La fotostoria della Rampage 2016

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A parte un paio di episodi senza gravi conseguenze, la Rampage 2016 è andata piuttosto liscia rispetto alle scorse edizioni. Dopo una stagione dura che ha segnato la vita a Paul Basagoitia, oltre a qualche polemica relativa all’operato dei giudici, molti erano rimasti con l’amaro in bocca. Quest’anno RedBull ha portato alcuni cambiamenti decisivi, tutti ben accolti: hanno aumentato la sicurezza, hanno raccolto feedback dai rider, hanno aumentato i premi e hanno introdotto due nuovi giudici assolutamente rispettati da tutti i rider, Kyle Jameson e Nico Vink, entrambi ex partecipanti della Rampage. La finale è stata tesa e, come al solito, il vento l’ha fatta da padrone.

Nonostante il pessimo stato di forma dopo essersi preso un paio di grosse cartelle, Conor MacFarlane si è presentato all’incontro dei rider pronto per entrare in azione.
Kurt Sorge ammira il suo drop più grande.
Il pubblico affamato di azione.
I giudici più fighi.
Darren Berrecloth apre le danze.
Il drop di T-Mac e di Berrecloth era impressionante.
Carson Storch tira un mega 360 che gli è valsa la vittoria del best trick.
La sezione alta della linea di Tom Vansteenbergen era davvero tosta.
Brandon dopo la parte alta estremamente tecnica ha chiuso un grosso 360 flatspin sullo step up, dopo di che ha tirato questo massiccio backflip sul flat drop, andando a prendere il punteggio più alto.
James Doerfling e Aggy condividevano questo linea assurda in mezzo alla montagna. 50° di inclinazione, roba da sci.
Aggy sul drop 360 che gli è costato un infortunio…
…perché è rimasto troppo sulla destra. L’attimo prima dell’impatto.
Bacino rotto, per fortuna senza bisogno di operazioni. Il canadese sarà fuori gioco per 8-10 settimane. Si può dire che gli é andata bene, visto il tipo di impatto.
Antoine Bizet con un backflip sulla cresta.
Brett Rheeder è molto deluso della sua performance alla Rampage. Si rifarà l’anno prossimo, speriamo.
Tommy G con due 360 nella sua discesa.
Norbs, concentrazione prima della discesa.
Norbraten quest’anno non è stato derubato dai giudici.
PEF è il rider che ha percorso la parte alta alla velocità più pazzesca di tutti.
Kyle Strait è l’unico rider che nella seconda run ha dato tutto, malgrado il vento.
Cam Zinkdà le ultime badilate alla sua linea.
Cam Zink con un 360 su un drop notevole. Finirà per terra per una rotazione troppo accentuata, infortunandosi il pollice e rinunciando alla seconda run.
Andreu Lacondeguy non ha mostrato nessuno dei suoi trick, pur scendendo a tuono e molto sicuro di sé.
Remy Metaillier, veloce e sicuro come ci ha abituato nei suoi video da Whistler.
Conor MacFarlane – mola mia!
Cadeva, e si rialzava, con una faccia che ricordava più quella di un pugile che quella di un mountain biker.
Antoine Bizet attende il momento giusto.
Semenuk torna in cima dopo la prima run. La sua seconda, alla fine, non c’è stata: aveva già vinto.
Kurt Sorge. Anche lui ha rinunciato alla seconda discesa.
Podio.
Top 10.
Aggy, siamo tutti con te.

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