Premessa: questo articolo riguarda il mezzo, non la disciplina.
Vi ricordate una decina di anni fa, quando le bici da enduro erano il non plus ultra e tutti ne volevano una? Una mountain bike con 160mm di escursione anteriore e posteriore, un peso sui 13 kg, sufficientemente robusta per non demolirsi durante le discese fatte a cannone.
Non era un caso se a novembre 2014 qui sul mag pubblicammo la più grande comparativa di bici che abbiamo mai fatto, intitolata “Comparativa 15 bici da enduro“.
I pesi, e i prezzi, sono ancora lì, nero su bianco. La più cara – di gran lunga – era una Santa Cruz Nomad custom da 8.000€, mentre la più pesante – anche questa di gran lunga – era una Nukeproof Mega da 14.8kg.
Sembra di guardare un pianeta diverso da quello attuale, non solo per i prezzi, che sono esplosi, ma anche per i pesi. Certo, si trattava quasi esclusivamente di mountain bike con ruote da 27.5 pollici, ma troviamo anche tanti telai e ruote in alluminio.
Quindi, cosa è successo?
L’enduro è diventato sinonimo di gare. Se prima si comprava una enduro per poter salire e scendere divertendosi, con gli anni ci si è sempre più focalizzati sulle discese, complice anche l’impronta data dalle Enduro World Series, nate nel 2013 proprio nella località della comparativa, Punta Ala. Salire con una enduro? Ormai alle EWS è rimasta solo Finale Ligure a chiedere di pedalare con le proprie forze, e anche nella località ligure la prima risalita fino al Melogno nel 2022 si è fatta in furgone.
Anche chi non fa gare si è scoperto essere un gran discesista grazie a Strava e ai suoi Kom. Se poi quel Kom non arriva, si crea un segmento apposito per riuscire ad avere la corona.
Ecco dunque che pian piano le aziende hanno stravolto le bici da enduro, rendendole pesanti e di fatto poco godibili in salita, per usare un eufemismo. Prendete la Jekill della comparativa e paragonatela con quella sul mercato oggi: con gomme leggere, senza pedali, quest’ultima pesa 16kg, contro i 13.8 di quella del 2014.
Sfiga vuole che in questi ultimi 10 anni il mercato delle mountain bike sia cambiato anche per un altro fattore: le bici elettriche. In tanti si sono chiesti perché dover fare affidamento su shuttle o funivie per le risalite quando un motorino e una batteria risolvono il problema alla base.
Prendiamo l’ultima Specialized Levo SL: il modello più economico pesa 18.25 kg. Più economico per modo di dire, visto che costa come la famosa Nomad custom del 2014. In ogni caso, la Levo SL scende meglio di qualsiasi enduro del 2014 ed ha un motore che permette di salire senza sciogliersi in una pozza di sudore.
E qui si chiude il cerchio, e con esso il concetto di bici da enduro classica. Buona fortuna se ne cercate una presso un qualsiasi negoziante. Non avrete problemi però a trovare la versione elettrificata, di cui ne vedrete a iosa sui sentieri.
La buona notizia per chi pedala: le bici da trail, con escursione 140-150mm, sono fantastiche e vi faranno dimenticare velocemente la parola “enduro”.
Poi mi è salita la scimmia e sono tornato all endurona senza motore perché comunque in discesa 14kg non sono come 22kg ma faccio la metà dei giri anche se con maggiore soddisfazione a me che piace la fatica.
Non c è una regola.
Di certo per chi ama la discesa e basta e vuole solo passare una bella giornata con gli amici e non ha un bike park con risalita l
e-bike è la scelta ottimale, meglio portarsi dietro 7/8kg in più in discesa che morire in salita...
Questo tutto a discapito delle enduro pure che comunque vengono prodotte sempre meno così come da anni lo sono le Dh e a breve vedrete che le xc avranno lo stesso calo.
Quelli che muovono il mercato non sono i pro sono i 40/50 enni che lavorano e che hanno poco tempo, l e-bike è il prodotto ideale.
Poi chiamateli motorini, diciamo che non è ciclismo, tutto quello che volete ma il mercato parla abbastanza chiaro.
Faccio una battuta. Sarà un po' come fu per i tatuaggi...all inizio eri classificato come narcotrafficante per un tatuaggio di 1cm sulla spalla, oggi se nn ce l hai ti chiedono "come mai?"...