Bentrovati anche questo mercoledì all’appuntamento settimanale con il tech corner!
Uno degli inconvenienti che avvengono più frequentemente durante le uscite o le gare in mtb è la rottura della catena. La rottura della catena è solitamente un problema non grave facilmente risolvibile sul campo, a patto naturalmente di sapere come intervenire.
In questo articolo vedremo come riparare una catena rotta e cosa fare una volta tornati a casa per evitare che il problema si presenti di nuovo.
Rottura della catena: quali sono le cause?
Le rotture della catena possono essere di due tipi.
Il primo caso è quando la catena si smaglia, ovvero quando una maglia larga si apre. La rottura si presenta così:
Il perno si stacca da una piastra di una maglia larha e, trovandosi vincolato solo da un lato, non riesce a sopportare la forza di trazione della catena. La maglia in cui si è sfilato il perno si apre a V, le piastre si piegano e la catena si rompe.
Questo tipo di rottura si presenta solitamente quando la catena è soggetta ad un forte sforzo, ovvero si utilizzano rapporti molto duri, quando si effettuano cambiate sotto sforzo o si usano incroci particolari. Anche condizioni di fango o scarsa lubrificazione possono causare questo tipo di rottura. Solitamente questo inconveniente si verifica su catene consumate, oppure su catene rimagliate in maniera scorretta, ovvero non usando i perni rinforzati, specifici perni che si devono utilizzare per rimagliare una catena, come vedremo in seguito.
In questo caso la maglia danneggiata è una sola e, sostituendola con una falsa maglia, possiamo sistemare la catena senza accorciarla.
Altre volte tuttavia la catena a causa di colpi esterni o perché si incastra da qualche parte, si rompe, solitamente per torsione, come in questo caso:
Nel caso dell’immagine è evidente che la rottura è dovuta a torsione. La causa molto probabilmente è stata che la catena è caduta dalla cassetta incastrandosi tra i raggi. Questo tipo di rottura comporta diverse maglie danneggiate, in questo caso due, che andranno quindi rimosse.
Un altro tipo di rottura comune è il cedimento della falsa maglia. La falsa maglia è infatti più debole di una maglia normale ed è quindi probabile che ceda in caso di forte sollecitazione, oppure, specialmente in caso di non corretta chiusura, possa aprirsi accidentalmente sui sentieri.
Riparazione della catena sul campo
Vedremo ora due tecniche per riparare la catena sul campo, una più semplice, che prevede l’uso della falsa maglia ed una più complessa da utilizzare nel caso non si abbia a portata di mano la falsa maglia, o si presenti più di un punto di rottura contemporaneamente.
Attrezzo fondamentale da avere sempre nello zaino è lo smaglia catena. Spesso è integrato nei multitool, altrimenti va preso a parte. Se non avete lo smaglia catena e rompete la catena, beh preparatevi ad una lunga passeggiata…
Ricordiamoci che l’operazione di riparazione della catena comporta spesso un accorciamento della stessa. Come vedremo successivamente, dobbiamo accertarci che la catena non sia poi troppo corta e possa causare danni alla trasmissione.
Durante le operazioni di riparazione della catena la tensione della gabbia del cambio che cerca di tendere la catena, può creare non pochi problemi nell’eseguire la smagliatura o la rimagliatura della catena. Per ovviare al problema possiamo farci aiutare da un amico, chiedendogli ti tenere la gabbia in avanti, o se siamo da soli, bloccando la gabbia del cambio con un attrezzo o un ramo, come in figura:
RIPARAZIONE CON FALSAMAGLIA
Portarsi una falsa maglia nello zaino o fissata con una fascetta sotto la sella, non crea alcun aggravio di peso o problema di ingombro e permette di risolvere velocemente un’ipotetica rottura della catena.
La falsa maglia non è altro che una maglia larga che si può aprire e chiudere senza bisogno di attrezzi. Si presenta così:
Come si vede anche dall’immagine, esistono diversi tipi di falsa maglia, a seconda del tipo di catena che si utilizza. Se si utilizza una catena 10V si dovrà comprare una falsa maglia 10V e le altre non saranno compatibili.
Come si intuisce, la falsa maglia sostituisce una maglia larga e risulta molto comoda nel caso di rotture per smagliamento, ovvero le prime che avevamo analizzato.
Vediamo ora come operare.
1) Rimozione maglie danneggiate: rimuoviamo le maglie danneggiate ed eventualmente un’ulteriore maglia larga in modo che la catena termini da entrambe le estremità con una maglia stretta. La situazione in cui ci dobbiamo trovare è la seguente:
Per rimuovere le maglie, procediamo come segue:
– Con lo smaglia catena individuiamo il punto o i punti in cui dobbiamo rimuovere il perno/i.
– Con lo smaglia catena rimuoviamo completamente il pin della maglia larga, che andrà sostituito da quello della falsa maglia. Avvitiamo il punzone dello smaglia catena fino a che il pin è completamente uscito, poi rimuoviamo svitando e facendo ritornare indietro il punzone.
2) Installazione della falsa maglia: posizioniamo le due parti della falsa maglia in ciascuna estremità della catena, avendo cura di posizionarne una da un lato e una dall’altro. Congiungiamo la falsa maglia con il seguente movimento:
– sovrapponiamo le due piastre della falsa maglia in modo che i due perni coincidano con l’asola più grande
– con le dita schiacciamo le due piastre lateralmente in modo che i perni entrino nelle rispettive asole larghe
– tiriamo la catena in modo che i perni vadano ad incastrarsi nell’apposita sede più stretta
– con le dita sottoponiamo a torsione la catena per accertarci che la falsa maglia sia correttamente chiusa.
Qui di seguito proproniamo un video che mostra come chiudere o aprire la falsa maglia:
[VIDEO=728]Apertura e chiusura di una falsamaglia[/VIDEO]
RIPARAZIONE DI EMERGENZA (SENZA FALSA MAGLIA)
Può capitare di non avere la falsa maglia nello zaino, oppure che la catena si rompa in più punti e che quindi una sola falsa maglia non sia sufficiente.
Nessun problema, esiste una procedura che permette di rimagliare la catena riciclando il pin. Vediamo come fare…
1) Individuazione punto di taglio: a differenza della situazione precedente, in questo caso dobbiamo fare in modo che ai due estremi della catena si trovino rispettivamente una maglia larga ed una stretta. Ovviamente il punto di taglia va individuato eliminando tutte le maglie danneggiate.
2) Liberiamo la maglia stretta: individuiamo da un lato una maglia stretta integra possibilmente a ridosso di una maglia larga danneggiata in modo da accorciare la catena il meno possibile. Con lo smaglia catena rimuoviamo completamente il pin della maglia larga, liberando quindi la maglia stretta.
3) Estrazione parziale pin maglia larga: questa è l’operazione più delicata. Con lo smaglia catena dobbiamo estrarre parzialmente il primo pin, a partire dall’estremità rotta, di una maglia larga. Con lo smaglia catena spingiamo il pin in modo che fuoriesca parzialmente e che sporga all’interno della piastra della maglia larga di ca 1-2mm, come in figura:
Purtroppo non è possibile vedere, se non una volta rimossa la maglia stretta, quanto manca alla fuoriuscita del pin. Consiglio di andare a tentativi, fino a che non riuscite a rimuovere, torcendo leggermente la catena con le dita, la maglia stretta. Infatti se si dovesse rimuovere completamente il pin, si dovrà scartare quella maglia e passare alla maglia larga successiva, accorciando quindi la catena di ulteriori due maglie.
TIP: consiglio di operare sulla catena estraendo il pin dall’interno (lato ruota) verso l’esterno. Se questo complica l’operazione di smagliatura, tuttavia quando poi dovremo unire la catena (operazione più difficile, in quanto i due stremi tendono a separarsi) ci troveremo in una posizione molto più comoda. Senza contare poi che in questo modo è più facile controllare la fuoriuscita del pin.
4) Rimagliatura catena: a questo punto rimagliamo la catena. Sfruttando la parte di pin che sporge all’interno della maglia larga, uniamo i due estremi della catena, in modo che il pin si inserisca parzialmente nella maglia stretta.
Con lo smaglia catena inseriamo il pin all’interno della maglia, avendo cura che sia correttamente centrato.
In una catena correttamente rimagliata il pin non sporge da nessuno dei due lati:
5) Controllo finale: accertato che il pin sia correttamente centrato, qualora la catena non dovesse ruotare correttamente, agiamo con le mani cercando di flettere la catena lateralmente in modo da far assestare il pin. A questo punto la catena dovrebbe scorrere liberamente.
Ricordiamoci però che un pin “riciclato” non sarà mai robusto come un pin applicato di fabbrica e quindi con buona probabilità la catena si smaglierà nuovamente in corrispondenza del pin di riparazione.
CONTROLLO DELLA LUNGHEZZA DELLA CATENA
Una volta riparata la catena, nel caso in cui l’abbiamo dovuta accorciare rimuovendo una o più maglie, dobbiamo accertarci che la catena sia sufficientemente lunga per supportare tutti i rapporti. Capita spesso infatti che accorciando la catena, questa non sia in grado di supportare rapporti del tipo 32-34 o 32-36, con il rischio di strappare il deragliatore.
Conviene quindi accertarsi, da fermi, che il deragliatore non si strappi o risulti troppo teso con gli incroci corona grande-pignone grande. Qualora questi non fossero utilizzabili, ci sono due possibilità:
– Si cerca di tenere a mente di non utilizzare i pignoni più grandi con la corona più grande, soluzione utile se si è in salita e non si vuole rinunciare ai rapporti più agili
– Si regola il fine corsa superiore del cambio in modo da escludere i 2-3 pignoni più grossi, soluzione molto utile se la rottura avviene prima o durante una discesa, per evitare che nella concitazione della discesa uno possa usare degli incroci non più tollerati dalla trasmissione, con il rischio di rompere il cambio.
Cosa fare quando si è tornati a casa.
Una volta tornati a casa è buona norma rimettere in sesto la nostra catena, sia aggiungendo eventuali maglie danneggiate o rimosse, sia sistemando i punti in cui abbiamo rimagliato la catena. False maglie e pin “riciclati” sono infatti dei punti deboli della catena.
Specialmente se si è riparata la catena con il metodo “di emergenza” ovvero riciclando il pin, arrivati a casa sarà opportuno sostituire i pin riciclati con dei pin rinforzati o ribattendo gli stessi.
In commercio esistono infatti degli specifici pin, detti “rinforzati”, che si presentano così:
Il pin è composto da due parti, la prima (sulla DX) con una punta conica, che funge da guida, la seconda invece costituisce il pin vero e proprio. Come si vede sul pin vero e proprio sono presenti delle scanalature, che una volta inserito il pin all’interno della maglia, fanno si che questo si fissi solidalmente con la maglia, rendendo di fatto la giunzione robusta come quelle di fabbrica.
Questo tipo di pin si inserisce in maniera piuttosto semplice. Si inserisce la guida, con lo smaglia catena si forza il pin nella maglia fino a sentire un leggero “click”. A questo punto il pin è in sede, con una pinza si spezza la guida, la si rimuove e la nostra catena è a posto.
Esiste poi un altro sistema, più artigianale, che prevede di ribattere il pin. Il sistema funziona così: si appoggia il pin riciclato su un martello o una superficie dura e con un altro martello si batte, creando una sbavatura sulle facce del pin che ne previene l’uscita fuori dalla piastra in caso di forte stress della, prevenendo quindi la rottura per smagliamento.
Anche le false maglie sono un punto di debolezza della catena, sia perché meno robuste di una maglia normale, sia perché sono soggette al rischio di un’apertura accidentale. E’ quindi consigliabile sostituire la falsa maglia con una maglia normale collegandola con dei pin rinforzati, oppure sostituire la catena se già usurata.
Ricordiamoci comunque che una catena riparata non è mai al 100% come una nuova. Se la nostra catena è sul punto di essere sostituita, può essere preferibile anticiparne la sostituzione.
Con questo è tutto, appuntamento alla prossima settimana!
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