Con la Giant Glory arriviamo al quarto episodio della serie di articoli in cui riportiamo alla memoria la storia delle 5 bici più longeve che correreanno in DH WC 2023. Il percorso storico della Glory parte nel 2005 quando Giant, già presente e vittoriosa nelle massime competizioni di DH da parecchi anni, inizia a lavorare su un prototipo che adotta il sistema di sospensione Maestro che accompagnerà la Glory fino ai giorni nostri. Il prototipo si basava su un telaio del precedente modello DH Team con sospensione single pivot, opportunamente adattato al nuovo sistema di sospensione Maestro, un virtual pivot a bracci corti. Da lì a poco sarebbe nata la prima Glory ufficiale, presentata al pubblico nel 2006. 223mm di escursione, geometrie moderatamente aggressive per quell’epoca e un telaio dalle linee decise e massicce. L’arma con cui Dan e Gee Atherton hanno corso la loro ultima stagione con Giant e con cui loro sorella Rachel ha esordito in World Cup… ma anche una delle bici da DH più apprezzate dai weekend warriors per il suo eccellente rapporto prezzo/prestazioni.
Nel 2010 Giant presenta il nuovo modello di Glory che ha subìto un’impressionante cura dimagrante. Il telaio è vistosamente più snello e le forme dei tubi sono molto elaborate grazie a un particolare sistema di idroformatura a olio che ha consentito a Giant di lavorare accuratamente sugli spessori per ridurre il peso del telaio di ben 1.500 grammi rispetto al precedente modello. Il sistema di sospensione resta ovviamente il Maestro ma l’escursione viene ridotta a 203mm poiché ugualmente efficace grazie alla curva di compressione radicalmente modificata anche grazie al nuovo posizionamento in verticale dell’ammortizzatore. A parte l’angolo di sterzo che resta invariato, le altre quote geometriche diventano più basse e lunghe. Con la presentazione di questo nuovo modello di Glory, Giant fonda il Giant Factory Off-Road Team e recluta un giovanissimo Danny Hart al suo primo anno elite. La stagione seguente, Hart scrive una pagina memorabile della DH con la sua indimenticabile discesa sul fango di Champery che lo incorona per la prima volta campione del mondo.
A metà stagione 2014 Giant sposa il formato ruota 27.5″ come tutti i principali competitor, quindi rinnova la Glory con un nuovo modello dedicato al formato ruota più grande invece di limitarsi ad adattare il telaio. Il triangolo anteriore resta molto simile ma con standover più basso mentre il carro è ora di dimensioni più compatte. La biella superiore è più piccola e di forma più sinuosa e comprime un ammortizzatore di interasse maggiore rispetto al modello precedente, pur sviluppando la medesima escursione di 203mm. Le geometrie sono moderne e ben calibrate grazie al contributo di Danny Hart, al suo ultimo anno nel Giant Factory Off-Road.
Nel 2015 Giant partorisce la prima Glory con telaio in fibra di carbonio su specifiche richieste di Hart e Neethling che però non ne usufruiranno poiché lasciano il team a fine 2014. Per la precisione è solo il triangolo anteriore a essere realizzato in materiale composito mentre il carro e le bielle sono sempre in lega di alluminio come il modello presentato la stagione precedente, dal quale eredita anche tutte le caratteristiche generali come geometrie, escursione e caratteristiche del sistema di sospensione mentre il cambio di materiale consente una riduzione di peso di 240 grammi. Giant inserisce nel Factory Off-Road Team il francese Yoann Barelli e il colombiano Marcelo Gutierrez che stava iniziando a piazzarsi sempre più spesso in top 20 e che diventerà la bandiera del colosso taiwanese per il resto della sua carriera in DH.
Dal 2019 Giant sta lavorando con i suoi atleti a una nuova versione di Glory e in queste stagioni di World Cup si sono susseguiti diversi prototipi che Giant sta mettendo a punto per definire tutti gli aspetti di quella che sarà la prossima Glory che uscirà ufficialmente sul mercato. I primi di questi prototipi montavano ruote da 29 pollici mentre i più recenti utilizzano la configurazione mullet che è ormai l’opzione preferenziale in coppa del mondo. Essendo in fase prototipale, il telaio è chiaramente in lega di alluminio per la facilità di intervenire con modifiche anche radicali, rispetto al carbonio, ma potrebbe essere una scelta confermata anche per la versione definitiva in quanto largamente adottata in ambito World Cup nelle ultime stagioni. Nel 2021 Gutierrez si ritira dalle competizioni internazionali di DH e Giant ingaggia in sua sostituzione il talentuoso Remi Thirion che negli anni si è ritagliato una certa notorietà grazie ad alcune run spettacolari.
Per la stagione 2023, Il Giant Factory Off-Road Team affianca a Thirion due giovani atleti australiani, i fratelli Luke e Remy Meier-Smith. Nella foto qui sopra vediamo Luke con l’ultimo prototipo di cui si hanno tracce e che dovrebbe essere la versione più vicina a quella definitiva della nuova Giant Glory. Una bici che in questi 18 anni si è costantemente evoluta di pari passo all’evoluzione della DH stessa ma che è sempre rimasta coerente al suo stile e design originario.
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