Islanda in mountain bike

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Chiudo gli occhi e ancora oggi mi immagino quei luoghi, un viaggio nella natura selvaggia per conoscere il mondo ma soprattutto me stesso. Un viaggio duro che diventa metafora di vita: avanzare è doloroso ma restare fermo è la fine di tutto. Difficile tornare a casa uguali a come si è partiti, viaggiare è sinonimo di cambiamento, cambiare significa crescere e l’Islanda per me è stato questo. Vivo nella società del benessere, non mi manca nulla e privarmi di alcune cose mi fa fare un passo indietro. Mi chiedo, quand’è che a casa ho mai avuto freddo o mi è mancato un buon pasto? Ho apprezzato il calore di un semplice fuoco quando non avevo nulla per scaldarmi e ho riscoperto il sapore del cibo quando ho avuto veramente fame, qui mi sono sentito di nuovo vivo!

Traccia GPS



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Altri episodi Trail Ninja.

Cosa indosso

– Jersey manica lunga Mons Royale
– Jersey manica corta Mons Royale
– Guanti
– Pantaloni Mons Royale
– Fondello
– Calze Mons Royale
– Ginocchiere Leatt
– Casco Leatt Enduro 3.0
– Buff
– Scarpe
Giacca Leatt MTB HydraDri 4.0
Giacca Leatt MTB HydraDri 2.0
– Piumino

MTB

– Trek Fuel EX

– Pässilä Runtu

I miei componenti sulla MTB

– Pedali dhsign
– Attacco manubrio dhsign
– Manubrio
– Ruote Damil Components (come alternativa alle Bontrager carbon)
– Borse bikepacking Miss Grape

La mia attrezzatura

– Tools Granite Design
– Pompetta oneUp Components
– GOPRO Hero9 Black
– GOPRO Max
– Drone DJI Mavic Mini 2
– Sony zv-e10
– Zaino Evoc Explorer 30L
– Zaino Evoc Trace 18L
– Hookabike
– Faretti Magicshine
– Tenda Vaude Power Lizard 1/2P
– Materassino Thermarest NeoAir
– Sacco a pelo invernale
– Sacco a pelo estivo
– Tubolito

Commenti

  1. Video stupendo. Ne ho visti diversi sui viaggi in islanda ma molti sinceramente dopo un pò annoiano questo invece è molto ben fatto e della giusta durata.
    Le riflessioni finali la cigliegina sulla torta. Top
  2. Video molto bello; a mio avviso l'Islanda, che ritengo il posto più bello del mondo, tra pioggia e vento e un posto poco adatto al ciclismo, o meglio, ci vuole una grande tenacia per affrontarla su due ruote. Comunque questo è uno degli aspetti della mountain bike e del ciclismo in generale che adoro, anche senza i "passaggini tecnici" che a mio avviso lasciano il tempo che trovano
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