Il posizionamento di alcuni componenti è molto delicato. Spesso ci vuole molto tempo per trovare la giusta posizione del manubrio, della sella oppure trovare il giusto setup delle sospensione. Quando si lavora sulla bicicletta è spesso necessario smontare alcuni pezzi per poi ritrovarci, al momento del loro rimontaggio, sempre con il solito problema: com’erano posizionati? Qual’era la regolazione di quel registro della forcella? Qual’era la pressione dell’ammortizzatore?
La soluzione a questo problema c’è ed è relativamente semplice: annotare su un foglio o su un file sul telefono alcune misure e regolazioni che permettono, in caso di bisogno, di ripristinare il corretto posizionamento in sella o la taratura di tutti i componenti della nostra bicicletta.
La posizione del manubrio è estremamente importante per la posizione del busto e la guidabilità della bici. Un manubrio posizionato male cambia il comportamento della bici, non facendoci trovare a nostro agio sia in salita che in discesa.
La prima regolazione da annotare è il numero di spessori posizionati sotto l’attacco manubrio. Questi spessori determinano l’altezza del manubrio, parametro molto importante per determinare la posizione di guida.
La misurazione è semplice. Si può fare con un metro oppure più semplicemente contare gli spessori: quelli più grossi sono da 1cm, quelli più piccoli da 0,5cm.
Il manubrio può essere ruotato in avanti o indietro all’interno dell’attacco e la sua rotazione influenza l’angolazione delle manopole e quindi la posizione di gomiti e braccia.
Per determinare la corretta posizione ci sono spesso delle tacche sul manubrio e talvolta dei riscontri sull’attacco. In realtà però questi non sempre sono presenti o coincidono, specialmente se si accoppiano attacco e manubrio di marca differente.
Se sono presenti delle tacche o dei riscontri, possiamo usarli come riferimento, ma se questi non ci sono dobbiamo arrangiarci. Seppur qualcuno storcerà il naso, il mio consiglio è di fare un piccolissimo segno con il cacciavite in prossimità della zona di serraggio del coperchio dell’attacco. Chi non vuole sengare il componente può fare un piccolo segno con l’indelebile, tuttavia la vernice dell’indelebile va via ed ha un impatto estetico peggiore di una piccola incisione in un posto poco visibile.
La posizione della sella è fondamentale per una corretta pedalata, per questo motivo è importante essere sempre in grado, dopo averla smontata, di riposizionarla correttamente con buona precisione.
Il primo parametro, ed anche quello più importante, è l’altezza della sella. Questo parametro influisce su quanto si distende la gamba in pedalata e deve essere determinato con precisione attraverso valutazioni biomeccaniche, come la famosa formula cavallo x 0,885.
L’altezza sella si misura con un banale metro dall’asse del movimento centrale al piano di appoggio della sella, proprio dove ci sediamo. Per una maggiore precisione, la misura dell’altezza sella va rilevata sul piano di appoggio dove la larghezza è 12cm. Questo perchè andando a rilevare la misura in posizioni diverse, otteniamo altezze selle differenti. La zona dei 12cm è quella su cui approssimativamente appoggiamo le ossa ischiatiche, quindi è un riferimento fisso anche per selle con forme e larghezze differenti.
L’avanzamento sella determina l’angolo con cui lavorano le nostre ginocchia in pedalata e la posizione del busto. Va anch’esso quindi sempre ripristinato con precisione.
Oltre ad utilizzare un riferimento sul binario della sella, l’avanzamento sella si può rilevare misurando con un metro la distanza dall’asse del cannotto forcella (centro del tappo manubrio) alla punta della sella. Per essere più precisi dovremmo prendere come riferimento sempre la zona di larghezza 12cm, ma se non cambiamo la sella usare la punta come riferimento va benissimo.
L’inclinazione della sella è fondamentale per il comfort della seduta e va quindi ripristinata con precisione.
La misura base prevede la sella “in bolla” ovvero perfettamente parallela al terreno. In realtà molti rider, soprattutto sulle bici biammortizzate, preferiscono abbassare leggermente la punta.
Per misurare l’inclinazione esistono delle semplici ma efficienti app per i nostri smartphone. Basta cercare inclinometro. Sfruttando l’inclinometro del nostro telefono, dopo un’opportuna taratura, queste app ci permettono di misurare l’inclinazione di qualsiasi cosa, anche la nostra sella.
Appurato che la bici sia perfettamente in piano, posizioniamo il telefono sopra la sella. Consiglio di allineare il telefono con la coda della sella, in modo da misurare sempre nello stesso punto (la sella non è mai piatta, è concava). Rileviamo quindi facilmente l’inclinazione, espressa in gradi.
La posizione delle leve del freno è estremamente importante per l’ergonomia della frenata: se la leva è posizionata male insorgono problemi come indolenzimenti alle dita e difficoltà nell’esercitare forza sulla leva.
La misura più importante è la distanza della leva dal bordo del manubrio. Questa distanza si misura facilmente con un metro o con un calibro prendendo come riferimento da un lato l’estremo del manubrio, dall’altro un punto facilmente identificabile sulla leva freno come il collarino.
Arrivare alla regolazione perfetta delle sospensioni rappresenta il Nirvana per ogni rider. Una volta raggiunto il setup ideale bisogna però evitare di perderlo!
Per questo motivo, sia per l’ammortizzatore che per la forcella, conviene annotarsi le seguenti regolazioni:
Per quanto riguarda la pressione, ricordiamoci di usare sempre la stessa pompetta per la misurazione e ricordiamoci che quando avvitiamo la pompetta, una parte dell’aria contenuta nella sospensione va a riempire il tubicino, quindi la lettura sarà sfalsata verso il basso di una 10a di psi.
Naturalmente le misurazione di cui abbiamo parlato qui sopra devono essere annotate quando definitive, ma anche se siamo ancora in fase di regolazione e messa a punto della bici, riportare questi parametri è molto importante: ci permette di ripristinare il setup precedente nel caso che un’eventuale nuova regolazione non ci soddisfi.
Sono iniziati gli sconti del Black Friday, andiamo a vedere alcuni affaroni. Se trovate altri…
EXT presenta la Vaia, la sua forcella a steli rovesciati a doppia piastra di cui…
La seconda bici in alluminio di Atherton Bikes è la S.150. Eccovi tutti i dettagli.…
Abbiamo le gare di XC, di Downhill, di Enduro, ma nessuna di All Mountain. Con…
Della serie "front cattive", eccovi la Kona Honzo in acciaio di Livijus75, con tanto di…
Mondraker presenta la Arid Carbon, una gravel con telaio in carbonio, la prima del marchio…