rider normali, insomma da tutti. Abbiamo un prodotto che funziona bene per tutti. In ogni caso se lo si desidera si può modificare ogni differente settaggio sulla forcella e settarla esattamente per come la si vuole.
Mtb-Mag: Paragonata alla concorrenza, quali vantaggi offre la 35?
Luca: Possiamo variare molte cose facilmente, la progressione si può modificare tramite la cartuccia dell’aria con piccoli cambiamenti nei livelli dell’olio. La compressione può essere settata in tre ampi range in base al kit valvola che si usa. Anche l’escursione può essere variata su ogni versione della forcella. In generale abbiamo creato una forcella che può essere regolata con setting da esperti oppure essere lasciata così com’é. L’unica clausola è che un rider normale potrebbe aver bisogno dell’aiuto di un rivenditore che lo aiuti a capire in che direzione muoversi con le regolazioni per ottenere il meglio dalla forcella, in base alle proprie capacità di guida.
Mtb-Mag: Grazie!
Luca: Prego!
Una delle vittime del test, pronta per essere spinta al limite
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