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Spesso si torna sull’argomento di quanto la soluzione del tradizionale sistema di trasmissione con cambio esterno sia una delle tecnologie più antiquate sulle moderne Mountain Bike. Seppure aggiornatissime ed evolute a livello di precisione, ergonomia, range di rapporti etcetera, il principio del cambio esterno si basa sempre sul sistema nato (ovviamente per BDC) nel lontano 1949: il classico deragliatore esposto a urti e rotture, il pacco pignoni che in base alla posizione della catena influisce sul pedal kickback, la catena stessa che subisce maggiore usura.
D’altra parte la ricerca di alternative con cambio e rapporti interni non ha prodotto molti risultati. Due le linee di pensiero: chi ha provato a integrare la “scatola del cambio” nel telaio, da Gearboxx a Pinion, passando per Honda, Lahar, Zerode e altri, con molti limiti legati al cinematismo e alla posizione dell’infulcro, al peso e all’effettiva efficacia, oppure chi come Rohloff ha provato a inserire il tutto all’interno del mozzo, portando in ambito MTB delle soluzioni già esistenti per le city bike, ma con componenti più robusti, aggravando però il costo e il peso, molto importante trattandosi di una massa non sospesa.
Kindernay, un’azienda norvegese creata da giovani rider/ingegneri, ha prodotto un mozzo con cambio interno limitando il peso e realizzando dei miglioramenti in termini di praticità. Per quanto riguarda il primo punto, il risultato ottenuto dal Kindernay XIV non è ancora da lasciare a bocca aperta, ma con i 1.400 grammi dichiarati si attesta a circa mezzo chilogrammo meno del suo competitor e a circa lo stesso peso di un insieme mozzo/cassetta/cambio/corone/deragliatore/comando di un sistema 3×10 con il quale va confrontato in termini di range di rapporti.
Il Kindernay XIV infatti offre una gamma di 14 rapporti con un range del 543%, paragonabile secondo i loro dati, sia come range che come salto tra ogni rapporto, a una trasmissione 3×10 con corone 22-32-42 e cassetta 11-32.
Il perno è passante, da 12mm per la versione da 142mm e da 10mm per la versione da 135mm di battuta. Pare stiano lavorando anche su una versione Boost 148. I punti di ingaggio della ruota libera che si interfaccia al sistema planetario a 3 serie, sono 24, per un rapido innesco.
La parte nera centrale, denominata SWAP, è la ghiera che comprende le flange di innesto dei raggi, 28 nella versione standard. Grazie a questa ghiera removibile, acquistabile separatamente come ricambio, si possono tenere più ruote montate secondo le proprie esigenze, utilizzando un singolo mozzo.
Si smonta il mozzo dallo SWAP, lo si monta su un altro SWAP raggiato su un altro cerchio e si cambia ruota, senza che il mozzo costituisca un limite nel poter avvantaggiarsi di ruote da fango o da allenamento.
Il Kindernay XIV si attiva tramite comando idraulico, quindi con doppio circuito a olio che permette di salire con i rapporti o di scalarli. Come per gli impianti frenanti, è dotato di porte di spurgo e di membrana di compensazione per il cambio di temperatura e quindi di volume del fluido idraulico. Il sistema in questo modo è molto più leggero e offre un feeling più preciso nell’attivazione del comando, oltre al vantaggio di non necessitare regolazioni.
Comando che è formato da un trigger con una singola leva per salire con i rapporti e un altro trigger dall’altro lato del manubrio per scalare. Si può scegliere se affidare il comando “upshift” al lato destro e quello “downshift” al lato sinistro o viceversa. Il team di Kindernay sta intanto sviluppando un trigger unico per entrambi i comandi, sempre idraulico. Continuando a tenere premuto, il cambio continua a salire o a scendere con i rapporti.
Il prezzo definitivo per il momento non è stato ufficializzato. Sul sito di Kindernay è possibile acquistare in prevendita l’intero set al prezzo di 9.990 Corone Svedesi, circa €1.000.
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