La Nuova Zelanda vince il Trofeo delle Nazioni. Italia squalificata

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Oggi a Finale Ligure si è corso il Trofeo delle nazioni di enduro. Ogni Paese presentava una squadra di 3 atleti elite maschili e altrettante atlete femminili. Se per gli uomini italiani qualcosa è andato storto, visto che sono stati squalificati (sulla motivazione vedere sotto, visto che né l’organizzazione né la direzione gara si sono presi la briga di comunicarla), le donne hanno concluso in quarta posizione, dietro a Francia, Germania e Gran Bretagna. Magicamente è comparso un team femminile U21 italiano, non annunciato quando erano state comunicate le squadre, che è arrivato sul podio (bronzo).

Nella categoria maschile ha vinto la Nuova Zelanda davanti alla Francia e agli Stati Uniti. Risultati completi qui.



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Update: a quanto pare Mirco Vendemmia si è fatto trainare per qualche metro da un ragazzo in scooter perché aveva rotto il forcellino e il cambio. Queste le parole di Tommaso Francardo: Mirco aveva rotto il cambio e nel trasferimento per andare alla tre per un po’ di metri che noi eravamo troppo stanchi e non ce la facevamo più a spingerlo si è attaccato a un nostro amico con lo scooter e poi si è messo a camminare.

[Comunicato stampa] I nuovi Campioni Trophy of Nations 2022, premiati sul palco con l’ambita maglia iridata e la medaglia UCI sono gli atleti del Team Nuova Zelanda (Murray, Walker, Masters) per la Categoria Men e le francesi (Pugin, Charre, Courdurier) nella Categoria Women.

Negli Under 21 è stato dominio degli Stati Uniti, con Haggart, Bingham e Bixler nella categoria Women e Chapin, Fisher e Keller nei Men.

L’Italia sale sul terzo gradino del podio nella categoria femminile Under 21 con le tre valdostane (Pesse, Polo, Riva) e nella Categoria Master 35+ con i rider Modesti, Rossa e Fruet, che chiudono la gara nel tempo complessivo di 1:56:20 a soli +0:03:02 dai vincitori del Team GBR (Lochhead, Edgworth, Austermuhle). Quarte le nostre portabandiera nella categoria Women PRO (Rossin, Ellecosta, Scarsi) rallentate da qualche noia meccanica all’inizio, ma in netta rimonta sul finire di gara.

A caratterizzare la gara sono stati numerosi colpi di scena prevalentemente dovuti alle rotture di componenti delle bici durante le prime due lunghissime prove speciali PS1 Fast and Furious e PS2 Megaroller nella zona della alta Val Maremola. Da soli questi due sentieri contano ben 13,3 km e 1.815 metri di dislivello in discesa, per un totale di oltre 26 minuti di gara, sbagliare qui significava vanificare qualsiasi sforzo.

La gara è stata di altissimo livello, durissima ed emozionate sin dalle prime battute, seguita da un numeroso pubblico che nell’arco della mattinata dal Villaggio Evento del lungomare si è rapidamente spostato sulle prove speciali per vedere dal vivo l’azione.

trofeo delle nazioni 2022

Le Prove Speciali più seguite sono state certamente PS3 Final-Borgo e PS5 DH Men, facilmente raggiungibili e altamente suggestive. La prima è a vista sui tetti di uno dei borghi più belli d’Italia, Finalborgo e la seconda letteralmente a picco sul mare sopra il paese di Varigotti, mare che proprio stamattina ha ricevuto nella persona dell’Assessore del Comune di Finale Ligure Demanio, Ambiente e Sport Massimo Rescinio il riconoscimento Bandiera Blu 2022.

L’EWS torna nel 2023, qui il calendario.

Commenti

  1. vitamin:

    Se le cose stanno così il Team Italia non ha fatto una gran figura...
    sempre pensato che uno dei più grossi insegnamenti dello sport è quello di imparare a saper perdere.. ti fa capire i tuoi limiti, i tuoi errori e ti permette di migliorare..

    quando invece di accettare una perdita fai il furbo non hai capito niente di cos'è lo sport.. e purtroppo l'italia è la patria di questi furbetti.. un pò in tutti gli ambiti del ciclismo se ne vedono di tutti i colori.. dal doping, ai tagli di percorso, ai motorini dentro le bici.. come alla maratona delle dolomiti di quest'anno.. che tristezza
  2. lorenzom89:

    sempre pensato che uno dei più grossi insegnamenti dello sport è quello di imparare a saper perdere.. ti fa capire i tuoi limiti, i tuoi errori e ti permette di migliorare..

    quando invece di accettare una perdita fai il furbo non hai capito niente di cos'è lo sport.. e purtroppo l'italia è la patria di questi furbetti.. un pò in tutti gli ambiti del ciclismo se ne vedono di tutti i colori.. dal doping, ai tagli di percorso, ai motorini dentro le bici.. come alla maratona delle dolomiti di quest'anno.. che tristezza
    Concordo sul fatto che accettare la sconfitta (anche se per un problema meccanico che è una vera sfiga pur facendo parte del gioco) dovrebbe far parte della mentalità sportiva, ma in questo credo che tutto il mondo sia paese, anche gli atleti stranieri commettono i loro peccati.
    Quello che pesa, secondo me, è che era il Trofeo delle Nazioni, e i nostri atleti in questo caso rappresentavano non solo sé stessi ma anche il loro Paese, peccato...
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