La caduta è vera, i punti di sutura sulle braccia anche. Potevano essere evitati con delle gomitiere, così come la sbucciata sulle ginocchia poteva essere evitata con delle ginocchiere. Il problema è che personalmente non sono il più grande fan delle protezioni, perché mi fanno sudare. E sabato scorso faceva molto caldo, così caldo da aver lasciato a casa ogni cosa, tranne un piccolo marsupio.
La discesa dal Monte Tamaro la conosco a menadito, ma non avevo fatto i conti con la devastazione dei temporali degli ultimi giorni. Nella parte finale, quella che avevo personalmente pulito in due fredde giornate di gennaio, mi sono trovato di fronte ad una distesa di sassi smossi: ruota anteriore di traverso, rovinosa caduta con touch down finale della mia testa contro una roccia.
Mi riprendo e faccio l’inventario dei danni. I peggiori sono alle braccia, con due tagli che chiaramente richiedevano dei punti di sutura. Arrivo a casa sanguinante, pulendomi le ferite di tanto in tanto con l’acqua della borraccia per non sembrare uno dei protagonisti del The Texas Chainsaw Massacre, mi sdoccio e vado a trascorrere il pomeriggio al fresco del pronto soccorso.
Il tutto il giorno prima di partire per Livigno…
Le gomitiere del video
Le ginocchiere
I guanti
Itinerario
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