La manutenzione? Non serve!

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Quante volte abbiamo letto nel forum di gente che dice di non fare quasi mai manutenzione alla propria bici? Per esempio, a parte lavare il mezzo e oliare la catena, sembra che alcuni irriducibili siano più che soddisfatti delle prestazioni delle sospensioni anche se non hanno fatto un cambio olio da anni.

C’è da chiedersi come questo sia possibile, e la spiegazione è solo una: abitudine. Nel senso che la performance cala lentamente nel tempo, e uno fa in tempo ad abituarcisi e non ricordarsi più come lavorasse bene una forcella o un ammortizzatore quando erano nuovi. I produttori vengono sbeffeggiati per gli intervalli relativamente brevi in cui si consiglia di fare una revisione, perché secondo gli irriducibili è solo un modo per spillare i loro soldi.


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Ci sono anche tanti biker che non hanno voglia di mettersi a lavorare sulla bici: dopo il giro, la lavano (se va bene) e la mettono in garage fino alla prossima uscita.

Voi che tipo di biker siete? E soprattutto, notate la differenza fra delle sospensioni perfettamente funzionanti e quelle con i topi morti dentro?

 

Commenti

  1. Condivido il pensiero di Ozzy, e personalmente sono molto attento a effettuare una manutenzione regolare delle sospensioni (che differenza, ogni volta!) e a sostituire i componenti soggetti a usura. Tenendo nota di tempi e chilometri trascorsi tra i vari interventi è ancora più facile.
  2. Beati quelli che affidano la propria vita ad una bicicletta, che viene vista solo come un giocattolo o uno strumento di svago. Io le lavo spesso, controllo freni, trasmissione e serraggi principali quasi tutte le volte, anche perché dopo anni di utilizzo impari con l’esperienza quali sono i punti deboli di un telaio. Le sospensioni le revisiono ogni 2 anni, ma solo perché non faccio molti km, e le revisioni i produttori di sospensioni le danno per numero di ore di utilizzo. Ma soprattutto i casi sono due: o ci si deve fidare ciecamente di un meccanico che tratti la nostra bici come tratterebbe la sua, oppure ci si attrezza per fare le cose in autonomia, e spesso purtroppo ci si accorge che la prima ipotesi è davvero remota.. a me l'esperienza da motociclista, mi ha fatto sviluppare una buona coscienza dell’importanza di una corretta manutenzione (in moto si muore facilmente), e quindi tratto le mie bici come se fossero motociclette. Costa tutto questo? Si, e anche tanto, ma ognuno sceglie come proteggersi in modo attivo (vedi protezioni) e passivo (bici manutenute al meglio). Piuttosto risparmio una pizza al sabato sera, ma non voglio rimanere senza freni in una discesa
  3. avendo più bici, anche se strava mi segna la percorrenza su ogni mezzo, diventa difficile capire quando fare manutenzione...

    poi ho scoperto l'app ProBikeGarage... che si sincronizza con Strava, ti segna i km e le ore effettive, puoi caricare per ogni bici i componenti montati, segnare quando sono stati fatti i vari service e ti avvisa sullo stato di manutenzione. per me è diventata un must!!!
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