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Nino Schurter ci ha già gareggiato, ora sono state presentate ufficialmente. Parliamo della nuova Scale, così come della nuova Spark. Due bici da gara, nate con l’intento di mettere a disposizione di Nino il materiale più leggero possibile in vista del suo grande obiettivo, cioè l’oro alle Olimpiadi di Rio.
Accanto alle due versioni RC (Race Concept) da 100mm di escursione, Scott ha presentato anche la Spark “classica”, con 120mm di escursione anteriore e posteriore, e anche una Plus, sia per la Scale che per la Spark. Andiamo a vedere i dettagli.
Cominciamo dal peso del telaio: 849 grammi in taglia M, sia per la 29 che per la 27.5 pollici. Un valore record che gli ingegneri Scott hanno raggiunto grazie ad un nuovo tipo di carbonio, l’HMX SL, usato in precedenza sulla bici da corsa Addict, e ad alcuni accorgimenti, quali il nuovo forcellino integrato nel perno passante posteriore, più leggero di 65 grammi rispetto al precedente, e alla scatola sterzo, alleggerita di 60 grammi grazie ad una nuova disposizione degli strati di carbonio. Si sono anche risparmiati 20 grammi sulla vernice: i modelli RC top di gamma sono “half painted”. Se guardate la foto qui sopra, la vernice è presente solo nelle parti arancioni, il resto del telaio è protetto da un solo strato trasparente.
Peso che diventa di 966 grammi per il telaio in carbonio HMX e di 1099 grammi per quello in carbonio HMF, utilizzati nella gamma Scale non RC.
Per garantire una certa comodità del mezzo, Scott ha lasciato una certa flessibilità al tubo sella, in modo che questo fletta quanto si pedala da seduti e si incontrano delle asperità sul terreno, e ha migliorato quella dei foderi alti, spostando l’attacco per la pinza del freno dal fodero/giunto al perno passante posteriore. Quando si sfila il perno, l’attacco rimane al suo posto grazie alla sua parte anteriore fissata al fodero basso. Da notare come i foderi alti siano filigrani: la loro flessione avviene verso l’esterno, cioè si “aprono” per assorbire i colpi mentre si pedala.
Se si può dare un numero al fattore comodità, gli ingegneri Scott dicono che è del 47% più comoda della vecchia Scale.
Rimane presente il comando remoto Twin Lock per gestire la forcella nelle tre classiche posizioni lock out/ traction/descend.
Tutte le Scale hanno ora il Boost 148 al posteriore e il 110mm all’anteriore, sono dotate di passaggi interni dei cavi, compreso quello per un eventuale reggisella telescopico ed hanno una geometria moderna, in particolare per la lunghezza ridotta dei foderi posteriori (13mm più corti della vecchia Scale), del reach più lungo di 17mm e dell’angolo sella di 1° più verticale. Stesso discorso per lo stack, più basso per permettere di tenere il manubrio il più basso possibile.
La gamma Scale comprende ben 25 modelli, sia in formato 27.5″ che 29″. Disponibile anche con gomme Plus, oltre che nella linea Contessa, pensata per le donne.
Veniamo ad una bici che è stata letteralmente rivoluzionata rispetto al modello precedente: la Spark. Come si può notare subito dalle foto, la cinematica è cambiata, pur mantenendo lo stesso schema di sospensione monopivot, spostando anche la posizione dell’ammortizzatore. Ora le forze generate dalla sospensione posteriore vanno nella zona del movimento centrale/tubo obliquo, permettendo così di alleggerire il tubo orizzontale, a cui invece era fissato l’ammortizzatore in precedenza. In ottica di risparmio del peso è un bel passo avanti, portando il telaio della Spark RC 700 HMX SL compreso di ammo a 1749 grammi in taglia M, mentre il corrispondente modello da 29 pollici ferma l’ago della bilancia a 1779 grammi.
Peso raggiunto anche tramite ulteriori accorgimenti, quali la mancanza del giunto pivot fra foderi alti e bassi. I foderi alti hanno ora il compito di flettere quando il carro si comprime. Prima questi era composto da ben 18 pezzi in alluminio ed in carbonio, che adesso sono diventati solo 3, con un risparmio di peso di ben 160 grammi. Inoltre il link fra carro e ammortizzatore è più piccolo e leggero: prima pesava 145 grammi, ora 114 nella versione in alluminio e 77 in quella in carbonio sui modelli RC.
Da notare che, come sulla Scale, anche sulla Spark l’attacco per la pinza del freno posteriore è stato modificato, per toglierlo dai foderi alti che devono flettere. Il sistema è lo stesso, con il perno passante posteriore che ne fissa una delle due estremità.
Tornando alla sospensione, va detto che il modello RC ha 100mm di escursione sia davanti che dietro, quello “classico” ne ha 120mm, mentre la versione Plus ha 130mm davanti e 120mm dietro. La cinematica è stata completamente rivista, per ovviare al problema della bassa sensibilità ad inizio corsa e della sospensione poco sostenuta da metà in poi. Il rapporto di leva medio è di 2.5, ed è più alto ad inizio corsa e più basso successivamente, portando così la sospensione ad essere più sensibile all’inizio del travel e più sostenuta in un secondo momento.
L’ammortizzatore rimane il Fox Nude, che ha la particolarità di poter ridurre il volume della camera grazie al comando remoto Twin Lock (che gestisce anche la forcella, come sulla Scale). In modalità traction il volume viene ridotto di poco meno della metà. È cambiata la sua lunghezza, infatti Scott è passata agli ammortizzatori metrici. Quello della Spark RC è lungo 165mm con 40mm di corsa, mentre per il modello da 120mm di escursione la corsa è di 45mm. L’ammo è ben incorporato nel tubo obliquo, protetto anche dallo sporco alzato dalla ruota posteriore. In questo modo il fango ha poca superficie su cui attaccarsi, evitando di aggiungere peso in caso di gare bagnate. Una particolarità è data dall’offset di 6mm della posizione dell’ammortizzatore (e del link), pensata per mantenere diritte le fibre di carbonio e rendere più robusta la struttura dell’attacco.
Sui modelli RC non è presente l’attacco per i deragliatore anteriore, cosa che ha permesso a Scott di creare un fodero basso destro più massiccio rispetto ai modelli dotati di questa possibilità. Ora il deragliatore, di tipo high direct mount FD, viene fissato al tubo sella e non ai foderi posteriori come prima. La configurazione 2x rende il manubrio molto affollato, con ben 7 cavi se si prende il modello con reggisella telescopico. Fra le righe, gli ingegneri Scott hanno lasciato intendere che il telaio 1x è più robusto e rigido.
Qui sotto trovate tre geometrie, diverse a seconda dei modelli. Di base, tutte le Spark hanno angoli sterzo più aperti, foderi posteriori più corti, un angolo sella di 1° più verticale,un reach più lungo e uno stack più basso rispetto al passato. Tutte hanno il Boost, sia davanti che dietro.
Se volete un numero riguardo alla rigidità complessiva della bici, la nuova è del 36% più rigida della vecchia.
Spark RC 700 SL: 9.8 kg.
Spark RC 900 SL: 9.9 kg.
Spark 700 Plus Tuned 11.6 Kg.
Scott ha anche presentato la versione Plus della Spark. Si tratta dello stesso telaio, con un carro leggermente più largo, montato con componentistica trail e gomme da 2.8″ Maxxis Rekon. L’unica differenza con la Spark “classica” è l’escursione della forcella, che sulla Plus misura 130mm.
Si può già anticipare che è una bici molto divertente e facile da portare. Il resto delle prime impressioni di guida, insieme a quelle della Scale, potrete leggerle domani.
I prezzi della nuova gamma Scott verranno pubblicati appena ce li comunicano.
Guarda tutte le foto dei dettagli qui.
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