L’atleta che tutte le squadre vorrebbero ingaggiare, il ragazzo che tutte le mamme vorrebbero avere. Gerhard è così. Genuino, riservato, vincente. Ha solo vent’anni, già molti importanti successi, e almeno un’altra decade di permanenza tra i protagonisti del Cross Country mondiale.
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Gerhard Kerschbaumer nasce a Bressanone (BZ) il 19 luglio 1991, secondo di quattro figli (una sorella maggiore, un fratello e una sorella più piccoli). Papà autotrasportatore, mamma casalinga, Gerhard vive tutt’ora in famiglia, a Verdings, una frazione di Klausen (BZ).
A metà degli anni ’90, con la mtb all’apice dello splendore, inizia a pedalare per i sentieri della sua vallata, aiutando il nonno che ha un alpeggio con le mucche. Gerhard si trova bene in mezzo alla natura, a 2.200 metri. Il nonno lo ricompensa con qualche mancia, e Gerhard all’età di otto anni può permettersi di comprare una mountain bike, pagandola 1.400.000 lire.
Il divertimento per Gerhard aumenta a dismisura, andare e venire dall’alpeggio è molto più di un semplice svago.
Ma Gerhard desidera misurarsi con gli avversari, vuole gareggiare. Un collega di lavoro del papà convince Gerhard, all’età di undici anni, a tesserarsi presso la società sportiva SV St. Lorenzen, che lo iscrive a una gara a Bolzano, dove peraltro Gerhard coglie un ottimo quarto posto.
Gerhard rimane nella società SV St. Lorenzen per sette anni, fino al 2009, vincendo praticamente tutto da Junior. Esordisce nel 2003, cogliendo un secondo posto di categoria ai Campionati Italiani, piazzamento che replicherà anche nelle categorie superiori fino al 2007, quando però vince i Campionati Europei categoria Allievi a Metabief (F).
Nel 2008 passa nella categoria Junior, vince i Campionati Italiani, si piazza secondo nella staffetta agli Europei di St. Wendel (D) e terzo nella staffetta ai Mondiali di Commezzadura (TN), arrivando secondo anche nella prova di World Cup Junior di St. Wendel.
Nel 2009 fa man bassa di titoli. Campionati Italiani, Europei a Zoetermeer (NL), Mondiali individuali e a staffetta a Canberra (AUS), vincendo anche tre prove di World Cup a Offenburg (D), Houffalize (B) e Schladming (A).
Nel 2010 cambia casacca, i colori sono ora quelli del GS Forestale, e passa nella categoria superiore, la difficile Under 23. Coglie buoni piazzamenti, come il terzo posto ai Campionati Italiani e il secondo nella staffetta ai Mondiali di Mont Saint Anne (CAN), vincendo la prova XC del Tour de la Ville d’Aoste.
Il 2011 è storia recente. Lascia il GS Forestale per approdare alla corte di Felice Gimondi e Massimo Ghirotto nel Team TX Active Bianchi, indubbiamente la squadra italiana di rango più elevato, con un target ben preciso sulla World Cup XC e sui principali appuntamenti internazionali. E’ il salto di qualità che consente a Gerhard di concentrarsi su obiettivi prestigiosi. E li centra tutti, o quasi, perché gli sfugge solo il Mondiale XC di Champéry. Ventidue gare titolate, tredici vittorie, due secondi posti, quattro terzi posti lo proiettano al vertice della categoria Under 23, nella quale partirà con i favori del pronostico per l’anno 2012.
Raggiunto telefonicamente, Gerhard ci ha rilasciato questa intervista.
MTB-Forum: Primo anno nel Team TX Active Bianchi. Contento della scelta?
«Contentissimo. E’ un team che opera con grande professionalità, ma riesce a “coccolare” i propri atleti, come una famiglia unita. I rapporti interpersonali sono fondamentali per rendere al meglio sui campi di gara, e in questa squadra mi trovo veramente bene con tutti, in particolare con Tony Longo e Stephane Tempier, due grandissimi amici. E poi il DS Massimo Ghirotto è una persona straordinaria, per me quasi un secondo padre».
Nazionale italiana. Gerhard è giovane, ma può vantare una militanza di lungo corso in maglia azzurra.
«Ho avuto la fortuna di essere convocato presto in Nazionale, imparando molto. Con il CT Hubert Pallhuber ci sentiamo spesso e, abitando poco distanti, ci incontriamo mediamente una volta a settimana. Devo anche dire che mi sono sempre trovato bene con tutti i miei compagni di squadra, non solo in occasione delle gare ma anche durante i ritiri collegiali».
MTB-Forum: La tua annata agonistica 2011.
«E’ iniziata bene, con le prove nazionali XC. Poi ho affrontato la World Cup e sinceramente non mi sarei mai aspettato di vincere la prova inaugurale di Pietermaritzburg (RSA). E’ andata bene anche a Dalby Forest (GB), male invece a Offenburg (D), certamente la mia giornata più nera, che ricordo con maggior dispiacere. Nelle settimane seguenti mi sono rifatto vincendo gli Internazionali d’Italia, e ho affrontato con grande determinazione la trasferta di World Cup a Mont St. Anne. Dopo avere vinto, ho realizzato che la Coppa avrebbe potuto essere mia, anche perché il mio avversario più temibile, l’austriaco Alexander Gehbauer, aveva deciso di non intraprendere le trasferte in Canada e USA. Così il prosieguo della stagione si è incanalato sui binari della tranquillità. Ho vinto tutte le restanti prove di World Cup, cogliendo anche un bellissimo successo agli Europei di Dohnany (SLO), certamente la mia vittoria più bella quest’anno, assieme alla prova di World Cup in Val di Sole. Poi i Worlds di Champéry, dove purtroppo non sono riuscito a cogliere un brillante risultato, ma non mi rammarico di nulla, in quella occasione ho dato tutto, evidentemente gli altri erano più forti».
MTB-Forum: La migliore stagione di Gerhard Kerschbaumer?
«Sicuramente quella del 2009, quando ero all’ultimo anno da Junior. Vinsi 19 gare su 20, con una maiuscola prestazione al Mondiale di Canberra (AUS), probabilmente la più bella gara di tutta la mia carriera».
Obiettivi 2012.
«Gli obiettivi saranno molto simili a quelli del 2011, quindi World Cup, Campionati Europei e Mondiali, Internazionali d’Italia XC, con l’aggiunta di una possibile convocazione per i Giochi Olimpici. Nonostante qualche mio collega Under 23 abbia scelto di gareggiare tra gli Elite, io rimarrò ancora in questa categoria. Poi nel 2013 vedrò se cambiare oppure no».
MTB-Forum: Londra 2012, Olimpiadi. La tua giovane età potrebbe consentirti di partecipare a quattro edizioni dei Giochi Olimpici. Le tue aspettative per Londra?
«Se mai dovessi essere convocato per Londra, desidero fare una gara al massimo delle mie possibilità, senza dovermi rimproverare nulla. So di essere ancora giovane e inesperto, con me in gara ci saranno mostri sacri pressoché imbattibili. Però vorrei esprimere tutte le mie potenzialità e vedere a fine gara quale sarà il risultato. Ho avuto modo di provare il tracciato olimpico, lo ritengo adatto alle mie capacità. E’ realizzato molto bene, anche per la visibilità da parte del pubblico».
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MTB-Forum: Biciclette, allenamenti e alimentazione?
«Durante la stagione agonistica mi alleno prevalentemente con la mountain bike. Da quest’anno ho introdotto anche l’utilizzo della bici da corsa. Però l’ho sfruttata per il 30% circa del tempo che ho trascorso in sella. In particolare, ho notato che la specialissima stradale mi è risultata utile prima e dopo ogni gara, per le fasi di rifinitura e scarico muscolare. Quando non sono in ritiro mi alleno sovente assieme a Franz Hofer, un vero amico con cui condividere le scorribande sui pedali.
Ho tre biciclette, ovviamente tutte Bianchi. La Oltre da corsa, la Methanol 26 e la nuovissima Methanol 29 SL, che ho provato nell’ultima parte di questa stagione. Con la 29 mi sono trovato molto bene, soprattutto in discesa. Ho avuto immediatamente un ottimo feeling, credo che la utilizzerò prevalentemente l’anno prossimo, salvo casi particolari nei quali il tracciato favorisca palesemente la mtb da 26 pollici, che ha uno scatto più fulmineo.
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Per quanto riguarda la manutenzione delle mie bici, provvedo personalmente a tutto, sono un discreto meccanico. Ovviamente quando sono con la squadra o con la Nazionale, lascio fare al meccanico professionista. Prediligo un assetto racing, con forcella tarata dura in compressione, con un carico di stacco elevato. Anche la pressione delle gomme tubeless mi piace elevata (Gerhard è alto 181 cm e pesa 67 kg, ndr). Per gli allenamenti non ho tabelle schematiche, seguo i preziosi consigli del DS Massimo Ghirotto, del CT Hubi Pallhuber e di Klaus Fontana, grande amico ed esperto in materia. In inverno pratico frequentemente lo sci alpino, disciplina che mi piace moltissimo e che mi consente di mantenere elevate capacità aerobiche, utili per agganciare poi i lavori di forza e resistenza sulla bicicletta.
Per quanto riguarda l’alimentazione, non seguo alcuna dieta particolare, mangio ciò che cucina la mamma per tutti noi. Quando sono con la squadra, mi attengo al regime alimentare tipico delle competizioni ciclistiche».
Altre informazioni e notizie relative a Gerhard Kerschbaumer sono reperibili sul suo blog.
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