Una due giorni ciclo-olimpica da dimenticare per la squadra olandese di mountain bike e di bici da corsa. Ieri nella gara femminile in linea le atlete oranje, di gran lunga le più forti del gruppo, hanno lasciato andare in fuga delle concorrenti ad inizio gara, sicure di riprenderle prima del traguardo. E così è stato, non fosse che un’austriaca praticamente sconosciuta era ancora davanti e ha tagliato il traguardo prima di tutte. Potete capire lo sgomento quando sono arrivate le olandesi, sicure di aver vinto. Qui il report completo. Al malinteso ha contribuito il divieto di uso delle radioline in corsa, a cui tutti i pro sono abituati da anni. Ci sono però le lavagnette che segnano i distacchi. Probabilmente saranno state in giapponese….
Ancora più eclatante quello successo stamattina a MVDP, caduto su un salto, compromettendo la sua corsa per il podio. A quanto pare non gli è stato comunicato che la rampa presente durante gli allenamenti sarebbe stata tolta in gara. È anche l’unico ad essere caduto, e anche il suo compagno di squadra Vader (10°) ha passato il salto indenne.
Insomma, due vicende che hanno dell’incredibile e anche del ridicolo, a patto di non essere olandesi.
Farebbe bene al ciclismo su strada un po' di sveglia: niente ammiraglie che pamperizzano gli atleti, niente radio. Sembrano gare delle badanti spesso, con dormite di ore prima degli ultimi tradizionali 2 minuti del finale. Van bene per dormire quando fuori piove.
- quindi se un dilettante dà un pagotto a un professionista non va bene? Vogliamo continuare ad assistere a competizioni molto "avvincenti" come gli ultimi Tour e Giri dove una settimana prima dell'inizio si sapeva già chi avrebbe vinto?
De gustibus...
Che nello sport vinca il favorito è normale, specie in una corsa a tappe (già questo la dice lunga sulla valenza del tuo paragone con una gara secca), ma ad esempio il Tour dello scorso anno è stato una delle più grandi sorprese. Idem il Giro. Forse sei poco informato.