La Ferrand-Prevot è la prima campionessa del mondo gravel

È il suo decimo campionato del mondo in carriera, il quarto in questa stagione. A Cittadella la trentenne francese Pauline Ferrand-Prevot ha fornito l’ennesima prova superlativa della sua lunga e luminosa carriera: imbattibile anche nel Gravel. Lungo i 140 chilometri del tracciato che collegava Vicenza a Cittadella, con gli unici sobbalzi altimetrici subito dopo il via, la transalpina non ha sbagliato nulla. Impeccabile anche nella volata a due, che l’ha vista prevalere sulla biker svizzera Sina Frei, campionessa del mondo short track 2021 e argento nel cross country all’Olimpiade di Pechino, una che sullo sterrato sa il fatto suo. Distanziata di poco, ha ottenuto la medaglia di bronzo la bergamasca Chiara Teocchi, un’altra specialista degli sterrati, terza anche al campionato italiano Gravel.
Un podio dunque, quello di Cittadella, occupato per intero da atlete del fuoristrada.

In via Campo Marzo a Vicenza si sono schierate una quarantina di atlete di 16 nazioni. Gara tiratissima sin dalle prime battute. Messi alle spalle i Berici, all’ingresso della provincia di Padova rimangono in testa 20 concorrenti. Da queste si avvantaggiano Pauline Ferrand-Prevot, Sina Frei, Chiara Teocchi, assieme a due stradiste, la tedesca Jade Treffeisen e la statunitense Lauren Stephens. A -50 chilometri hanno un vantaggio di un minuto sulle inseguitrici. Ferrand-Prevot pigia sul gas e l’americana si arrende, restano quattro atlete a giocarsi tre medaglie. Dietro, intanto, la campionessa italiana Barbara Guarischi si avvicina sempre più: sarà quinta.

Nel fossato erboso attorno alle mura di Cittadella la Treffeisen perde terreno, l’ultima rampa è fatale anche alla Teocchi e così quella per la maglia iridata diventa una sfida a due. In volata la Frei si rassegna ad un destino segnato, quello di soccombere all’avversaria più temuta e più quotata.

LE DICHIARAZIONI

Pauline Ferrand-Prevot: “Per me era la prima gara di gravel di sempre, alla partenza non sapevo a cosa sarei andata incontro; peraltro, non ho fatto degli allenamenti specifici prima della gara. Ho tentato di correre con intelligenza, forzando nei tratti più tecnici. Sono rimasta calma, ero consapevole che un eventuale arrivo in volata mi avrebbe favorito. Questo successo mi rende felice, durante la corsa mi sono anche divertita. Non è stato facile controllare le ragazze italiane, erano tutte molto agguerrite. Negli ultimi due chilometri ho realizzato che ce la potevo fare, stavo bene”.

Sina Frei: “Ho dato il massimo, non posso essere delusa di questo secondo posto. Mi aspettavo un finale in volata, quindi ho tentato di attaccare. Non è andata, pazienza. Mi tengo stretta questa medaglia. Ho apprezzato in particolare la prima parte del percorso, con alcuni strappi. In tante situazioni non è stato facile governare la bici, le curve erano inaspettatamente scivolose”.

Chiara Teocchi: “Ho terminato la stagione alla grande, questo è uno dei più bei giorni della mia vita. Fin dai primi chilometri mi sono buttata nella mischia; ai meno 10 ho iniziato ad avere i crampi, ho stretto i denti. Abbiamo tenuto dei ritmi altissimi. Vengo dalla mountain-bike, non sono abituata a queste velocità: nei tratti di strada pianeggianti il contachilometri ha segnato addirittura i 42 orari. Un ringraziamento speciale va alle mie compagne di squadra”.

CLASSIFICA

DOMENICA SONO DI SCENA I PROFESSIONISTI

Incoronata la regina del Gravel, domenica resta da assegnare lo scettro in campo maschile. A giudicare dalla starting list si annuncia una sfida all’ultimo colpo di pedale. Gli occhi sono tutti su Mathieu Van Der Poel, eccellente stradista, crossista e biker. L’olandese della Alpecin-Deceuninck, vincitore di due Giri delle Fiandre e quattro mondiali nel cross, dovrà vedersela con una compagine di contendenti molto qualificata. Sono annunciati al via in Campo Marzo a Vicenza Peter Sagan, Greg Van Avermaet, Zdenek Stybar, Alexey Lutsenko, Nathan Haas, Gianni Wermeersch, Lawrence Naesen, Magnus Cort Nielsen, Davide Ballerini, Lilian Calmejane, Nicholas Roche, Daniel Oss, Carlos Verona, Alessandro De Marchi, l’iridato Under 23 Yevgeniy Fedorov e la leggenda della mtb Alban Lakata. Meno conosciuti al grande pubblico ma non meno agguerriti sono gli specialisti del gravel, come l’australiano Blazevich e gli olandesi Havik e Ockeloen, in evidenza nella UCI Gravel World Series.

Al via del campionato del mondo Elite maschile, alle 11 in Campo Marzo a Vicenza, si schiereranno circa 150 corridori, in parte convocati nelle rispettive rappresentative nazionali, in parte qualificatisi durante le prove del UCI Gravel World Series. Si corre sulla distanza di 194 chilometri, coprendo lo stesso percorso delle Donne Elite fra Vicenza, Padova e Cittadella, con l’aggiunta di due giri in un circuito finale di 26,8 chilometri, completamente pianeggiante, a cavallo fra le province di Padova e di Vicenza. Dopo l’ultimo passaggio sullo sterrato del fossato delle mura di cinta, il boato del pubblico di piazza Pierobon a Cittadella accoglierà il primo campione del mondo Gravel professionisti.

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