[Comunicato stampa] Pila (Aosta), 21 luglio 2018 – Si è concluso, tra conferme e novità, il primo giorno dei Campionati italiani assoluti di mountain bike. Per XCO il primo gradino del podio è stato calcato da Kerschbaumer per gli Elite, Zanotti per Under 23, Avondetto per gli Juniores, Lechner, Tovo e Specia per le rispettive categorie femminili. I Campionati italiani proseguiranno domani, domenica 22 luglio, con le finali downhill e bike trial.
Grande conferma per gli Elite XCO, con la stravincita di Gerhard Kerschbaumer, recente primo posto alla tappa di Coppa del Mondo in Andorra, che ha letteralmente bruciato i suoi competitor sul duro tracciato di gara lungo 4,2 km, creato dal Gs Aosta. A seguire le punte di diamante del C.S. Carabinieri, Luca e Daniele Braidot, quest’ultimo in grado di una rimonta eccezionale su Bianchi e Colledani, nel corso degli ultimi due giri. Spettacolari i passaggi tecnici sui molteplici tratti creati artificialmente in occasione dei Campionati: dai salti del Plan Bois Jump, passando per tratti guidati tra pietraie e radici su single track in crinale, gli Elite non si sono risparmiati in quanto a esibizione di performance e grande abilità tecnica. Tra i team si può affermare che il C.S. Carabinieri abbia dominato questo Campionato, con tre atleti classificati dal 2° al 4° posto.
Gerhard Kerschbaumer: “Il percorso era molto bello, l’ho trovato simile a quello di Andorra: la salita era giusta, in discesa ho incontrato tratti tecnici molto belli, in particolar modo la penultima discesa con il drop era da interpretare”.
Luca Braidot: “Nonostante ci sia una sana competizione anche all’interno del team, abbiamo fatto gioco di squadra per posizionarci nel miglior modo possibile; ognuno di noi ha sfruttato le proprie peculiarità per dare il meglio, chi spingendo in salita e chi conducendo in discesa”.
Una gara emozionante anche quella delle giovani promesse italiane under 18 del Cross Country olimpico, con il distacco totale del nuovo campione italiano Juniores Simone Avondetto sui compagni di gara. L’altitudine ha giocato a suo favore, togliendo il fiato a Filippo Fontana, affiancato ad Avondetto per i primi due giri, finché la salita ha creato il distacco. Inizialmente la terza e la quarta posizione erano occupate da Zaccaria Toccoli e Andrea Colombo, in una gara che si è configurata a coppie, fino all’ultimo giro, dove si è svolto un colpo di scena finale, grazie al sorpasso energico di Toccoli, che si è classificato secondo, seguito dall’ex campione italiano Juniores Fontana, a un minuto dal primo classificato. “Il percorso è molto tecnico – ha commentato Simone Avondetto – non c’erano momenti per riposarsi, era tutto da spingere; il tratto nel bosco ha rappresentato il punto più duro a livello agonistico, ma anche il più divertente”.
Dagli Under 23 ci sono state novità dal sapore valdostano: Juri Zanotti, Alessandro Serravalle e Alessio Agostinelli hanno combattuto strenuamente per tutto il tempo, fino alla volata finale degli ultimi 500 metri che ha visto la coppia Zanotti-Serravalle strappare il traguardo con pochi metri di distanza tra le reciproche ruote. Settimana di grandi emozioni per Serravalle, il primo valdostano a laurearsi, nel giro di pochi giorni, sia medaglia d’argento agli Italiani FCI di mountain bike, che alla triennale di Scienze Motorie di Torino. Figlio d’arte Serravalle, la madre è la stessa Anna Bovet che nel 1993 arrivò 8° agli stessi Campionati italiani a Pila (quando Paola Pezzo, oggi madrina dell’evento, conquistò l’oro): “Purtroppo non sono riuscito ad arrivare primo neanche quest’anno ma, proseguendo la tradizione di famiglia, sono riuscito a migliorare il risultato di mia madre”. Zanotti si riconferma Campione italiano al suo primo anno dal passaggio in U23, dando ancora prova delle sue abilità, appena approdato in categoria superiore.
Entusiasmante la rinascita delle donne, partite a scaglioni nelle tre categorie Elite, U23 e Junior, con la riconferma della Campionessa Elite Eva Lechner, habituée dei podi nazionali. Una gara molto accesa a Pila, con l’impegno delle veterane ma segnata anche dalla chiara emergenza dei nuovi talenti, nello specifico Giada Specia, Campionessa Junior, e Marika Tovo, oro U23, che “si stanno distinguendo per crescente bravura – ha specificato Paolo Garniga, responsabile FCI fuoristrada – diventando sempre più competenti a livello tecnico, in particolare in discesa, e dando alla Federazione e le associazioni nuove speranze nel panorama giovanile delle donne”. Ottimismo per la Tovo, che è riuscita a portare a casa l’oro (e posizionarsi seconda assoluta) passando il traguardo a piedi, a causa del cambio bloccato dalla bandiera tricolore. Un inconveniente che ha solo anticipato l’inno nazionale per la sua riconferma a Campionessa nazionale, questa volta in categoria superiore rispetto allo scorso anno. Inconveniente spiacevole per la promettente Martina Berta (U23) che, a seguito di un incidente su un tratto tecnico artificiale al quarto passaggio, ha riportato un trauma a un braccio, elemento che l’avrebbe portata al ritiro, nonostante la sua seconda posizione.
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